martedì 26 marzo 2024

28 Marzo 1982: Bologna - Juventus

Poco prima che il Campionato del Mondo di Calcio Spagna 82 cominci il proprio spettacolo c'é un appassionante duello nel massimo torneo italiano.

É il 28 Marzo 1982 e Bologna Juventus si sfidano nella Nona Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1981-82 allo StadioRenato Dall'Ara‘ di Bologna.

A fine campionato la Juventus conqusiterá la sua Seconda Stella da appuntare sul petto. Dopo un lunghissimo testa a testa con la Fiorentina allenata da Giancarlo DeSisti, la spunta all'ultima giornata grazie ad una vittoria esterna a Catanzaro con un rigore del partente Liam Brady

Dall'altra parte c'é il Bologna che a sorpresa e dopo una lunga battaglia deve abbondonare la Serie A.

Buona Visione!


 

bologna


Campionato di Serie A 1981-1982 - 9 ritorno
Bologna - Stadio Comunale
Domenica 28 marzo 1982 ore 15.30
BOLOGNA-JUVENTUS 0-0

BOLOGNA: Zinetti, Benedetti, Fabbri, Paris, Cilona, Mozzini, Fiorini (Chiorri 87), Neumann, Mancini (Chiodi 89), Colomba, Pileggi
Allenatore: Francesco Liguori

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Marocchino, Tardelli, Galderisi, Brady, Virdis
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Barbaresco



