É il 13 Aprile 1980 e Roma e Juventus si sfidano nella dodicesima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1979-80 allo Stadio 'Olimpico' di Roma.
I bianconeri contendono fino all'ultimo lo Scudetto con l'Inter e con questi due punti a Roma tengono la fiammella della speranza accesa. Al termine del campionato peró sará solo secondo posto dietro i nerazzurri mentre i giallorossi si 'accontentono' del sesto posto e la Coppa Italia vinta.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 1979-1980 - 12 ritorno
Roma - Stadio Olimpico
Domenica 13 Aprile 1980
ROMA-JUVENTUS 1-3
MARCATORI: Gentile 2, Scirea 20, Pruzzo 36, Bettega 77
ROMA: Conti P., Maggiora, De Nadai, Rocca, Turone, Santarini, Conti B., Giovannelli, Benetti, Ancelotti
Allenatore: Nils Liedholm
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Brio, Scirea, Causio (Cabrini 79), Tardelli, Bettega, Prandelli, Fanna
Allenatore: Giovanni Trapattoni
ARBITRO: D'Elia
Furino è il solito capitano coraggioso
Le pagelle dei giocatori bianconeriZOFF — Non ha avuto molto lavoro. Gli attaccanti della Roma non lo hanno infastidito più di tanto. Forse in occasione del palo colpito da Ancelotti ( dopo è venuto il gol) ha avuto un attimo di esitazione nell'uscita. Ha compiuto una grande parata su calcio di punizione di De Nadal.
CUCCUREDDU — Alle prese con Ancelotti ha giocato una buona partita, anche senza eccellere come in altre occasioni. Ha avuto modo di portarsi avanti più vòlte. E' stato suo il passaggio che ha permesso a Gentile di segnare il primo gol.
GENTILE — E' un terzino sinistro di costituzione e ha giocato benissimo controllando Bruno Conti che è stato l'elemento più valido di tutta la Roma. Ha segnato un bel gol di testa. Il primo di questa stagione ih campionato.
FURINO — Capitano coraggioso, come sempre. Non sarà elegante, si è fatto anche ammonire, ma il suo apporto al gioco è stato importante.
BRIO — Non ha figurato come a Londra mercoledì sera, ma la partita era assai diversa. Costretto ud inseguire Pruzzo, che sovente retrocedeva, non ha commesso errori. Non ha colpa nel gol segnato da Pruzzo. In quel momento in area juventina c'era molta confusione.
SCIREA — Sicuro e tranquillo come nelle giornate buone. Nei momenti di maggior pressione della Roma ha cercato di portar avanti l'asse della difesa per evitare scontri in zona pericolosa. E' stato un vero ed autentico comandante dell'area di rigore.
CAUSIO — Ha avuto momenti di pausa, e forse ha fatto bene Trapattoni a sostituirlo con Cabrini. Sagace come sempre in certi appoggi, intelligente negli allunghi, un po' fragile negli spunti personali. Comunque ha suggerito il secondo gol ed ha iniziato l'azione del terzo gol, che ha chiuso là partita.
CABRINI (dal 79') — Ha giocato poco per essere giudicato.
TARDELLI — E' parso in netto progresso, anche se lo avevamo visto meglio altre volte. Sta rientrando in forma dopo una lunga assenza. Il suo apporto è stato determinante.
BETTEGA — Di lui si è già detto tutto. E' in un momento magico. Pare cammini e lasci dietro avversari di lui assai più veloci. Ha avuto tocchi da campione raffinato, il gol è stato un capolavoro. Come ai vecchi tempi; due finte, scarto del portiere e palla nella rete sguarnita.
PRANDELLI — Ha giocato una buona partita di contenimento. Ha lottata e corso come pochi.
FANNA — Ha alternato momenti brillanti ad erróri piuttosto gravi. E' stato efficace più a destra che non a sinistra.
Giulio Accatino
tratto da: La Stampa 14 aprile 1980
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