domenica 17 marzo 2024

18 Marzo 1984: Verona - Juventus

Vi ricordate gli splendidi Anni 80? O meglio vi ricordate 'il campionato piú bello del mondo'? Così almeno dicevano gli intenditori di calcio in quell'epoca. 

É il 18 Marzo 1984 e Verona e Juventus si sfidano nell' ottava Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1983-84 allo Stadio 'Marc'Antonio Bentegodi' di Verona.

É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quello che sfida una Samp in piena forma. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. Se in Campionato arriverá l'ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe. Dall'altre parte gli scaligeri finiranno al sesto posto- per un soffio fuori dalle Coppe Europee, ma gia pronti per l'assalto allo storico scudetto dell'anno dopo.

Buona Visione!

 

verona


 

Campionato di Serie A 1983-1984 - 8 ritorno
Verona - Stadio Marcantonio Bentegodi
Domenica 18 marzo 1984 ore 15.00
VERONA-JUVENTUS 2-1
MARCATORI: Platini 1, Iorio rigore 52, Galderisi 66

VERONA: Garella, Ferroni, Marangon L., Volpati, Fontolan, Tricella, Fanna, Storgato, Iorio (Guidetti 81), Di Gennaro, Galderisi (Zmuda 85)
Allenatore: Osvaldo Bagnoli

JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Vignola, Tardelli, Rossi P., Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: D'Elia




Trap: "Sbagliando i gol è arrivata la sconfitta"
«Il campionato ricomincia, ma in casa possiamo incrementare i due punti di vantaggio Tacconi: «Non c'era il fallo su Galderisi»

VERONA Non potevano riservargli festegglamento peggiore i suoi ragazzi! Così Giovanni Trapattoni, che ha compluto 45 anni sabato scorso, aspetta la prossima occasione per stappare una buona bottiglia di spumante. La sconfitta non gli va giú, anche se maschera i propri stati d'animo con un sorriso assolutamente di circostanza. A che servirebbe, del resto, piangere oppure sbraitare? A nulla. Ed ecco allora in sua analisi pacata, che parte da molto lontano, dal match con il Verona disputato nello scorso campionato, nel girone di andata. 

"Mi è sembrato di riviverlo abbastanza fedelmente. Noi abbiamo regalato tre gol e gli altri hanno preso animo, si sono resi pericolosi, affiancandosi e superandoci. Garella è stato molto bravo, lo riconosco, ma quando si arriva in più di una circostanza ad affrontare l'ultimo difensore avversario con il vantaggio di un uomo, bisogna castigare." 

Cosa che non si è verificata e che ci lascia con una considerazione conclusiva: il campionato ricomincia, però noi abbiamo sempre due punti di vantaggio, che possiamo incrementare nelle partite casalinghe. Dallo 0-1 si è passati al 2-1 e non è parso che in controffensiva juventina sia stata puntuale ed efficace. La difesa, di conseguenza, ha traballato di fronte alle ventate di replica da parte del Verona. 

"Qui non è una questione di difesa, risponde bruscamente Trapattoni, nel calcio si perde e si vince in undici. Per quanto riguarda la reazione, questa c'è stata, però confusa, anche perché i miei avevano speso molto con il rischio, sperimentato, di restare con il petto scoperto. E contro la gente agile di cui dispone il Verona li davanti ..."

Si discute del rigore. Tacconi è pronto a fornire la propria versione sul fatto: 

«Non e era fallo, poiché Gentile non ha neppure toccato Galderisi, il quale si è buttato a terra. Nel secondo gol, lo stesso attaccante è stato bravo. Mi ha messo fuori causa con una finta. Ma non è il caso di allarmarsi e di fare ri codere le colpe sulla difesa. C'è sempre una Roma ad inseguirsi con il fiato sul collo, è vero, però noi siamo in testa e possiamo recuperare terreno in casa. I giallorossi, infatti, dovranno pur lasciare qualche punto per strada! Dunque, nessun dramma da parte nostra anche se questa sconfitta ci scoccia parecchio!."

Non c'è buonumore in giro, ed è comprensibile. Qualcuno parla, anche se controvoglia, altri si rifugiano nel silenzio più assoluto (come Gentile), altri (come Bonlek) sono telegrafici

"Non c'è molto da dire. Faccio solo notare che siamo una grande squadra perciò dobbiamo reagire."

Il commento di Cabrini è caustico ed ha un mittente preciso: 

«Fanna mi ha fatto proprio perdere la pazienza ad un certo punto (si riferiva forse ad una caduta accentuata da parte del veronese? n.d.r.), tanto che volevo rifargli un cazzotto. L'arbitro lo ha ammonito ed io mi sono limitato a dire a Fanna: ma Pierino, adesso ti ci metti pure tu! Per il resto che aggiungere? Abbiamo perduto male e non mi permetto di giudicare l'azione del rigore."

Esce Brio, ha l'aria cupa di un temporale che sta per esplodere e il muso più lungo della sua figura. Pol fa

"Non ho nulla da dichiarare. Voi vi ricordate di me soltanto quando si perde. Comunque, noi tiriamo avanti. E siccome abbiamo sei punti in piú rispetto all'anno scorso di questi tempi, dovremmo farcela anche se la Roma incalanza."

Vignola è tornato a casa ed ha puntualmente perduto. 

"Non vinco mai con il Veroпа" è il commento quasi sfiduciato. 

"La squadra di Bagnoli è proprio bella. Noi potevamo chiudere il match nel primo tempo se non avessimo fallito tante occasioni. Purtroppo, aspettiamo lo svantaggio per tirar fuori quella grinta che dovrebbe essere sempre la nostra prerogativa. Non è vero, comunque, che ci siamo sentiti appagati dopo il gol di Platini. Abbiamo solo buttato via la partita nel primo tempo. II Verona ha trovato entusiasmo e poi sono arrivati i due gol, con quel due monelli li davanti."

Paolo Rossi in fase conclusiva è stato ininfluente. Gli si chiede se l'appoggio di Penzo lo avrebbe liberato da qualche marcatura assillante e da compiti di copertura. 

"Forse sì, anche perché in queste condizioni ti capita un'occasione e magari la sbagli. Lo scudetto è da giocare, ma sulla sconfitta non si deve drammatissare, in fondo abbiamo solo perduto una partita e siamo avanti di due punti."

Angelo Caroli
tratto da: La Stampa 19 marzo 1984




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La Stampa 19 marzo 1984

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La Stampa 19 marzo 1984

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