sabato 23 marzo 2024

24 Marzo 2000: Milan - Juventus

É il 24 Marzo 2000 e Milan e Juventus si sfidano nella Decima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1999-2000 allo Stadio 'San Siro - Giuseppe Meazza' di Milano.

La Juventus é guidata in panchina da Carlo Ancelotti e sembrerebbe in rampa di lancio per conquistare un altro Scudetto. Peró una grande Lazio, un epilogo da campionato non da Vecchia Signora, ed un signore fornito di ombrello in un campo piú da pallanuoto che di calcio, 'ruba' un tricolore piú che meritato. 

Il Milan (campione d'Italia in carica) dall'altra parte é guidato in panchina ancora da Alberto Zaccheroni si posiziona al terzo posto comunque lontano dalla squadra campione.

Buona Visione! 


milan


Stagione 1999-2000 - Campionato di Serie A - 10 ritorno
Milano - Stadio Giuseppe Meazza
venerdì 24 marzo 2000 ore 20:30 
MILAN-JUVENTUS 2-0
MARCATORI: Shevchenko 45, Shevchenko rigore 84

MILAN (3-4-1-2): Abbiati, Chamot, Costacurta, Maldini P., Helveg, Albertini, De Ascentis, Guglielminpietro (Sala 90+2), Giunti (Gattuso 72), Shevchenko (West 90+3), Josè Mari
A disposizione: Rossi S., Ayala, Leonardo, Bierhoff
Allenatore: Alberto Zaccheroni

JUVENTUS (3-4-1-2): Van der Sar, Ferrara C. (Birindelli 78), Montero, Iuliano, Zambrotta, Tacchinardi (Kovacevic 70), Davids, Pessotto G., Zidane, Inzaghi, Del Piero
A disposizione: Rampulla, Tudor, Oliseh, Bachini, Maresca
Allenatore: Carlo Ancelotti

ARBITRO: Paparesta G.
AMMONIZIONI: Ferrara C., Davids (Juventus); Chamot, Helveg (Milan)




LE PAGELLE 
Davids e Zidane non deludono 
Del Piero si perde dopo un buon avvio 

MILAN 
ABBIATI 6. Nel 1 ' tempo gli avversari gli arrivano spesso a un tiro di schioppo, ma non lo impegnano. Idem nella ripresa. 
CHAMOT 5,5. Ruvido sulle caviglie di un Del Piero che non è in grandissima serata, ma lo mette comunque alla frusta. 
COSTACURTA 6,5. Primo tempio incerto. Si rinfranca nella ripresa. 
MALDINI 6,5. Due svirgolate nel primo tempo: la prima quasi manda in gol Inzaghi, la seconda si ripete con José Mari. Ma la ripresa è di grande sostanza, 
HELVEG 6. Fronteggia Pessotto, entra in maniera decisiva nel gol dell'1-0, ma non pensava neppure lui di avere tanta fortuna quando ha crossato. 
ALBERTINI 6. Bulloni roventi con Davids, a volte fatica ad arginarne il dinamismo. 
DE ASCENTIS 6. Si occupa di Zidane e non sarebbe un compito facile per nessuno. 
GUGLIELMINPIETRO 6. Dalla sinistra nessun pericolo vero. 
GIUNTI 6. Vice Boban nei compiti, non nella sostanza, 
(dal 27 'st Gattuso sv) 
SHEVCHENKO 6,5. Quasi sempre insipido, ma ci pensano Juve e arbitro a farlo ritornare grande cecchino 
(dal 48'st West sv). 
JOSE' MARI 6,5. Preferito a Bierhoff nell'intento di rendere più frizzante la manovra. Ha una palla-gol nel primo tempo, la spreca in maniera ignobile.  
JUVENTUS 
VAN DER SAR 4,5. Ancora una volta diastrososo in uscita: il gol che concede al bomber ucraino pesa tutto sulla sua coscienza. 
FERRARA 6,5. Disinvolto e sicuro su José Mari, gli ruba palloni e metri di prato 
(dal 32' st Birindelli sv) 
MONTERO 6. Dopo Vigo è un altro. Neppure un fallo nel primo tempo, giocato in maniera quasi impeccabile a parte l'occasione concessa al Milan sul primo gol. 
IULIANO 6. In teoria avrebbe l'avversario più difficile. Controlla bene Shevchenko, lo tradisce Van der Sar. 
ZAMBROTTA 5,5. Ottimo in fase difensiva, arruffone quando deve spingere. Secondo tempo in picchiata. 
TACCHINARDI 6. Qualche errore di tròppo e Ancelotti si infuria. Ma fa diga e rilancia 
(dal 24' st Kovacevic sv) 
DAVIDS 7. Scatenato come ogni volta che vede il Milan. Mette alla frusta Albertini, dà dinamismo al gioco con strappi in velocità. 
PESSOTTO 5,5. Nel primo tempo la palla viaggia molto sulla fascia sinistra, lui la amministra con ordine e propone l'azione offensiva. Evapora con il passare dei minuti. 
ZIDANE 6,5. Solita fantasia, unico lucido in zona gol quando spreca un assisi di Del Piero trasformandolo in un passaggio ad Abbiati. Ma trascina la squadra. 
INZAGHI 4,5. Una paperissima di Maldini eli offre l'occasione del gol: troppa fretta, sparacchia in gradinata una palla d'oro. Partecipa poco alla manovra e commette una sfilza di errori
DEL PIERO 5,5. Dopo una partenza concreta si perde in ghirigori che servono a niente, non punta mai l'avversario per cercare il gol.  
L'arbitro PAPARESTA 5. Debutta in una partitissima e fa subito danni. Il rigore concesso al Milan è frutto della sua fantasia.

Fabio Vergnano



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La Stampa 25 marzo 2000

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