Con un superbo Marcello Lippi al timone della squadra, la Juventus sembra aver trovato la via per dominare (anche) in Europa. Conquistata la coppa dalle grandi orecchie in quella splendida serata romana nel 1996, i bianconeri si ritrovano ancora in finale pure la stagione dopo.
Purtroppo saranno 'gli scarti juventini' del Borussia Dortmund ad uccidere i sogni di gloria europeii. Anche in questa stagione 1997-98 la Juve vuole ritrovare la via del successo ...
É il 18 Marzo 1998 e Dynamo Kyiv e Juventus si sfidano nella gara di ritorno dei Quarti di Finale della UEFA Champions League 1997-98 allo Stadio 'NSK Olimpiyskiy' di Kyiv (Ucraina).
La Juventus si appresta a vincere il suo 25esimo Scudetto. Sará l'annata di Alessandro Del Piero (autore di 21 gol in campionato) e Zinedine Zidane (che a Luglio vincerá il Mondiale a casa sua).
Per quanto riguarda la massima competizione europea i bianconeri saranno protagonisti di un altra finale persa. Stavolta tocca ai 'blancos' del Real Madrid ad impedire alla Juve di issarsi sul tetto del 'Vecchio Continente'.
Buona Visione!
Con la spinta di Zidane è tornato Turbo-DavidsPERUZZI 5,5. Abbandona lo sciaguratissimo maglione giallo modello Europa. Subito in evidenza con uno dei suoi pezzi di bravura: parata a terra su Shevchenko. Ma ha sulla coscienza il gol del pareggio, facendosi sfuggire un pallone all'apparenza facile da catturare.
BIRINDELLI SV. La sua partita dura sette minuti: per un banale infortunio lascia subito la ghiacciaia ucraina.(Dal 7' pt Dimas 6,5. Attento a limitare le proiezioni offesive per non ostacolare Davids e, soprattutto, meno impreciso di altre occasioni).
IULIANO 7,5. L'inizio della Dinamo e travolgente, regge l'urto senza spaventarsi e prosegue sulla stessa lunghezza d'onda. Sbroglia parecchie situazioni intricate soprattutto quando la partita comincia a farsi incandescente e la Juve rischia la pelle.
MONTERO 7. Una leggerezza dà via libera a Shevchenko. Si riprende presidiando con calma e mestiere e senza ricorrere alle maniere forti. Una sicurezza.
PESSOTTO 6,5. Qualche piccola sbavatura in avvio, poi comincia a carburare. Dopo il ko di Birindelli, Lippi lo dirotta sulla fascia destra e lui si conferma un jolly prezioso.
CONTE 6,5. Non è più un intoccabile il capitano e quando gioca ci tiene a dimostrare che su di lui si può ancora fare affidamento. Si esalta nella battaglia in un centrocampo che diventa subito ago della bilancia della contesa.
DESCHAMPS 7. Una spremuta d'esperienza: Didier argina e ripropone, si piazza davanti alla difesa e detta i tempi del gioco senza perdere mai la tramontana.
ZIDANE 7,5. Il più concreto e incisivo fin dalle prime battute della gara. Spinge la squadra con lampi improvvisi all'altezza della sua solida fama. Manda in gol Inzaghi servendogli una palla perfetta, lo spinge di nuovo verso la gloria con un corner calibratissimo.
DAVIDS 7,5. Dopo un breve periodo di sosta ai box, ha riacceso il turbo. Spadroneggia sulla fascia sinistra, vince contrasti con impeto da lottatore.
INZAGHI 9. Sesta prodezza di Coppa. La sua partenza è con il silenziatore, ma ha la rara dote di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Fallisce il raddoppio nella ripresa con un'acrobazia sfortunata e concede il bis di lì a poco. Ma si fa perdonare con due incornate rapinose che esaltano le sue doti di goleador.(Dal 34'st Tacchinardi sv).
DEL PIERO 6,5. Tante volte è stato il più concreto e determinante, si prende una mezza vacanza anche se qui non siamo alle Maldive. Ma piazza comunque la propria zampata nel finale tutto colorato di bianconero.
L'allenatore LIPPI 7,5. La grinta c'è, la voglia anche. Altra impresa da incorniciare con tanti saluti al Colonnello e al suo calcio di pedalatori.Fabio Vergnanotratto da: La Stampa 19 marzo 1998
Nessun commento:
Posta un commento