martedì 11 giugno 2024

12 Giugno 1977: Juventus - Inter

É il 12 Giugno 1977 Juventus ed Inter si sfidano nella Prima Giornata del Girone B della Seconda Fase della Coppa Italia 1976-77  allo Stadio 'Comunale' di Torino.

É un campionato dominato dalle squadre piemontesi questo. Con Torino e Juventus 'abbracciate' in un appassionante testa a testa fino a fine campionato. Alla fine trionferanno i bianconeri per un solo punto in un duello entrato nella storia. 

In Coppa Italia i bianconeri supereranno agevolmente il primo turno, ma dovranno far strada proprio all'Inter che sfiderá (perdendo) i concittadini del Milan nella Finale.

Buona Visione! 



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Stagione 1976-1977 -
Coppa Italia - Girone finale, 1ª giornata
Torino - Stadio Comunale
Domenica 12 giugno 1977 ore 20:30
JUVENTUS-INTER 0-1
MARCATORI: Gentile autorete 75

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Spinosi, Scirea (Serena P. 16), Causio, Marchetti A., Capuzzo, Benetti, Gori S
Allenatore: Giovanni Trapattoni

INTER: Bordon, Canuti, Fedele, Oriali, Gasparini, Facchetti, Pavone, Marini, Anastasi, Mazzola A., Bertini
Allenatore: Giuseppe Chiappella

ARBITRO: Menicucci



La Coppa Italia é entrata nel vivo al Comunale e (con incidenti) a San Siro.
Juventus sconfitta, Milan Vittorioso
Autogol di Gentile, pali, grande Zoff 

