sabato 6 aprile 2024

7 Aprile 2015: Fiorentina - Juventus

É il 7 Aprile 2015 e FiorentinaJuventus si sfidano nella gara di ritorno della Semifinale di Coppa Italia TIM Cup 2014-15 allo Stadio 'Artemio Franchi' di Firenze.

La Juve guidata dalla panchina da Massimiliano Allegri (che é subentrato al dimissionario Antonio Conte a Luglio)  si appresta a vincere il suo quarto scudetto consecutivo. 

Intanto deve recuperare l' 1-2 subito allo 'Stadium' contro i viola all'andata. Ci riuscirá alla grande andano così a vincere la coppa nazionale in finale contro la Lazio.

Buona Visione! 



fiorentina


Coppa Italia 2014-2015 - Semifinali, ritorno
Firenze - Stadio Artemio Franchi
Martedì 7 aprile 2015 ore 20.45
FIORENTINA-JUVENTUS 0-3
MARCATORI: Matri 21, Pereyra 44, Bonucci 59

FIORENTINA: Neto, Savic, Gonzalo Rodriguez (Tomovic 83), Basanta, Marcos Alonso, Borja Valero, Aquilani, Mati Fernandez, Joaquin (Diamanti 66), Salah, Gomez M. (Babacar 72)
Allenatore: Vincenzo Montella

JUVENTUS: Storari, Padoin, Bonucci, Chiellini, Evra, Vidal, Marchisio C., Sturaro, Pereyra (Ogbonna 83), Matri (Coman 74 - Llorente 89), Morata
Allenatore: Massimiliano Allegri

ARBITRO: Massa
ESPULSIONI: Morata 87 (Juventus)



I bianconeri dominano a Firenze con le seconde linee. La festa juventina è rovinata dal giallo a Marchisio e dal rosso a Morata: salteranno la finale

Non è solo Tevez ad avere l'istinto del cannibale, ma tutta la Juventus. Senza il suo attaccante più prolifico e altri quattro titolari, i bianconeri polverizzano la Fiorentina con lo stesso risultato del ritorno degli ottavi di Champions a Dortmund (3-0) e nonostante la sconfitta dello Stadium (1-2) volano in finale di Coppa Italia (incontreranno la vincente di domani tra Napoli e Lazio).

Una squadra che fa paura, non molla niente e ha una fame spaventosa.

MOSSA VINCENTE — Senza Tevez, fermato da un problema muscolare, Allegri sceglie Matri con Morata. In più nel riscaldamento si fa male anche Lichtsteiner: fastidio alla coscia, dentro Padoin. Montella risponde con un 3-5-1-1, con Salah a supporto di Mario Gomez e senza Pizarro (infortunato). Chi si aspettava una Juventus con la testa già alla Coppa più importante ha impiegato poco a capire che non era così. I bianconeri dopo 21 minuti riaccendono le speranze di arrivare in finale: palla persa in mezzo al campo da Borja Valero, Marchisio ne approfitta per servire Pereyra e sul tiro rimpallato dell'argentino Matri segna da vero opportunista. Prima gara da titolare dal suo ritorno in bianconero (a gennaio), primo gol del nuovo corso: Allegri ha azzeccato la scelta. Un gol non basta, la Juve lo sa e per questo riporta il pallone a centrocampo con la foga di chi non ha tempo da perdere.

ANCORA PEREYRA — Il raddoppio arriva due minuti prima dell'intervallo: sull'ennesimo tiro insidioso di Morata, Neto respinge sui piedi di Pereyra che, come contro l'Empoli, non si fa pregare: 2 centri in 4 giorni per l'altro reduce della Seleccion, che non fa rimpiangere Tevez. Da segnalare un gol annullato a Gonzalo per fuorigioco (è millimetrico ma c'è: bravo il guardalinee Di Liberatore).

VIOLA SPENTA — Partita equilibrata fino all'1-0, poi la Juve ha preso il sopravvento. Bene Marchisio, tornato a fare il vice Pirlo in mezzo al campo, Vidal e Sturaro sono due lottatori, Morata sa sempre come essere pericoloso e Pereyra ormai gioca da leader. La difesa, tornata a quattro, corre pochissimi rischi. La Viola aveva iniziato bene ma si è spenta troppo presto. Salah ha creato il solito scompiglio nei minuti iniziali, poi poco altro. La difesa invece è andata spesso in apnea. Nella ripresa la Fiorentina ha avuto subito due occasioni con Gomez e Salah, poi Savic ha rischiato l'autogol di ginocchio su cross di Pereyra. I bianconeri però non sono sazi: dopo un tiro di Vidal deviato in angolo, su corner di Marchisio Bonucci fa il 3-0 di piede al volo. La festa bianconera è rovinata dal cartellino giallo a Marchisio e all'88' da Morata che si fa espellere per un brutto fallo su Diamanti: i due salteranno la finale. Montella prova a correre ai ripari: dentro Diamanti e 4-3-2-1, ma serve a poco. Viola troppo molle e rinunciataria, ci si aspettava qualcosa in più da una squadra che aveva già mezzo piede in finale. Juve invece inarrestabile.



 




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