sabato 23 marzo 2024

25 Marzo 1984: Juventus - Catania

É il 25 Marzo 1984 e Juventus e Catania si sfidano nella nona giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1983-84 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quello che sfida un Catania in caduta libera. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. Se in Campionato arriverá l'ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe

Dall'altre parte gli etnei non potranno fare altro che accettare una retrocessione da molti ritenuta ovvia.

Buona Visione!


juve


Campionato di Serie A 1983-1984 - 9 ritorno
Torino - Stadio Comunale
Domenica 25 marzo 1984 ore 15.30
JUVENTUS-CATANIA 2-0
MARCATORI: Scirea 33, Scirea 38

JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini, Caricola, Brio, Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi P. (Koetting 69), Prandelli, Boniek (Tavola 69)
Allenatore: Giovanni Trapattoni

CATANIA: Sorrentino, Sabadini (Gregori 84), Pedrinho, Mosti, Chinellato, Ranieri, Crialesi, Luvanor, Cantarutti, Torrisi (Carnevale 68), Morra
Allenatore: Giovann Battista Fabbri

ARBITRO: Ballerini



I primi gol della stagione (terza doppietta in serie A) motivo di particolare gioia
Scirea: "Una vittoria per il morale"
"Ne avevamo bisogno spiega il giocatore specie dopo l'ingiusta contestazione" 
Soddisfazione generale per i risultati delle altre partite Tardelli: "Se abbiamo superato la crisi? E quando mai non lo siamo?"

TORINO-Lo spettro di un passo falso e lontano, scacciato dal due gol di Scirea. Ed i risultați che sono arrivati dagli altri campi restituiscono buon umore, invogliano la battuta. Chi, poi, dalla partita non ha tratto motivi di particolare lode (Boniek, Rossi) si è allentonato subito. Cosi nello spogliatoio della Juventus si respira un clima lieto, con Trapattoni nel ruolo di soddisfatto anfitrione.
Questa era una partita entra subito in argomento il tecnico che poteva essere delicata e che proponeva comunque certe verifiche techniche. Il mio elogio, a questo punto, deve andare subito a chi non gioca abitualmente, per l'umiltà con cui ha svolto il proprio compito, per come sa tenersi sempre pronto. Direi quindi che tutto è andato bene in un momento di punti interrogativi
Trapattoni e particolarmente contento per come la sua squadra si è mossa nel finale del primo tempo, dopo che avevamo preso le misure di un avversario che badava a non scoprirsi, ma soprattutto per l'andamento della giornata.
"Le risposte del calendario - sorride infatti - sono state secondo una certa logica in quanto lo stesso pareggio della Roma ad Ascoli ci poteva stare. L'insieme dei risultati conferma come questo scudetto dobbiamo giocarcelo con la squadra di Liedholm, anche se occorre tenere ancοra in considerazione la Fiorentina, visto che domenica prossima ce la troveremo di fronte. I viola coltivano anco ra grosse velleita, guai dunque a sottovalutarli."
Le parole di Trapattoni trovano tutti d'accordo. Anche Tardelli che, da buon toscano, mette un poco di pepe nelle sue dichiarazioni.
"La situazione in classifica, esordisce, segue la logica di risultati abbastanza scontati con la sola eccezione di quello della Fiorentina, specie considerando che stava vincendo per 2-0. La Roma ha comunque riaggiustato la situazione ed è li."
"Quando mai la Juve non è in crisi ..."
prosegue quindi polemico in risposta a chi gli chiede se il momento difficile dei blanconeri sia superato. E aggiunge: 
«Non è forse un abitudine, parlando di noi, dire che abbiamo solo tre punti di vantaggio?."
Quindi conclude
"Le sei partite che rimangono sono tutte difficili, inutile sperare che qualcuna possa non esserlo. Sará molto importante cercare di ottenere sempre i due punti nelle partite che giocheremo in casa. La Roma? L'ideale sarebbe arrivare ad affrontarla con gli attuali tre punti di vantaggio." 
"Dovevamo vincere e ci siamo riusciti: questo ci dà morale dopo una contestazione che io reputo sia stata ingiusta." 
sostiene a sua volta Scirea, goleador di giornata, alla terza doppietta in serie A dopo quelle realizzate in un derby finito 4-2 e ad Ascoli (con vittoria blanconera per 3-2). Per il libero bianconero, tra l'altro, si è trattato dei primi gol della stagione in campionato. 
"Motivo in piú, questo - mormora il giocatore - per essere soddisfatto."
Chi invece non riesce a festeggiare una partita come vorrebbe è Penzo che ieri era riuscito a segnare ma si è visto annullare il gol dall'arbitro. 
"Sinceramente - dice - non so proprio perché il direttore di gara non abbia ritenuto valida la mia rete. Anzi, la mia impresstone è stata che lui avesse convalidato il gol e sia stato il quardalinee a sbandierare qualche irregolaritá. Ma non so quale: qualche spinta con il difensore ce la siamo data, reciprocamente, ma prima che arrivasse la palla. Dopo io l'ho stoppata di petto e battuta a rete. Tutto era regolare. Perché non ho neppure protestato? Facile, stavamo vincendo e un gol in più non avrebbe cambiato niente. Se fossimo ancora stati sullo 0-0 non avrei accettato tanto a cuor leggera una decisione del genere."
Giorgio Barberis





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La Stampa 26 marzo 1984

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La Stampa 26 marzo 1984

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