martedì 15 agosto 2023

16 Agosto 2012: Villar Perosa

Attraverso il Canale Youtube Ufficiale della Juventus vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É il 16 Agosto 2012 ed i bianconeri si 'immergono' nell'annuale bagno di folla a Villar Perosa. La sfida contro la squadra primavera serve solo da 'contorno' alla festa che i tifosi della Juventus riservono ai giocatori dopo aver conquistato lo Scudetto nella stagione precedente.

É una Juventus Campione d'Italia in carica che non sembra aver problemi nel vincere ancora il tricolore. Infatti la squadra allenata da Antonio Conte chiude il campionato con nove punti di vantaggio sul Napoli di Rafa Benitez. In Coppa Italia i bianconeri raggiungono le semifinali dove dovranno cedere ai biancocelesti della Lazio.

Buona Visione!

 

16
 



Stagione 2012/13 - Amichevole
Villar Perosa - Campo Gaetano Scirea
Giovedì 16 Agosto 2012 ore 17.00
JUVENTUS-JUVENTUS PRIMAVERA 5-1
Marcatori: 25' Quagliarella, 56' Matri, 64' Giaccherini, 74' S.Giovinco, 74' Ruggiero (J), 63' Bonatini (JP)

Juventus: Buffon (46' Storari), Lucio (46' Gouano), Bonucci (46' Garcia Tena), Rugani, Padoin (71' Ruggiero), Pazienza, Pogba (71' Vidal), Giaccherini (71' Marchisio), De Ceglie (81' Balbis), Matri (71' S.Giovinco), Quaglariella (71' Padovan)
A disposizione: Chiellini
Allenatore: Antonio Conte

Juve Primavera: Branescu (75' Costantino), Carlos Garcia Ambrosiani (46' Tavanti), Alcibiade (46' Magnusson), Gerbaudo (46' Penna), Mattelli (46' Laursen), Baldis (46' Kabashi), Appelt Pires (46' Lanini), Bianco (46' Emmanuello), Bouy (46' Mattiello), Bonatini (30' Ilari, 46' Bonatini, 75' Owusu), Beltrame (30' Josipovic, 46' Beltrame, 75' Ceria)
A disposizione: Gaglardini, Curti, Braccini
Allenatore: Marco Baroni

Arbitro: Colosimo


Si celebrano i trionfi in campionato e in Supercoppa.

Poi la classica partitella contro la Primavera, finita 5-1per la Juve.

Elkann: «Zeman? Carrera in una partita ha già vinto di più»

Il tema principale della tradizionale giornata di Villar Perosa, nel segno della Juventinità e del ricordo dell'Avvocato e del fratello Umberto, è stato ancora Antonio Conte, l'allenatore dello scudetto, che oggi non si è seduto in panchina, in rigida osservanza della squalifica, ma si è limitato a posizionarsi in un gazebo alle spalle di Carrera, il suo sostituto, trascorrendo il tempo dell'intera partita in assoluto silenzio.

Tutti vicini a Conte. Per vincere ancora, con la consapevolezza aumentata, con un «condottiero che va difeso», come dice John Elkann, con un mercato attento alle occasioni di qualità, come spiega il presidente Agnelli.

 «La Juve ha una linea chiara sui processi sportivi - ha spiegato il presidente della Fiat - quella dell'assoluta condivisione con la squadra e Conte, anche se non deve mai essere associata a quei fatti contestati. La vicenda è difficile e complicata e suggerisce una riflessione sulla giusta applicazione delle leggi della giustizia sportiva». Nessuna polemica, però, con il procuratore Palazzi, che secondo Agnelli ha fatto un «ricorso legittimo». La grinta pungente, però, non manca nemmeno in questi momenti faticosi della stagione bianconera. A Zeman, che aveva dichiarato che secondo lui Conte non dovrebbe allenare, Elkann risponde al vetriolo: «Carrera in una partita sola ha vinto più di lui in tutta la sua carriera».

Più sfumata e indiretta la risposta al Napoli che si è rifiutato di partecipare alla cerimonia di premiazione a Pechino: «lo spirito sportivo - aggiunge Elkann - è quello olimpico. Gli atleti italiani, soprattutto nel pugilato, si sono comportati secondo le regole e portano a riflettere su come lo spirito olimpico dovrebbe regnare anche nel calcio».

Anche su obiettivi e mercato, la linea è chiara: «rivincere il campionato e giocare bene la Champions, nonostante ci siano tanti avversari forti. Non è detto che molte risorse equivalgano a vincere automaticamente. La Juve è forte grazie alla cultura del lavoro e le Olimpiadi hanno dimostrato che è decisiva, altrimenti una nazione come l'Inghilterra non avrebbe conquistato il terzo posto nel medagliere». Buffon aggiunge: «non so se siamo i favoriti, ma sicuramente più fiduciosi, sì, perché le vittorie portano consapevolezza, che è la conquista più grande per chi deve ancora vincere. Conte? Il suo apporto allo scudetto è stato notevolissimo, ma noi siamo una squadra che ha valori importanti e non abbiamo preso come una sciagura la sua squalifica. L'approccio è decisivo, soprattutto se sei più debole, e in Champions League sarà fondamentale avere quello giusto».

Capitolo mercato: «Top player? Il nostro è il miglior attacco, tanto è vero che abbiamo vinto il campionato. Se ci saranno occasioni di qualità le valuteremo», aggiunge il presidente Agnelli. È stata la prima Villar dopo 20 anni senza Del Piero: «La storia della Juventus ha 115 anni - risponde Agnelli - c'è stata una prima volta senza Boniperti, l'Avvocato, e il Dottore: i grandi personaggi passano, la Juve rimane». Nello sguardo buttato sul futuro c'è anche tanta Fiat e il suo presidente conferma una tendenza già manifestata con l'arrivo dello sponsor Jeep: «Juventus e Jeep hanno in comune una grande storia e un grande futuro: lo dimostra proprio l'evoluzione dei marchi. Noi vogliamo che si espandano sempre di più insieme nel mondo».

Tra le tante note di colore ha spiccato la maglia numero 1 di Buffon, indossata da John Elkann, che ha passato quasi un'ora a firmare autografi. «Gliel'ho regalata - ha commentato il portiere - per le sue partite di calcetto». Suggestivo il momento iniziale della giornata, quando sono state mostrate le due coppe vinte, quella dello scudetto e la Supercoppa italiana: sono stati Buffon e Chiellini a prenderle direttamente dalle mani di Elkann e Agnelli per portarle a spasso tra i tifosi festanti.

La partita tra Juve A e Juve B è finita 5-1, con l'arbitro che è stato costretto ad anticipare il triplice fischio causa l'invasione dei tifosi in festa. A segno Quagliarella, Matri, Giaccherini, Giovinco e Ruggiero. Gol di Bonatini per la Primavera.

tratto da: Villar Perosa, la festa della Juve che si stringe attorno a Conte



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