martedì 9 aprile 2024

10 Aprile 1985: Juventus - Bordeaux

É il 10 Aprile 1985 Juventus e Bordeaux si sfidano nella gara di andata della Semifinale di Coppa dei Campioni 1984-85 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

I Bianconeri sembrano più concentrati sulla Coppa dei Campioni e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In questa semifinale di andata della Coppa Campioni daranno al mondo una ulteriore prova di forza. 

Eliminati i francesi (anche dopo aver corso molti rischi oltrealpe nella gara di ritorno), i bianconeri vanno diritti verso la conquista della Coppa. La cui conquista però resterá per sempre macchiata dal sangue nella tragica notte del Heysel.

Buona Visione! 



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Coppa dei Campioni 1984-1985 - Semifinali, andata
Torino - Stadio Comunale
Mercoledì 10 aprile 1985 ore 20.30
JUVENTUS-BORDEAUX 3-0
MARCATORI: Boniek 28, Briaschi 68, Platini 71

JUVENTUS: Bodini, Favero, Cabrini, Bonini, Caricola, Scirea, Briaschi, Tardelli, Rossi P., Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

BORDEAUX : Dropsy, Rohr, Tusseau, Girard (Thouvenel 32), Specht, Battiston, Tigana, Chalana, Lacombe, Giresse, Muller
Allenatore: Aimé Jacquet

ARBITRO: Galler (Svizzera)



Apre Boniek, poi Briaschi, chiude Platini 

TORINO — Trascinata dal ruggito di 70 mila spettatori la Juventus ha affrontato ieri sera la sua quinta semifinale di Coppa Campioni. Il traguardo sinora proibito per i bianconeri. 

Il sogno è realtà-, stava scritto in curva Filadelfia. I tifosi pensano già a Bruxelles ma dal sogno alla realtà c'è di mezzo il Bordeaux, un cliente davvero scomodo, che ha fatto soffrire i bianconeri già nel primo round con il suo gioco a zona, con Chalana-Giresse (regista)-Tigana, la «banda bassotti» del centrocampo bordolese, che tessevano pazientemente la loro ragnatela. Per la Juve era difficile districarsi, soprattutto all'inizio, anche se i bianconeri aggredivano con determinazione gli avversari sin dall'avvio. Già al primo minuto, su servizio di Rossi, Platini centrava in pieno Tusscau (forse colpito a un braccio in area) e su rimpallo Briaschi impegnava Dropsy con un innocuo sinistro dal limite. Poi un «assist» di Platini non era adeguatamente sfruttato da Boniek e all'8', per fermare Cabrini. Tigana e Girard si infortunavano: il primo dolorante a un piede, il secondo alla coscia destra, abbondantemente fasciata dopo le cure. Platini, che appariva molto meno emozionato che due anni fa con i connazionali del Paris St-Germain, offriva uno splendido lancio per Rossi (10') ma senza esito. Poi Boniek, su centro di Bonini, incornava in tuffo direttamente sulle braccia di Dropsy elle non aveva problemi (12). E un minuto dopo, sempre di testa, Platini rovesciava in porta ma Dropsy, piazzato, neutralizzava l'occasione. 

La partita si scaldava. Boniek commetteva un fallo su Tigana e l'arbitro lo richiamava verbalmente. Poi era il tedesco Rohr, un duro, ad affibbiare una botta proditoria a Platini, senza conseguenze. Il tandem Platini-Boniek dava vita ad una pericolosa incursione nell'arca dei «girondini» ma Girard, con la schiena, intercettava in corner. Era un buon momento per la Juventus, più lucida, più determinata che veniva premiata al 29'. Era Boniek, il «bello di notte», a compiere il suo capolavoro. Su splendido suggerimento di Platini, il polacco, con un tocco alla Sivori beffava Dropsy facendogli passare il pallone fra le gambe. Sullo slancio la Juventus insisteva e al 31' sfiorava il raddoppio: cross di Cabrini dalla sinistra e colpo di testa di Scirea che lambiva il montante. Un minuto dopo l'allenatore Jaquet sostituiva l'infortunato Girard con Thouvene. 

I campioni d'Italia producevano il loro sforzo massimo per impedire al Bordeaux di respirare e di ragionare. Su una combinazione Cabrini-Platini (caricato da Battiston) Rossi riceveva un pallone difficile da domare e l'azione sfumava (37'). Subito dopo Briaschi scagliava il suo sinistro di una spanna a lato. II Bordeaux al 40' si riaffacciava nell'area juventina ottenendo soltanto due angoli consecutivi. Proprio allo scadere del tempo Platini in un contrasto con Tigana in area reclamava il rigore ma l'arbitro non ravvisava gli estremi della massima punizione e fischiava in favore del transalpini. Platini, che ha già un'ammonizione, veniva soltanto richiamato verbalmente da Galler. Nella ripresa la Juventus partiva a tavoletta alla ricerca del raddoppio ma si scopriva offrendo il fianco al contropiede del Bordeaux. Un palo di folate mettevano In allarme la squadra di Trapattoni che gradualmente si rattrappiva a protezione della difesa che, per la verità, s'era comportata lodevolmente. Scirea stava più ancorato al suo posto sganciandosi meno di quanto non avesse fatto in precedenza. E al 53' Cabrini sbrogliava una difficile situazione sotto porta anticipando in extremis Lacombe, centravantiboa ricco di esperienza. Soltanto al 57' il Bordeaux effettuava la prima conclusione, con Lacombe ma senza problemi per Bodinl. Risucchiando in avanti il Bordeaux la Juventus poteva manovrare di rimessa e, dopo un'occasione mancata da Platini, raddoppiava al 68'. Era Platini a servire profondo Briaschi che vinceva il duello con Rohr e con uno splendido pallonetto di sinistro scavalcava Dropsy tra il delirio della folla. 

E al 70' il terzo gol, quello che con ogni probabilità significa Bruxelles. Era Boniek che da fondo campo armava il destro di Platini il cui «drop», dal limite, si insaccava imparabilmente. Boniek e Platini si abbracciavano riconoscenti. La folla sottolineava con gli «ole» il resto di una gara che aveva visto la Juventus stroncare il Bordeaux.

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 11 aprile 1985




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La Stampa 11 aprile 1985

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La Stampa 11 aprile 1985

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