Una Juventus incompleta, priva di cinque titolari, ha perso (1-0) l'incontro con l'Inter. C'è voluta, però, una sfortunata autorete di Gentile, alla mezz'oda della ripresa, per consentire al neroazzurri di vincere e di compiere un bel passo avanti verso la finale di Coppa Italia. Anche se Zoff ha effettuato alcune parate decisive, risultando uno del migliori in campo in senso assoluto (insieme con gli juventini Furino e Spinosi e gli interisti Bertini e Orlali), l'Inter ha denunciato le solite carenze in fase conclusiva: Anastasi, ad esempio, ha fallito due clamorose occasioni.  
La partita, nel complesso divertente e disputata ad un buon ritmo, è stata giocata da entrambe le squadre all'insegna d'un gioco aperto, con la ferma volontà di vincere. La sorte ha premiato l'Inter, che, indubbiamente, è apparsa più esperta rispetto ad una Juventus che aveva allineato alcuni validissimi rincalzi e un palo di esordienti. Le note liete riguardano I giovani Serena e Capuzzo. Il difensore, che era subentrato al 16' a Scirea infortunato, si è inserito immediatamente nel clima della partita, controllando molto bene Pavone, mentre Capuzzo ha procurato non pochi fastidi alla difesa nerazzurra. E' stato proprio Capuzzo a fallire d'un soffio un paio di occasioni nel primo tempo, anche se la più grossa è stata sciupata al 35' da Marchetti. Nella ripresa l'Inter sembrava soddisfatta del pareggio; ma, in contropiede, è riuscita ugualmente a rendersi pericolosa fino a raggiungere il gol decisivo alla mezz'ora su tiro di Oriali deviato dalla testa di Gentile. Solo così è stato possibile agli interisti batter Zoff. La Juventus aveva pareggiato con Marchetti, ma l'arbitro Menicucci (la cui direzione di gara ha lasciato parecchio a desiderare) ha annullato II punto per un presunto fallo di mano. E' indubbio però che contro la formazione tipo juventina l'Inter non avrebbe avuto scampo.  
Ventimila «fedelissimi», insieme con una nutrita rappresentanza dell'Inter, si sono dati appuntamento allo stadio per rendere omaggio alla Juventus che si ripresentava al proprio pubblico, dopo aver conquistato lontano da Torino, scudetto e Coppa Uefa. Prima del via i bianconeri compivano un giro d'onore con la Coppa che passava di mano in mano e ricevevano mazzi di fiori. Juventus-Inter che sino a qualche anno fa era considerato II «derby nazionale», conserva sempre il suo fascino anche se per l'occasione si trattava di un incontro di Coppa Italia, e se la Juventus aveva schierato, per forza di cose, una formazione «mista» comprendente alcuni rincalzi, per le assenze di Morini, Tardelli, Boninsegna e Bettega.  
Una Juventus, comunque, decisa ad onorare la competizione contro un'Inter che punta sulla Coppa Italia per riscattare una stagione deludente. Ed era l'Inter a farsi viva per prima nei pressi di Zoff con un tiro di Marini sferrato da una trentina di metri: la palla deviata da un difensore, spiazzava il portiere che, però, riusciva a ghermirla un attimo prima che varcasse la linea. Immediata la replica della Juventus: su punizione di Causio, Marchetti mancava d'un soffio l'impatto di testa da buona posizione. La partita era vivacissima, con fasi alterne e improvvisi capovolgimenti di fronte. L'Inter agiva con una sola vera punta. Al 4', Anastasi, che ci teneva a ben figurare di fronte al suo vecchio pubblico, si esibiva in uno slalom irresistibile che Furino era costretto ad interrompere fallosamente. L'arbitro concedeva una punizione all'Inter: Mazzola toccava ad Orlali che di destro sparava In porta e, complice una deviazione, impegnava Zoff In una difficile respinta In calcio d'angolo. Era il secondo pericolo per Zoff. La Juventus si distendeva in avanti: al 9' una bella fuga di Causio sulla destra era rifinita da un traversone per Capuzzo che, In corsa, di testa, anticipava Gasparini e girava a rete: Bordon, piazzato, intercettava. Al 10' l'arbitro ammoniva con troppa severità Cuccureddu e pochi istanti dopo Mazzola lavorava un bel pallone per Fedele che crossava su Pavone (in fuorigioco non rilevato) che di testa indirizzava a lato. Era un buon momento per l'Inter che produceva il suo «forcing»: al 12' Orlali serviva Bertini con una gran «sberla» di destro, corretta da un avversario, che mandava la palla a lato di pochi centimetri. Al 13', In uno scontro con Righi, Scirea si produceva una distorsione alla caviglia destra e si portava al bordi del campo per le cure del caso. Anche Causlo zoppicava per una contusione al ginocchio sinistro che ne riduceva sensibilmente II rendimento. Dopo un'ammonizione a Furino, Scirea abbandonava definitivamente il terreno di gioco e veniva sostituito (6') da un esordiente: l'aitante stopper della nazionale juniores, Serena (1959). Serena si portava sulla sinistra, su Pavone, mentre Gentile prendeva in consegna Anastasi e Spinosi diventava «libero». Così disposta, la Juventus creava un pericolo per Bordon al 19': su traversone di Gori, il piccolo Capuzzo con la schiena deviava a lato. L'iniziativa tornava all'Inter per merito del solito Bertini che impegnava Zoff in una parata in due tempi.  
Altro brivido per Zoff al 21': su punizione di Mazzola, Facchetti folgorava a fil di palo, di una spanna fuori bersaglio. Poi era la Juventus (22'} a sfiorare il gol: su punizione a due, Causio toccava a Cuccureddu che esplodeva una «bomba» tremenda alla quale Bordon opponeva il pugno. Poi era l'Inter a mancare la più facile delle occasioni, al 28': ficcante triangolazione promossa da Mazzola per Pavone, che rifiniva una magnifica palla-gol sul destro di Anastasi, il cui tiro di piatto si stampava sul palo; Cuccureddu anticipava Oriali liberando. Davvero sfortunato, In questa circostanza, Pietruzzo. Anche la Juventus falliva una facile occasione al 33'. Bonetti scambiava con Gori, che apriva sulla sinistra per Serena, che si liberava molto bene di Oriali e di esterno pennellava un preciso centro per Marchetti che, di testa, da felicissima posizione, indirizzava fuori bersaglio. Il primo tempo si chiudeva con un'altra parata di Zoff su un'insidiosa punizione di Oriali. 
La ripresa procedeva sulla falsariga del primo tempo, con un gioco meno brillante un po' per la stanchezza che affiorava tra le file del bianconeri, un po' perché l'Inter appariva meno spavalda. Sul plano tattico, la Juventus teneva Causio più sul centro, mentre Capuzzo agiva ora sulla destra ora sulla sinistra. L'Inter cercava di sfruttare il contropiede, imperniato su Anastasi. E proprio Petruzzo, ben imbeccato da Mazzola (9'), falliva un'altra clamorosa palla-gol sparando oltre la traversa. Al 23' Menicucci ammoniva Marini per un fallo su Furino. Sei minuti dopo la Juventus colpiva la base del palo con Causio su punizione. Dal possibile uno a zero la Juventus veniva trafitta sulla più classica delle autoreti. Alla mezz'ora. Oriali discendeva sulla destra, convergeva sul centro e tirava, Gentile opponeva la testa correggendo la traiettoria e spiazzando Zoff. La Juventus aveva una veemente ed orgogliosa reazione. Fedele fermava fallosamente Causio e veniva ammonito (32') e al 33', su azione promossa da Cuccureddu, con un cross al centro Marchetti si avventava sul pallone anticipando Bertini e insaccava Menicucci annullava II punto per un presunto fallo di mano. Con la Juventus tutta sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio, era l'Inter a sfiorare nuovamente il gol, al 38': Fedele scattava da centro campo sulla sinistra, lasciando In «surplace» Cuccureddu, si liberava di Spinosi e centrava in pieno il palo sulla destra di Zoff. Un minuto più tardi era Orlali a presentarsi davanti a Zoff, che, con una prodezza, sventava II pericolo. Il portiere si ripeteva, poi, su un diagonale di Anastasi, e poco dopo evitava, con una brillante uscita, un gol sicuro, su Pavone. 
Il risultato non mutava più e l'Inter tornava a casa con due punti importantissimi. 

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 13 giugno 1977




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