domenica 8 settembre 2024

7 Settembre 1975: Juventus - Ternana

È il 7 Settembre 1975 e si gioca allo Stadio 'Comunale' di Torino la sfida Juventus-Ternana. La gara è valevole per la terza giornata del Girone Eliminatorio della Coppa Italia 1975-76.

Alla fine di quel Campionato la Juventus finirà alle spalle del Torino Campione d'Italia con solo due punti di ritardo.

Per quanto riguarda la coppa nazionale i nostri eroi non riusciranno neppure a superare il primo turno eliminatorio: saranno scavalcati nel girone dall' Inter. Invece la Coppa Italia la vince a sorpresa il Napoli che strapazza per 4-0 in finale l'altra sorpresa Hellas Verona.

Buona Visione! 


juventus


 

Stagione 1975-1976 - 
Coppa Italia - Eliminatorie, 3ª giornata
Torino - Stadio Comunale 
Domenica 7 settembre 1975 ore 20.30
JUVENTUS-TERNANA 5-1
MARCATORI: Damiani 5, Anastasi 55, Bettega R. 64, Altafini 65, Cuccureddu 80 (J), Traini 30 (T)

JUVENTUS: Zoff, Tardelli, Gentile, Furino, Morini (Spinosi 46), Scirea, Damiani (Altafini 56), Cuccureddu, Anastasi, Gori S., Bettega R.
Allenatore: Carlo Parola

TERNANA: Nardin, Pierini, Ferrari, Biagini, Masiello, Casone (Moro 46), Donati, Valà, Zanolla (Bagnato 58), Crivelli, Traini
Allenatore: Ezio Galbiati

ARBITRO: Lazzaroni Fer.