Dopo sette vittorie la Juventus riposa 
Solo al 31' il primo intervento di un portiere (Zinetti su Virdis)
I maggiori rischi li hanno corsi i bologitesi ma un'attenta disciplina tattica ha evitato la sconfitta 
Il contropiede dei rossoblu hanno costretto i bianconeri a non rischiare troppo  
DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BOLOGNA — La Juventus si presenterà a Firenze con l'importantissima lunghezza di vantaggio sul viola ma ieri è stata bloccata sullo 0-0 interrompendo, all'ottavo tentativo, la serie-record di vittorie consecutive.  
Punto perso o guadagnato? Anche se Zinetti, oltre ad una comoda parata su Virdis (la prima assoluta della gara al 31' per i due portieri), è intervenuto solo una volta per deviare in angolo un diagonale ravvicinato, da posizione difficile, di Tardelli (2), i pericoli più grossi li ha corsi il Bologna che ha costruito una sola palla-gol con Pileggi (25') contro almeno cinque (Brady. Galderisi. Marocchino. Tardelli. Cabrini e Galderisi) dei campioni d'Italia. Più perso che guadagnato, dunque, anche se il Bologna ha lottato con feroce determinazione su ogni pallone ed attenta disciplina tattica, per strappare un pareggio prezioso nella sua affannosa corsa verso la salvezza. Liguori ha mantenuto fede alle intenzioni della vigilia, schierando una squadra corta e larga, cioè disposta a ventaglio per impedire alla Juventus l'aggiramento sulle fasce laterali. Ha mandato Fiorini sulla destra per costringere Cabrini e restare nella sua zona, imponendo a Brio di appiccicarsi all'agile Mancini (oppure a Fiorini quando si accentrava) lasciando Pileggi, come secondo «libero» a presidiare l'out sinistro ed aspettare Gentile quando avanzava per chiudergli i varchi utili al cross. In mezzo Colomba cercava di amministrare il gioco (e lo faceva bene, malgrado la grinta di Tardelli tanto da risultare il migliore fra i rossoblu insieme con Mancini e Paris), azionando i rari contropiede affidati a Mancini e Fiorini; Paris, a sua volta, cercava di togliere l'Iniziativa ad un Brady senz'altro più vivace e continuo rispetto a quello lento e deludente visto con il Genoa; Neumann con umiltà, lavorava in funzione della squadra evitando avventure che, peraltro l'asfissiante marcamento di Bonini non gli consentiva. Protetta dai centrocampisti, la difesa faceva buona guardia. Benedetti concedeva poco ad un Marocchino che aveva difficoltà a liberarsi e andare sul fondo per effettuare il traversone.  
Fabbri, con le buone e con i falli, non mollava di un metro Gaiderisi il cui paleggio stretto, sul terreno lubrificato prima e scivoloso poi per la pioggia, era meno efficace del solito: comunque il mini-bomber qualche spunto valido lo offriva anche se, con il passare del tempo, accusava la fatica del mercoledì di Aberdeen e perdeva lucidità. La stessa attenuante va concessa a Bonlini e a Virdis, pure loro reduci dalla trasferta scozzese. Virdis trovava nel rossiccio Cllona, un esordiente ventunenne refrattario all'emozione, un oppositore validissimo. Ne sortiva una partita gagliarda, agonisticamente tiratissima. Bearzot l'ha definita all'inglese... anche per il clima, ma il gioco non era certo esaltante. Una battaglia aspra, non cattiva anche se Barbaresco avrebbe dovuto ammonire qualche giocatore in più anziché il solo Pileggi per proteste. Ha visto giusto, viceversa, nei due episodi che facevano gridare al rigore; il «mani» di Brio (51') nel tentativo di anticipare Fiorini sul cross di Mancini, era chiaramente involontario, come lo era quello (petto-braccio) di Fabbri che salvava, quasi sulla linea, una punizione di Brady al 67'. La punizione era scaturita da uno sgambetto di Colomba ai danni dell'irlandese che cadeva dentro l'area: l'azione fallosa era però cominciata fuori è Barbarésco non ravvisava gli estremi del «penalty». 
Il ritmo forsennato e il «pressing» del Bologna avevano impedito, per una ventina di minuti, alla Juventus di stanare gli avversari e di sviluppare un calcio incisivo e spettacolare. Notevole il lavoro di Pileggi che, al 25' procurava il primo brivido a Zoff. Dopo un pasticcio fra Brady e Bonlni ben sfruttato da Mancini, il pallone finiva a Paris che centrava sotto porta: Zoff respingeva la sfera mollemente sul sinistro di Pileggi che staffilava basso di mezzo metro a lato. Immediata la risposta della Juventus (27'). Marocchino apriva su Tardelli che crossava. Virdis appoggiava su Brady la cui pericolosa rovesciata era intercettata casualmente da Galderisi che si sostituiva a Zinetti. Ancora Galderisi, su punizione laterale di Gentile, incornava di poco fuori bersaglio: in trasferta non gli riesce proprio di segnare. Insistevano i bianconeri. Punizione di Brady, testa di Brio e conclusione debole centrale, di Virdis che Zinetti bloccava senza problèmi (31'). Il Bologna era In debito d'ossigeno e la Juventus provava ancora con Marocchino (32') che si avventava sul pallone dopo una combinazione Tardelli-Galderisi, ma era ostacolato da Pileggi e sparava a lato.  
La fisionomia della ripresa ricalcava quella del primo tempo, a parte un avvio spavaldo del Bologna sulla spinta del pubblico amico (50 mila spettatori, metá di fede rossoblu e metà juventini) che s'era subito spenta. Al 52' un'occasione per Tardelli. Ben lanciato da Galderisi, Tardelli, tallonato da Neumann, impegnava Zinetti in angolo. Dopo un colpo di testa impreciso di Galderisi, il Bologna abbozzava un «forcing» e Brio riceveva una scarpata sul naso da Fiorini. Nulla di grave: semplice contusione con piccola emorragia subito arrestata. Liguori, con il passare del tempo, si preoccupava di salvaguardare il «nullo» e Paris ripiegava su Cabrini, senza trascurare Brady. Cabrini, al termine di una lunga manovra, staffilava in mischia di destro e Galderisi accanto al palo, toccava ma non riusciva a deviare la traiettoria in rete. 
 
All'88' Liguori aveva sotituito il generoso e provatissimo Fiorini con Chiorri e al 70' aveva inserito Chiodi al posto di Mancini che raccoglieva l'ultimo, meritatissimo applauso. Il giovanissimo Mancini (su di lui si sono alternati Brio e Gentile) ha confermato li suo talento rivaleggiando con Galderisi cui le ruggini di Aberdeen hanno impedito di brillare come sa fare in casa. Adesso la Juventus guarda a Firenze dove dovrà difendere, a denti stretti, quel punto che potrebbe essere decisivo nella volata-scudetto.  
Bruno Bernardi




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