domenica 31 marzo 2024

1 Aprile 1984: Juventus - Fiorentina

É il 1 Aprile 1984 e Juventus e Fiorentina si sfidano nella decima giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1983-84  allo Stadio 'Comunale' di Torino.

É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quello che sfida la squadra toscana. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. 

Se in Campionato arriverá l'ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe

Dall'altre parte i viola termineranno il loro campionato in terza posizione; segno di un'ottima stagione da parte dei viola

Buona Visione!


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Stagione 1983-1984 - Campionato di Serie A - 10 ritorno
Torino - Stadio Comunale
Domenica 1 aprile 1984 ore 15:30
JUVENTUS-FIORENTINA 1-0
MARCATORI: Vignola rigore 90

JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini, Caricola (Bonini 58), Brio, Scirea (Prandelli 68), Penzo, Tardelli, Rossi P., Vignola, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

FIORENTINA: Galli G., Pin C., Contratto, Rossi, Ferroni, Passarella, Bertoni, Pecci, Monelli (Pulici 46), Massaro (Miani 82), Iachini
Allenatore: Giancarlo De Sisti

ARBITRO: Barbaresco
ESPULSIONI: Pin C. 90 (Fiorentina)

  


I bianconeri festeggiano, soltanto Boniek non rompe il suo silenzio-stampa
Trap: "Vittoria che vale mezzo scudetto."
"La Fiorentina ci ha fatto tremare un paio di volte" ammette
La scelta di Vignola come rigorista. 
Contusione per Scirea

TORINO-

"La Fiorentina ci ha fatto drizzare i capelli un paio di volte in contropiede, ma quello che conta è la vittoria ottenuta, più che sul piano tecnico-tattico, attraverso una rabbiosa volontá la Juventus ha nuovamente capito che i campionati si vincono con i grossi sacrifici." 

Il commento di Giovanni Trapattoni, sull'importantissimo successo conquistato dalla Juventus al 91', non fa una grinza, tranne per l'episodio che l'ha deciso, cioé il fallo (netto dalla tribuna) di Pecci su Boniek che i viola hanno ferocemente contestato.

Boniek, fedele al suo silenzio-stampa, non ne parla. Sul volto ha un'espressione indefinibile: probabilmente la giola per i due punti è stata incrinata dall'intervista rilasciata da Vycpalek a Birmingham. 

"Sentiró Vycpalek, é un dipendente della Juventus. Quanto a Bontek niente ancora definito." dice Trapattoni. Poi si sofferma sul rigore. 

"Dalla panchina ho visto gli estremi per la massima punizione," ribatte l'allenatore. E poi splega perché l' ha tirato Vignola anziché gli specialisti che, in assenza di Platini, erano nell'ordine Boniek, Cabrini e Rossi.

"Boniek avera subito il fallo e, anche per una questione scaramantica, non se la sentiva -racconta Trapattoni - Lo stesso vale per Cabrini e Rossi. Erano appannati. Vignola si era già cimentato dal dischetto nell'Avellino e non mi stupisce abbia trasformato, con freddezza, il penalty."

Era il sostituto di Platini. In che misura la Juventus ha risentito dell'assenza del fuoriclasse francese?

"Platini é il capocannoniere, sappiamo cosa vale, peró la squadra ha retto il passo, vincendo una gara delicatissima e difficile, contro una Fiorentina che, sino a una settimana fa ci insidiava per il primato e che ci ha chiuso gli spazi, obbligandoci a soffrire. Questa vittoria vale mezzo scudetto ma andremo all'Olimpico con la Roma senza pensare ai tre punti di vantaggio."

Trapattoni aggiunge d'aver scelto Caricola al posto di Bonini per sfruttare la buona condizione di Tardelli, avendo la fascia destra protetta da un Gentile in forma. Ha tardato a sostituire l'azzoppato Scirea (contusione sopra il ginocchio destro) con Prandelli per motivi strategici anche se ha rischiato.

"Scirea deve rinunciare alla Nazionale" 

puntualizza Trapattoni che mercoledi gioca a Bologna, contro il Toronto Blizzard di Bettega, oltre agli azzurri dovrà fare a meno di Platini che ieri era a letto con febbre alta ma che dovrebbe essere recuperabile per la trasferta di Manchester. 

"All'Old Trafford vorrei che la Juventus ripetesse in prestazione con i viola, cercando di fare un gol: l'1-1 sarebbe l'ideale ma anche una sconfitta per 1-2 non comprometterebbe la qualificazione alla finalissima."

Rossi sminuisce il diverbio con Contratto a fine gara, dicendo che Ferroni andava ammonito per la serie di falli. 

"Comunque abbiamo vinto grazie alla grinta ed al carattere." 

E anche la tesi di Gentile, tra i migliori, che ammette. 

"Se Massaro segna ci taglia le gambe ma per conquistare gli scudetti ci vuole un po' di fortuna." 

E Tardelli

"Queste sono partite che vanno giocate male ma da vincere a tutti i costi. Potevamo anche perdere ma i tifosi non possono contestare l'impegno."

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 2 aprile 1984







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La Stampa 2 aprile 1984

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