É il 20 Marzo 2014 e Fiorentina e Juventus si sfidano nella gara di ritorno dei Quarti di Finale della UEFA Europa League 2013-14 allo Stadio 'Artemio Franchi - Comunale' di Firenze.
É una Juventus tutta record questa guidata in panchina dal 'gladiatore' Antonio Conte. É la Juve dei 102 punti finali che strapazza tutti e conquista così il suo trentaduesimo scudetto. Pensate che l'Inter (fermatasi ad un onorevole quinto posto) finisce a ben quarantadue (42!) punti di distacco dalla squadra Campione d'Italia.
Per quanto riguarda le competizioni europee - dopo essere stata 'retrocessa' dalla UEFA Champions League alla seconda competizione continentale, i ragazzi in bianconero vanno avanti fino alle Semifinali. Putroppo molta sfortuna e tanta imprecisione impediranno alla Juventus di eliminare i portoghesi del Benfica e giocarsi (in casa!) la Finale.
Buona Visione!
Stagione 2013-2014 - Europa League - Ottavi, ritorno
Il fuoriclasse azzurro ripete la prodezza di domenica scorsa a Genova e con una punizione all'incrocio al 71' regala ai bianconeri la qualificazione ai quarti. La squadra di Montella gioca bene per un'ora poi si spegne. Espulso Gonzalo RodriguezFIRENZE – Ancora Pirlo. Come a Genova, il fuoriclasse azzurro prende per mano la Juve e con un’altra magia su punizione trascina i compagni nei quarti di Europa League. La Fiorentina esce dalla coppa con l’onore delle armi, consapevole di aver fatto il possibile per cercare di capitalizzare l’1-1 ottenuto a Torino. In campo, i 28 punti di distanza che ci sono in campionato non si sono visti. Ma è anche vero che la squadra di Conte ha dimostrato che nei momenti importanti c’è sempre e riesce puntualmente a fare la differenza.VIOLA FUORI CON QUALCHE RIMPIANTO – Ai viola resta il rammarico di non aver concretizzato sullo 0-0 quelle 4-5 limpide occasioni che si sono costruiti con tenacia e abnegazione. Episodi fatali che hanno pesato tantissimo nell’economia della gara. Anche perché la Juve, col passare dei minuti, è salita di livello e ha finito per riuscire a procurarsi con Llorente, steso al limite dell’area da Gonzalo Rodriguez (espulso per somma di ammonizioni), l’opportunità decisiva per portare a casa un successo che tiene vivo il sogno bianconero di arrivare alla finale di Torino.CONTE LANCIA ISLA, MONTELLA CON VARGAS – Conte ha deciso di giocarsi le proprie carte schierando, in pratica, la formazione tipo, eccezion fatta dell’indisponibile Barzagli e di Isla, preferito a Lichtsteiner. Montella ha risposto lanciando a sinistra Vargas, in sostituzione di Pasqual, e Gomez in attacco con Ilicic a sostegno.JUVE, AVVIO SOFFERTO – La Fiorentina è partita meglio e, con un pressing alto, ha dato fastidio ai bianconeri creando subito un paio di brividi a Buffon con Ilicic e Gomez che non hanno inquadrato lo specchio della porta. La Juve ha sofferto particolarmente la marcatura asfissiante di Borja Valero a Pirlo e per uscire ha atteso 20’. Ma quando finalmente ha preso possesso del centrocampo è riuscita a chiamare in causa Neto solo con alcune conclusioni da fuori di Tevez (2), Pogba (2) e Pirlo, risultate tutte telefonate o fuori bersaglio.LA FIORENTINA SPRECA TROPPO – Nel frattempo i viola non sono rimasti a guardare e, sfruttando alcuni errori, piuttosto insoliti, della Juve in uscita hanno costruito altre due grosse opportunità che Pizarro e Ilicic non hanno sfruttato sempre per mancanza di precisione. La Fiorentina ha proseguito nella sua azione anche in avvio di ripresa ma dopo una girata centrale di Borja Valero e un forte destro da fuori di Cuadrado, respinto da Buffon, si è, in pratica, spenta.PIRLO, UN’ALTRA MAGIA – La Juve se ne è accorta, ha iniziato ad accerchiare nella loro trequarti gli avversari e, dopo aver mandato un paio di avvisaglie a Neto con un colpo di testa di poco alto di Vidal e una rovesciata a lato di Pogba, è passata sfruttando una punizione guadagnata da Llorente dal limite: sul pallone è andato il solito Pirlo che ha infilato il pallone sotto l’incrocio, dalla parte opposta rispetto all’esecuzione di quattro giorni fa a Marassi.IN 10 I VIOLA SI ARRENDONO – In 10 per l’espulsione di Gonzalo, la Fiorentina non si è ripresa. A nulla sono valsi i tentativi di Montella di rianimarla mettendo prima Borja Valero accanto a Matri, subentrato a Gomez, e poi Cuadrado a fare la terza punta. La Juve ha preso con autorità possesso del centrocampo e ha graziato i rivali fallendo due ottime opportunità per raddoppiare in contropiede con Lichtsteiner, lanciato nella mischia al posto di Isla, e con Vidal. Alla fine, dunque, va avanti la squadra più forte. Alla Fiorentina non resta che darsi appuntamento per riprovarci nella prossima stagione.Jacopo Manfredi
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