domenica 8 ottobre 2023

10 Ottobre 2001: Porto - Juventus

É il 10 Ottobre 2001 e Porto Juventus si sfidano nella prima Giornata del Girone di qualificazione della UEFA Champions League 2001-02 allo Stadio 'das Antas' di Oporto (Portogallo).

É una stagione col finale col botto questa per i campioni bianconeri. Iniziata cosí cosí adesso i nostri eroi stanno girando a mille. La vetta sí avvicina e sí avvicina anche il 5 maggio, ultima giornata di campionato. Tutto il resto é Storia!

In Champions invece dopo aver superato la prima fase a gironi, deve arrendersi nella seconda.

Buona Visione!


porto



Stagione 2001-2002 - Champions League - 
1ª fase, 1ª giornata
Oporto - Estadio das Antas
mercoledì 10 ottobre 2001 ore 19:45 
PORTO-JUVENTUS 0-0
PORTO (4-2-3-1): Ovchinnikov, Ibarra, Andrade, Ricardo Carvalho, Mario Silva, Paredes (Soederstroem 71), Clayton, Capucho (Alenitchev 77), Deco, Costinha, Pena (Helder Postiga 66)
A disposizione: Paulo Santos, Rubens Junior, Ricardo, Candido
Allenatore: Quim Machado

JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Birindelli (Paramatti 12), Thuram, Montero, Pessotto G. (Zenoni 65), Zambrotta, Tudor, Tacchinardi, Davids, Salas (O'Neill 84), Del Piero
A disposizione: Carini, Ferrara C., Iuliano, Maresca
Allenatore: Marcello Lippi

ARBITRO: Mejuto Gonzalez (Spagna)
AMMONIZIONI: Tudor 19, Paramatti 56, Del Piero 63 (Juventus); Ricardo Carvalho 52, Deco 86 (Porto)



LE PAGELLE di Porto-Juventus
Thuram è il solito gladiatore 
Per Salas e Del Piero una notte da comparse 

BUFFON 7. Due prodezze e un'incertezza in uscita. Il primo tempo scivola via senza danni, ma Gigi vive attimi di autentica paura, mal protetto da una difesa che vacilla troppo spesso. Nel secondo tempo il Porto quieta i suoi bollenti spiriti e non corre rischi. 
BIRINDELLI sv. La sua partita dura una manciata di minuti. Ha la peggio in un duello aereo con Mano Silva e cadendo batte la tempia. Esce in barella 
(dal 12' pt Paramatti 6: si colloca sulla fascia sinistra cercando di fare l'incursore). 
THURAM 6,5. Come sempre mette in mostra l'argenteria. Va a chiudere, si fa trovare pronto anche in fase di spinta sostituendosi a compagni dormienti. 
MONTERO 5,5. Era reduce dal Sud America, ma Lippi non ha voluto rinunciare a lui. L'avvio è allarmante, commette una serie di errori indegni della sua fama. Poi si ritrova, seppure offrendo sempre una prestazione in tono dimesso. Lo si nota soprattutto per un salvataggio sulla linea di porta su botta di Andrade che evita alla Juve di capitolare. 
PESSOTTO 6. Parte a sinistra, prosegue a destra dopo il ko di Birindelli. Lippi sfrutta la sua duttilità, cambiandogli posizione una terza volta e avanzandolo a centrocampo. Pur nella modestia di una prova senza squilli, riesce comunque a emergere con qualche spunto decente 
(dal 20' st Zenoni 5,5: acquistato come puntello di fascia destra, si ritrova spesso sul versante opposto, anche se un Lippi in vena di rivoluzioni tattiche lo riporta dopo poco nella posizione più naturale). 
ZAMBROTTA 5. Si perde nei meandri di una prestazione che lascia ancora una volta i soliti dubbi. Poco propenso a spingersi al cross, perde molti duelli. Lippi raschia il fondo del barile spostandolo a sinistra. Un'idea per Marcello: riciclarlo a centrocampo in una posizione più centrale e provare a trasformarlo nel Bagni del terzo millennio. 
TUDOR 6. Si sente difensore, fa di tutto per dimostrare che a centrocampo è un intruso. Non basta essere grande e grosso, servono idee lì in mezzo e il croato quando non è nella giornata giusta diventa zavorra. Se ne accorge Lippi che nella ripresa lo riporta dietro, in una posizione dove trova parziale riscatto. 
TACCHINARDI 5,5. Si fa travolgere dal marasma generale, non mette ordine al gioco, smista tanti palloni, la maggior parte dei quali diretti agli avversari. 
DAVIDS 5. Rientra dopo la squalifica, continua a cercare se stesso. Sconcertante l'involuzione di questo campione che dopo la vicenda nandrolone non è più uscito allo scoperto. Di un Davids così si può fare a meno. 
SALAS 5. Pure lui ha la trasvolata atlantica ad appesantire ogni movimento. La difesa portoghese ne fa polpette in un primo tempo da museo degli orrori. Si ripresenta nella ripresa con una conclusione rapinosa che il portiere respinge alla meno peggio. Poi si astiene 
(dal 39'st O'Neill sv). 
DEL PIERO 4. Va a corrente alternata: bene in Nazionale, di nuovo ai minimi termini ieri sera. Cerca di trovare palloni giocabili facendo molto movimento e partendo da zone più defilate, ma sono stratagemmi che non hanno effetto. 
LIPPI 5. Compone e scompone la squadra come ama fare spesso, ottenendo però un effetto caleidoscopico non proprio esaltante. Mosse doverose per un allenatore, ma inutili perché quando il problema è generale le varianti tattiche servono a poco. 
Arbitro MEJUTO GONZALES 6. Equilibrato nella distribuzione del cartellini gialli, nota tutto ma é ingannato dal suo collaboratore di linea perché nella ripresa ferma Del Piero per un fuorigioco inesistente.

Fabio Vergnano 








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