giovedì 4 gennaio 2024

5 Gennaio 2014: Juventus - Roma

É il 5 Gennaio 2014 Juventus e Roma si sfidano nella diciottesima giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2013-14 allo 'Juventus Stadium' di Torino.

É una Juventus tutta record questa guidata in panchina dal 'gladiatore' Antonio Conte. É la Juve dei 102 punti finali che strapazza tutti e conquista così il suo trentaduesimo scudetto. Pensate che la Roma (fermatasi al secondo posto finale) finisce a ben diciasette (17!) punti di distacco dalla squadra Campione d'Italia.

Buona Visione!


juve

 

Stagione 2013-2014 - Campionato di Serie A - 18 andata
Torino - Juventus Stadium
Domenica 5 gennaio 2014 ore 20.45
JUVENTUS-ROMA 3-0
MARCATORI: Vidal 17, Bonucci 48, Vucinic rigore 77

JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal (Marchisio C. 78), Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez (Vucinic 60), Llorente (Quagliarella 81) - Allenatore : Antonio Conte

ROMA: De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan, Dodò (Torosidis 55), Pjanic (Destro 55), De Rossi, Strootman, Ljajic, Totti (Florenzi 72), Gervinho - Allenatore : Rudy Garcia

ARBITRO: Rizzoli
ESPULSIONI: De Rossi 75, Castan 76 (Roma)



I campioni d'Italia spazzano via ai giallorossi con una prova perfetta. Apre Vidal poi chiudono i conti, nella ripresa, Bonucci e Vucinic su rigore. Espulsi nel finale De Rossi e Castan

TORINO - Nel momento della verità la Juve si conferma la squadra più forte d'Italia spazzando via, dopo il Napoli, anche l'altra pretendente allo scudetto, la Roma. Il 3-0 che annichilisce i giallorossi lancia i bianconeri a +8 e non lascia dubbi. Sarà veramente difficile che anche il 2014 sportivo non termini come il 2012 ed il 2013. Parafrasando un riuscito film di Manfredonia, con Albanese protagonista, viene da dire che, malgrado l'anno sia appena iniziato, è già ieri.

ROMA, LA MALEDIZIONE DELLO JUVENTUS STADIUM - Travolta 3-0, 4-0 e 4-1 nel 2012, la Roma esce ancora umiliata dallo Juventus Stadium ma con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per cercare di ridurre il gap dai campioni d'Italia. Ha tentato di fare la partita, per lunghi tratti ha anche schiacciato i bianconeri nella loro trequarti ma negli episodi importanti è mancata, finendo per pagare cara l'inesperienza in gare a questo livello ed un evidente, anche se non eccessivo, scarto tecnico. E così la bella striscia di 19 risultati utili in campionato è terminata.

VIDAL EMBLEMA DI UNA SQUADRA PERFETTA - La Juve ha confermato di essere una macchina perfetta in Italia. Ha fatto sfogare inizialmente i rivali ma poi ha finito per colpire cinicamente, sempre al momento giusto. Proprio come fanno le grandi squadre. E questo, paradossalmente, non fa che aumentare il rimpianto per quello che, invece, sarebbe potuto essere il cammino in Champions. L'emblema del trionfo bianconero è, ancora una volta, Vidal: l'uomo ovunque, capace di essere un baluardo insormontabile davanti alla difesa e sempre quello in grado di fare la differenza davanti. Senza di lui sarebbe decisamente un'altra Juve.

JUVE, UNA PARTENZA ACCORTA - Recuperato anche Pirlo, dopo un mese d'assenza, Conte ha potuto proporre lo schieramento tipo. Sul fronte opposto Garcia ha replicato preferendo Ljajic a Destro nel tridente d'attacco. La Juve ha avuto un avvio di gara inedito quanto inatteso. Ha lasciato il comando delle operazioni agli avversari, arretrando tutta dietro la linea della palla. Chiara l'intenzione di non lasciare campo, soprattutto alle micidiali accelerazioni di Gervinho. Malgrado ciò, la Roma la palla per passare se l'è comunque creata ma Ljajic, smarcato davanti alla porta, si è visto chiudere in angolo da Chiellini un bel diagonale su assist di Totti.

TEVEZ INVENTA, VIDAL FINALIZZA - I bianconeri hanno ringraziato e, alla prima occasione hanno colpito: Tevez ha difeso bene un pallone in area sulla destra, ha atteso l'inserimento di Vidal e poi lo ha servito con un magnifico colpo d'esterno che il cileno ha capitalizzato al meglio infilando di destro il primo palo da pochi passi.

ROMA PERICOLOSA SOLO DA FUORI - La Roma ha reagito con rabbia e ha impegnato per tre volte Buffon con conclusioni da lontano di Pjanic (2) e Dodò. La Juve ha capito di non poter restare a guardare e sfruttando l'ottima interdizione di Vidal e le buone accelerazioni di Pogba, Lichtsteiner e Tevez ha spaventato in più di una circostanza in ripartenza i giallorossi, sfiorando anche il raddoppio con un bolide da fuori di Llorente.

BONUCCI FIRMA IL RADDOPPIO - La Roma ha provato a uscire dagli spogliatoi pronta a raddrizzare la baracca ma al primo affondo dei bianconeri è capitolata di nuovo: Pirlo con una pennellata punizione, ha pescato smarcato sul secondo palo Bonucci che in spaccata ha insaccato.

ROMA IN 9, VUCINIC CALA IL TRIS - Garcia ha tentato il tutto per tutto varando il 4-2-3-1 con Totti dietro a Destro e il più difensivo Torosidis al poto di Dodò ma la musica non è cambiata. Anche perché la Roma non ha trovato dai suoi maggiori talenti l'ispirazione per riaprire i giochi. La Juve ha controllato e, al 75', sfruttando l'espulsione di De Rossi, reo di un fallo pericoloso (a forbice) ai danni di Chiellini, ha subito triplicato. Sull'angolo seguente lo stesso Chiellini ha scavalcato con un colpo di testa parabolico De Sanctis e ha costretto Castan a intervenire sulla linea con un braccio. Altro "rosso" e rigore netto che l'ex Vucinic, subentrato a Tevez, ha trasformato con freddezza. Fine dei giochi. E ora le vittorie di fila sono diventate 10. Esattamente come quelle della Roma a inizio stagione. Ma, stranamente, fanno meno rumore.



david

leo

mirko

emanuele


juve

juve

juve

juve

roma

roma

roma

roma

juve





Nessun commento:

Posta un commento