mercoledì 1 novembre 2023

2 Novembre 1983: Juventus - PSG

É il 2 Novembre 1983 e Juventus e Paris St.Germain (Francia) si sfidano nella Gara di Ritorno degli Ottavi di Finale della Coppa delle Coppe 1983-84  allo 'Stadio Comunale' di Torino.

É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quello che sfida la formazione francese. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini in strisce bianconere. Se in Campionato arriverá l'ennessimo Scudetto (é il ventunesimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe in finale a Basilea contro il Porto per 2-1

Buona Visione!


juventus


 

Stagione 1983-1984 - Coppa delle Coppe - Ottavi, ritorno
Torino - Stadio Comunale
Mercoledì 2 novembre 1983 ore 20.30
JUVENTUS-PARIS SAINT-GERMAIN 0-0

JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Penzo, Tardelli (Vignola 63), Rossi P., Platini (Caricola 55), Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

PARIS SAINT-GERMAIN  : Baratelli, Janvion, Tanasi, Fernandez, Pilorget, Zaremba (Dahleb 79), Couriol, Abreu (Assad 46), Rocheteau, Susic, N'Gom
Allenatore: Lucien Leduc

ARBITRO: Roth (Germania Ovest)



Nessun gol allo Stadio Comunale, ai bianconeri basta il 2-2 conquistato a Parigi 
La Juventus si qualifica soffrendo 
Una partita aperta e combattuta, ricca di emozioni • 
Un palo per parte, autori Platini e Susic - 
Il centrocampista bianconero sostituito al 55' da Caricola, mentre Vignola al 62' prende il posto di Tardelli - 
Boniek spreca una grande occasione al 78', ma il finale è tutto dei francesi con i padroni di casa in affanno  
TORINO - Un mare di fischi hanno accolto il Paris St-Germaln rendendo la pariglia ai fischi, impietosi, che a Parigi accompagnarono l'esibizione di Michel Platini. Incitato da 60 mila spettatori (circa 710 milioni di. incasso) l'asso francese, che non riuscì a essere profeta in patria, ieri sera partiva deciso a imporre i diritti della classe, per dimostrare ai connazionali che non usurpa il titolo di re di Francia in temporaneo esilio (dorato).
Trapattoni, rispetto, all'andata, rinunciava a Caricola, cioè alla formula del doppio stopper, per presentare la squadra tradizionale, con Bonini a centrocampo e offrire a Gentile l'occasione di prendersi una rivincita, a quattro anni dalla tripletta di Zagabria, su Susic. Era una Juventus di stampo più offensivo nonostante il 2-2 dell'andata che poteva in qualche modo condizionarla psicologicamente. I parigini erano privi del capitano Bathenay, strappatosi proprio contro la Juventus, e del terzino Guillochou, infortunatosi recentemente. Ledile rimediava arretrando il centrocampista Zaremba come battitore e Abreu a terzino destro e rispolverando il «nazionale» Janvion che due settimane fa sembrava sul punto di rompere con la società e che era già rientrato venerdì scórso in campionato nella vittoriosa trasferta di Nancy. 
Con Gentile su Susic, Brio su Rocheteau, Cabrini marcava «a zona» ora l'africano N'gom, ora Abreu. N'Gom, mobilissimo, si' spostava su tutto il fronte dell'attacco diventando un'autentica spina nel fianco della difesa bianconera. Il Paris. St-Germain applicava la zona con due sole marcature fisse, Fernandez su Platini e Pllorget su'Rossi. Era la Juventus ad assumere l'iniziativa e dopo un rigore invocato da Boniek per una carica in area subita da Tanasi (2') grosso brivido per Barateli). Platini,' dal lìmite, su punizione perforava la barriera e mandava il pallone a infrangersi sulla base del montante, sulla sinistra; del portiere, ormai battuto. Sfortunato Michel. 
La gara era appassionante e aperta e i francesi, costretti a vincere, scendevano all'attacco costruendo, la prima palla gol al 28': N'Gom serviva Rocheteau in favorevole posi-1 zione: il suo tiro era respinto da Tacconi in corner. Una parata decisiva. 
