martedì 2 aprile 2024

3 Aprile 1996: Juventus - Nantes

É il 3 Aprile 1996 e Juventus Nantes si sfidano nella gara di andata della semifinale della UEFA Champions League 1995-96  allo 'Stadio delle Alpi' di Torino.

La Juventus guidata in panchina dal 'maestro' Marcello Lippi, dopo aver rivinto lo Scudetto dopo ben otto anni adesso pensano in grande. Pensano alla Champions League (che conquisteranno a Roma). Ed infatti i bianconeri non giocano come sanno in campionato e si fanno 'rubare' il titolo dal Milan. Alla fine sará secondo posto. Dall'altre parte c'é un Nantes che vive il momento d'oro della sua storia - ma nulla potrá contro lo strapotere dei bianconeri.

Buona Visione! 



juve




Stagione 1995-1996 - Champions League - Semifinali, andata
Torino - Stadio Delle Alpi
Mercoledì 3 aprile 1996 ore 20:30
JUVENTUS-NANTES 2-0
MARCATORI: Vialli 49, Jugovic 66

JUVENTUS: Peruzzi, Ferrara C., Pessotto G., Vierchowod (Marocchi 62), Porrini, Paulo Sousa (Carrera M. 82), Di Livio (Lombardo 74), Jugovic, Vialli, Del Piero, Padovano
Allenatore: Marcello Lippi

NANTES: Casagrande, Le Dizet, Capron, Decroix, Pignol, Ferri, Carotti, Cauet, Gourvennec (Chanelet 46), Ouèdec (Peyrelade 86), Kosecki (Guyot 69)
Allenatore: Jean-Claude Suaudeau

ARBITRO: Gallagher (Inghilterra)
ESPULSIONI: Carotti 45+1 (Nantes)




Champions League, semifinale d'andata: il Nantes regge un tempo, poi (in dieci) dà via libera ai bianconeri 
Juve: con Vialli e Jugovic due passi verso la finale 

TORINO. Troppa grazia. Non solo in relazione all'esagerato 2-0 che la Juventus infligge al Nantes, ma anche, e forse soprattutto, in rapporto alla bastonata con la quale il Panathinaikos tramortisce l'Ajax, da due anni imbattuto in Europa, ad Amsterdam. E così le partite d'andata delle semifinali della Champions League lasciano, dovunque e comunque, tracce pesanti, profonde, speciali. Due a zero come con il Real, d'accordo, ma tutta un'altra storia. Per un tempo, il Nantes nasconde la palla alla Juventus. Eppure come assenze siamo lì: da una parte, Conte, Deschamps, Torricelli, Ravanelli; dall'altra Pedros, Makelele, N'Doram. Decide l'espulsione di Carotti, decretata da un arbitro decisamente poco inglese e visceralmente casalingo. 

In dieci contro undici, i francesi si sciolgono. Vialli, al primo guizzo in Coppa, e Jugovic siglano reti fondamentali. Il precedente di Milan-Bordeaux consiglia prudenza, ma la Juve è vaccinata: e poi, a Nantes, recupererà pedine preziose. Il primo tempo di Madama è un supplizio. Il 3-4-3 di Lippi, con Ferrara, Vierchowod e Porrini a guardia di Kosecki, mobilissimo, e Ouedec, e con Pessotto sul fianco sinistro del centro campo, non trova sfoghi, non stana l'avversario, non fornisce munizioni a un tridente anemico e impacciato, visto come il bastone di Vialli, l'archibugio di Padovano e il pennello di Del Piero faticano a farsi largo. Il Nantes si difende con ordine e picchia il giusto. Non spreca un pallone, applica un pressing fastidioso, si muove in blocco: e non in branco, come i rivali. La contesa è brutta, noiosa. La Maginot dei bretoni (da destra a sinistra Le Dizet, Capron, Decroix, Carotti, poi Cauet, Ferri, Gourvennec, Pignol) obbliga Di Livio, Sousa, Jugovic e Pessotto ad approcci sincopati: e, per questo, facilmente intercettabili. Un'incornata di Padovano, sopra la traversa, su punizione di Jugovic al 28'; una rovesciata di Vialli rintuzzata in extremis da Casagrande al 35'; una stangata di Pessotto, bloccata in bello stile al 41'. Altro non produce, la Juve, invischiata com'è in una ragnatela che le toglie il respiro e le tarpa le ali. All'attivo del Nantes, un quasi rigore di Pessotto su Ouedec e un gol dello stesso Ouedec annullato per fuorigioco. 

La svolta, provvidenziale, arriva dall'espulsione di Carotti al 45' spaccato, per doppia ammonizione (fallo su Padovano al 12', e ancora su Padovano, da dietro). Suaudeau richiama Gourvennec, il talentino di casa, e aggiunge un tronco (Chanelet) al fortino. Contro il Real era stata una punizione a sbloccare il risultato, con u Nantes è un calcio d'angolo, al 3' della ripresa. Calibrato da Jugovic, corretto da Vierchowod e pizzicato, di sinistro, da Vialli. ' La velocità e l'ardimento in esilio per un tempo sgorgano, adesso, copiosi. Il Nantes barcolla. Si aggrappa alle corde «Tiene» come può. Palo di Porrini, e poi sventaglita di Padovano, su parabola ai Jugovic. Staffilata radente dell'indiavolato Pessotto, deviata (forse) dal portiere. Splendido lungo-linea di Del Piero. In undici contro dieci. Madama prende per il collo i francesi, li martella ai fianchi e li solleva da terra. In pieno bombardamento, Lippi avvicenda Vierchowod con Marocchi e arretra Pessotto. Il raddoppio, al 21', è frutto di un magistrale destro di Jugovic, letteralmente trasfigurato rispetto all'oscuro palafreniere del primo tempo. La cervellotica rinuncia a Kosecki (per Guyot) consente agli juventini di rifiatare in scioltezza: ma proprio Guyot, di testa, sfiora il gol 33'. Lombardo rimpiazza Di Livio, uno che dà sempre tutto. Si levano, ogni tanto, demenziali cori contro Baresi e Firenze. Gallagher, indisponente, tartassa i bretoni (un espulso e cinque ammoniti a zero, una gomitata di Vialli a Decroix non colta). Carrera rileva un Sousa che ha giochicchiato come non gli riusciva da parecchio. La Juve si limita a controllare, ma un «pisolo» di Lombardo per poco non compromette il raccolto. Credeteci: per come si erano messe le cose, è andata di lusso. 

Roberto Beccantini
tratto da: La Stampa 4 aprile 1996



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La Stampa 4 aprile 1996

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La Stampa 4 aprile 1996

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La Stampa 4 aprile 1996

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