JUVE, CINQUINA ALLA TERNANA I bianconeri superano per 5 a 1 la squadra umbra
Primo tempo in parità con gol di Damiani e Traini - 
Nella ripresa Spinosi al posto di Morini e Altafini all'ala destra - 
La squadra di Parola prende il sopravvento e dilaga con quattro reti di Anastasi, Bettega, José e Cuccureddu 
La Juventus ha battuto sonoramente la Ternana: cinque reti ed una prestazione di ottimo livello, in particolare per quanto riguarda il secondo tempo. Cioè, tante conclusioni a rete ed un gioco a tratti brioso ed avvincente, ma bisogna anche tener conto del valore molto relativo dell'avversario che non ha avuto quasi mai la forza di contrastare efficacemente gli assalti bianconeri, con una difesa avventurosa e decisamente troppo facile da superare. La Ternana ha resistito per un'oretta, poi è letteralmente crollata, facendo diventare il passivo di proporzioni quasi astronomiche. 
Certo, a Sofia, sarà tutt'altra musica, la decisione dell'avversario è di portata ben più notevole: bella vittoria, quindi, quella di stasera, tante reti anche entusiasmanti, ma bisogna anche tener conto di molte pause e di qualche perplessità nel gioco della Juventus. Con Anastasi e Damiani davanti — e forse in ritardo rispetto ai compagni sul piano della forma — la Juventus aveva soprattutto il problema di mettere i due giocatori in grado di fare fiato e riprendere condifenza col clima caldo delle partite ufficiali. Non che, sulla carta, la Ternana garantisse una temperatura rovente, ma il fatto che l'Inter — sempre sulla carta — non sia ancora volata via (stasera i nerazzurri riposano) poteva anche offrire qualche garanzia sul piano dell'agonismo. Pensare a Sofia e alla Coppa dei Campioni sta bene, prendere letteralmente per scherzo la Ternana no, e su questo punto i bianconeri sembravano abbastanza decisi a fare sul serio. Infatti avevano cominciato con una gran buona volontà, forse per dimenticare — e far dimenticare — in fretta San Siro. 
Senza Causio, squalificato, non si verificavano comunque grosse novità sul piano tattico: Cuccureddu dava una mano sostanziosa a Gori in fase di interdizione, mentre Damiani era pronto ad «affondare» sulla destra. Inoltre, con Furino più prudente, Tardelli poteva tentare con un certo successo le sue puntate offensive. E non ci voleva molto a stabilire che queste puntate erano efficacissime: dopo cinque minuti la Juventus era già in vantaggio, proprio grazie alla proiezione offensiva di Tardelli. Sulla destra Donati si accartocciava curiosamente sulla palla in un maldestro tentativo di rovesciata, che gli riusciva malissimo, e con il risultato di mancarla clamorosamente: via libera per Tardelli, che arrivava sul fondo e crossava teso. Con perfetta scelta di tempo, Damiani metteva in rete di testa. Un gran bel gol, che dimostrava come il giocatore fosse ormai avviato sul piano del miglior rendimento. La partita diventava cosi in discesa per la Juventus (anche perchè la Ternana sembrava piuttosto scombussolata dalla rete incassata dopo pochi minuti) ma i bianconeri non sapevano approfittarne come le circostanze avrebbero permesso. 
La Ternana offriva un gioco pulito ed ordinato, con una fitta ragnatela di passaggi a centro campo (orchestrati con la solita diligenza da un Crivelli che sa giocare con disinvoltura con il suo solito passo equilibrato ma non ubriacante), ma accusava vistosamente pecche difensive, tanto che la Juventus aveva l'occasione per passare almeno due volte. Al 15' Bettega azzeccava un gran destro da fuori area e Nardin era bravissimo a deviare in angolo di pugno. Al 19' Anastasi «inventava» un'azione da manuale, di quelle che riescono di rado: si avvitava sul pallone e riusciva in acrobazia a piazzare il tiro nello specchio della porta, ma ancora Nardin riusciva a respingere pur senza trattenere il pallone. 
L'occasione d'oro (e forse qualcosa di più, visto il ribasso dell'aureo metallo] capitava comunque al 20': bello scambio di Damiani-Bettega con quest'ultimo che tirava da pochi metri dalla linea di fondo, il solito Nardin respingeva alla meglio, palla a Gori liberissimo a pochi passi dalla porta che però spediva alto con il portiere coricato a terra. Forse si è trattato di un eccesso di perfezione, di un tentativo malriuscito di colpire il pallone di piatto per non mancare il gol. Purtroppo il risultato è stato completamente diverso. Chi sbaglia — e grosso — normalmente paga e la Juventus non faceva eccezione alla regola. 
30'. Traini recuperava il pallone quasi a centrocampo, si avviava verso Zoff a passo non decisamente di carica con Scirea davanti che non si decideva a intervenire, seguendo il centravanti della Ternana per una ventina di metri, forse con la paura di farlo, perché nessuno dei compagni si trovava in quel momento alle sue spalle per coprirlo. Comunque, Traini si decideva finalmente a tirare e lo faceva di precisione nell'angolino basso con Zoff troppo spostato in avanti per poter intervenire in qualche modo. Palla in rete, pareggio, e tutto da rifare per i bianconeri, in un clima che era decisamente cambiato a vantaggio della Ternana. 
In apertura di ripresa la Juventus si presentava subito con delle ottime intenzioni e con un'azione stupenda riusciva a portarsi in vantaggio. All'azione partecipavano Cuccureddu, Bettega ed Anastasi, con un'ubriacante serie di passaggi che tagliava completamente fuori l'intera difesa terna na. Anastasi, autore dell'ultimo tocco, metteva in rete il pallone appoggiandolo «di piatto», nello stesso modo in cui avrebbe voluto agire Gori nel primo tempo. La manovra della Juventus a questo punto diventava talmente sicura da travolgere completamente l'incerta difesa della Ternana. Nel giro di due minuti i bianconeri andavano a rete due volte. 
Al 63' Gori allungava ad Anastasi sulla destra, immediatamente un tiro di eccezionale precisione e potenza ingannava Nardin, ma andava a stamparsi contro il palo; sul rimbalzo era prontissimo Bettega a mettere in rete. Un'azione davvero molto bella. Al 65' Furino scendeva sulla si- nistra, arrivava sul fondo e crossava al centro, con Altafini prontissimo a schiacciare in rete di testa. Nardin riusciva in qualchemodo a respingere, ma Altafini, ancora molto sicuro di se e prontissimo, schiacciava in rete con un gran tiro dal basso in alto da pochi passi. La gran festa bianconera assumeva proporzioni ancora piu vistose all'80'. 
L'azione si snodava sulla destra; scendeva Cuccureddu e faceva partire un gran tiro sul quale Nardin sembrava pronto alla parata. Ma il pallone subiva una strana deviazione (probabilmente ad opera di Masiello) ingannando definitivamente il portiere, con la palla che finiva in rete.  
Beppe Bracco
tratto da: La Stampa 8 Settembre 1975

 

 

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