martedì 23 aprile 2024

24 Aprile 1991: Juventus - Barcellona

É il 24 Aprile 1991 ed a Torino si disputa la Semifinale di Ritorno della Coppa delle Coppe 1990/91. In campo Juventus e Barcellona (Spagna) danno sfoggio gi grande calcio per poter giocare la finalissima in programma nelle settimane a venire.

La gara di andata allo Stadio 'Camp Nou' di Barcellona vide i catalani prevalare sui bianconeri per 3-1. Questa gara che vi offriamo é da ricordare in particolare perché si tratta della ultima gara storica disputata in Coppa delle Coppe dalla Juventus.

I Bianconeri vinseró questo trofeo una sola volta: Stagione 1983/84!

La gara di andata si puo gustare QUA!

Buona Visione!



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Stagione 1990-1991 - Coppa delle Coppe - Semifinali, ritorno
Torino - Stadio Delle Alpi
mercoledì 24 aprile 1991 ore 20:30
JUVENTUS-BARCELLONA 1-0
MARCATORI: Baggio R. 61

JUVENTUS: Tacconi, Napoli N., Fortunato D., Galia, Julio Cesar, De Agostini, Haessler, Marocchi, Casiraghi (Schillaci 38), Baggio R., Corini (Di Canio 46)
A disposizione: Bonaiuti, De Marchi, Alessio
Allenatore: Luigi Maifredi

BARCELLONA: Zubizarreta, Ferrer, Soler, Koeman R., Serna, Bakero, Goikoetxea, Stoichkov (Julio Salinas 70), Laudrup M. (Herrera 65), Amor, Eusebio
A disposizione: Angoy, Pinilla, Urbano Ortega
Allenatore: Johann Crujff

ARBITRO: Roethlisberger (Svizzera)
AMMONIZIONI: Marocchi, De Agostini (Juventus); Zubizarreta, Bakero, Goikoetxea, Amor, Ferrer (Barcellona)
ESPULSIONI: Amor 63 (Barcellona)




Grande partita dei bianconeri, ma il cuore non basta contro il formidabile portiere del Barcellona
Juve, battaglia senza miracolo
Uno splendido gol di Baggio illude lo stadio 
TORINO. C'è voluta un'ora di gioco per riaprire la semifinale di Coppa con la splendida punizione di Baggio, andato a fine partita a lanciare la maglia alla curva Scirea. Quindi mezz'ora di assalti furibondi durante i quali la Juve ha dato il meglio di tutta la stagione, meritando il passaggio del turno che non è arrivato soltanto per le prodezze della difesa del Barcellona, per alcuni errori di tiro, per l'affanno e anche per la stanchezza. Una grande Juve, però non è bastata. 
Per la partita del massimo impegno, dello sforzo totale e della concentrazione assoluta, Maifredi ha scelto in modo pieno lo schema con Fortunato libero e con Julio Cesar nella posizione di mediano in zona Laudrup, per bloccare quegli inserimenti del danese che erano stati così pericolosi nel 2º tempo dell'andata. Napoli faceva lo stopper su Stoichkov. Da parte spagnola, Serna stava addosso a Casiraghi e Ferrer inseguiva Baggio, con Koeman nella efficacissima doppia veste di libero e uomo di appoggio all'attacco. 
L'avvio della Juve era veemente. Si vedeva finalmente una squadra che giocava larga, con scambi di uomini e frequenti inserimenti sulle fasce, ed a sinistra nuovamente De Agostini pronto a fare filtro e a spingere. Spagnoli come al solito, con un gioco fatto di palleggi stretti, di appoggi sul compagno pronto allo smarcamento e con la novità di Soler pronto a proiettarsi avanti sino a diventare il pericolo maggiore a sinistra. Molto ed efficace lavoro per Galia su Bakero, che Maifredi aveva individuato in ottima forma già nella partita di Cagliari. 
L'inizio è stato aspro, Napoli duro su Stoichkov, e replica di Koeman su Casiraghi. Al 5 entrambe le squadre vicinissime al gol. Prima il Barcellona con un tocco profondo di Laudrup per Stoichkov che sfondava sulla sinistra e centrava per Bakero, solo, che però si vedeva passare la palla di un soffio alle spalle. Sul rovesciamento di fronte, cross di Baggio dalla destra e tuffo di Casiraghi il quale schiacciava di testa, fallendo di poco la porta. La Juve faceva registrare ancora un momento di grande efficacia, ma dopo i primi 20' il Barcellona cominciava a prendere in pugno il gioco a centrocampo costringendo i bianconeri a ripiegare, ed a faticare. Su una punizione di Koeman (31) Tасconi dimostrava di avere scordato la febbre dei giorni scorsi e volava a deviare in angolo. 
Casiraghi, intanto, dal quarto d'ora dava evidenti segni di sofferenza. Era una delle spalle operate a farlo tribolare. E al 38', dopo aver sperato invano nella ripresa della punta centrale, Maifredi la sostituiva con Schillaci, il quale andava in campo ancora teso dopo le polemiche del prepartita, alla notizia dell'esclusione dalla formazione d'avvio. Il finale era ancora della Juve, e Zubizarreta salvava la porta al 34' con un tuffo su deviazione di testa angolatissima di Haessler. Il tedesco replicava al 44' e ancora il portiere spagnolo volava a toccare la sua violenta punizione. 
Fuori Corini e dentro Di Canio nell'intervallo. Soler costretto a fare il difensore, più spinta per la Juve e soprattutto difesa da parte del Barcellona. Si portava avanti Fortunato e Julio Cesar tornava difensore centrale a fianco di Napoli. Di nuovo la Juve da campionato, insomma, per la seconda fetta di speranza. E Cruyff, pronto, mandava Laudrup a pressare il brasiliano prima di sostituirlo con Herrera. 
Juve d'attacco, secondo logica. Schillaci vicino al gol al 53', bella la deviazione ma pronto Zubizarreta. Bianconeri a tentare la carta della velocità degli scambi, Schillaci scatenato ma troppo innamorato della palla per voglia di riscatto. Nervi sempre più tesi sui due fronti, ammoniti in due minuti Bakero e Goicoechea, Juve spesso tutta nella metà campo avversaria. Al 60' Koeman stendeva Schillaci, e Baggio riapriva la Coppa con una punizione magica alla sinistra di Zubizarreta. Perdeva la testa il Barcellona. Amor scalciava due volte Toto e veniva giustamente espulso. 
Spagnoli in dieci, Juve padrona del campo. Cominciava il conto degli a fondo, dei tiri. Subito Baggio, palla di un soffio oltre il secondo palo, fuori di poco una «bomba» di Galia, Schillaci che non arrivava sul cross-gol (70') di Fortunato. Un assedio, dal Barcellona solo affannose barricate e falli. Sprecava Fortunato (78') lasciandosi chiudere da Zubizarreta. Troppo era stato speso. Marocchi era l'ultimo a morire alla fine di una gara commovente. Ma non è bastato.

Bruno Perucca





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