Le ruggini della rissa dell'andata ogni tanto riaffioravano, c'era qualche scintilla tra Pllorget e Gentile, un intervento, duro di Cabrini su N'Gom (il bianconero veniva richiamato dall'arbitro) ma nessuna scorrettezza clamorosa. Boniek era pieno di volontà ma tendeva a strafare, mentre le punte venivano raramente rifornite e finivano nella ragnatela, difensiva avversarla. Solcai 16', su ispirazione di Platini, ; Penzo sferrava un bolide che Barateli! respingeva. Sornione il Paris St-Germain. taccheggiava e poi affondava con Susic che aveva però la mira difettosa. Altro pericolo per Tacconi al 22' su Uno scatto di N'Gom che lo impegnava con un diagonale basso e ravvicinato. 
Poi un'altra palla gol per Susic: su cross di Courlol, «bucavano» Brio e Gemile e lo jugoslavo per un soffiò non sfruttava, concludendo fuori bersaglio. Al 29' Courlol spingeva alle spalle Platini in piena area. Era un intervento sospetto ma l'arbitro Roth lasciava correre, cosi come ignorava un fallo di Fernandez su Platini dal quale prendeva avvio un pericoloso contropiede dei francesi, senza esito. Tornava ad attaccare la Juventus e, su cross di Bonini, Penzo di testa alzava di poco, oltre la traversa. 
Insisteva la Juventus, ma Boniek aveva la mira difettosa (33'). Poi il polacco (42'), su bel servizio di Rossi, si trovava un buon pallone sul destro, ma, ostacolato da un avversario, riusciva a concludere di una spanna a lato. Su questo episodio si andava al riposo. Il Paris St-Germain si ripresentava in campo con l'algerino Assad al posto di Abreu, con Janvion arretrato nel suo ruolo di terzino su Boniek. La Juventus continuava ad attaccare ma senza affondare 1 colpi e sfilacciandosi a centrocampo e al 55', vedendo Platini frenato da una contrattura muscolare, Trapattoni decideva di sostituirlo inserendo Caricola. Una decisione a sorpresa che suscitava la disapprovazione del pubblico che fischiava l'allenatore e invocava Vignola. 
Platini non aveva certo brillato come ci si aspettava, ma rappresentava ugualmente una pedina importante. Caricola si portava su Assad ed erano i francesi al 60' a proporre un tema insidioso con Rocheteau che serviva Fernandez il quale, però, «lisciava» sballando la conclusione. I parigini sfioravano il gol, pareggiando il conto dei pali con una punizione ad effetto di Susic da venti metri, tagliatisslma, che si infrangeva sulla base del montante. Grosso campanello d'allarme per la Juventus. Al 62' anche Tar¬ detti, che non sta attraversando un periodo di gran forma,' rientrava negli spogliatoi, sostituito da Vignola. 
Dopo una splendida incursione di Cabrini, che non osava concludere e passava facendosi intercettare il tiro (65'), la Juventus aveva la più limpida palla-gol al 78': Rossi lanciava a Boniek che si presentava davanti a Barateli! ma lo graziava tirandogli addosso. Poi il polacco scaricava uh destro da fuori area che 11 portiere respingeva. AI 78' altro cambio tra i francesi con l'algerino Dahleb al posto di Zaremba. Dopo una parata in angolo di Barateli, su punizione di Vignola, veniva ammonito Courlol per un fallo su Boniek e il finale vedeva la Juventus in affanno rischiare di incassare il gol-beffa all'84' su lunga trama Susic (liscio di Caricola) Assad e con un colpo di testa di N'Gom a lato. La reazione bianconera produceva una conclusione sul fondo di Boniek (87'). 
Con il pubblico tutto in piedi, la Juventus sotto pressione tremava all'88' su un tiro-cross di Dahleb che Tacconi riusciva a respingere, scontrandosi poi con Gentile e un avversarlo. Il gioco si interrompeva e l'ultima azione era, 'di Rossi che falliva di uni soffio la mira, il risultato non cambiava e la Juventus, dopo non pochi patemi, passava ai quarti di finale di Coppa delle Coppe, in .programma a marzo.  
Bruno Bernardi 
tratto da: La Stampa 3 Novembre 1983



beniamino

zibi

beniamino

juventus

psg

juventus

juventus

juvetoro

susic

juve

beniamino

entrata

juve









Nessun commento:

Posta un commento