giovedì 2 novembre 2023

3 Novembre 1974: Sampdoria - Juventus

É il 3 Novembre 1974 Sampdoria Juventus si sfidano in questa gara valevole per la quinta giornata del girone di andata del Campionato di Calcio di Serie A 1974-75 allo Stadio 'Luigi Ferraris - Marassi' di Genova.

Buona Visione!


sampdoria


Genova - Stadio Luigi Ferraris 
Domenica 3 novembre 1974 
SAMPDORIA-JUVENTUS 1-3 
MARCATORI
: De Giorgis 46, Altafini 66, Altafini 73, Anastasi 74 

SAMPDORIA: Cacciatori, Arnuzzo, Rossinelli, Lippi, Prini, Fossati, Repetto, Valente, De Giorgis (Nicolini 82), Bedin, Prunecchi 
Allenatore: Giulio Corsini 

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cuccureddu, Furino, Spinosi (Morini 11), Scirea, Damiani, Causio, Anastasi, Capello F., Altafini 
Allenatore: Carlo Parola 

ARBITRO: Ciacci 



"Altafini è un vero asso la sua rete vale doppio" 
Parola aggiunge : "Ne ha segnate sei in due partite e mezzo. Quando si vedono gol così la gente dovrebbe uscire dallo stadio, ripagare il biglietto e rientrare" - 
Boniperti : " José è grande " - 
Spinosi (infortunato) : " Peccato, salterò la Nazionale " 

 

(Dal nostro inviato speciale) Genova, 3 novembre. 
Altafini mette a segno, con un magnifico colpo di testa, il secondo gol, e Boniperti si alza di scatto dalla sedia, in tribuna d'onore, saluta e se ne va. Alcuni tifosi juventini lo bloccano nel corridoio. Li abbraccia, stringe qualche mano. Discende le scale. 
« Non ne potevo più », 
dice il presidente della Juventus salendo sull'auto in partenza per Torino. La grande tensione, però, non è ancora finita. Proprio in quell'istante ode un boato. Ci sono moltissimi juventini sugli spalti, ma è dillicile capire, giocando a Marassi, cosa sia successo. Impallidisce: 
« Che è stato' » 
chiede ad uno spettatore. 
« Ha segnato Anastasi », 
si sente rispondere. Ora è tranquillo, ma ha sofferto più del solito per questa Juventus « doublé face ». 
» Abbiamo regalato un gol alla Sampdoria che, nel primo tempo, ci aveva impegnati a fondo — dice Boniperti —. La reazione della squadra, tuttavia, è stata davvero magnifica, eccezionale. Grande Altafini. e' il suo momento ». 
L'incontro termina poco dopo con la Juventus padrona del campo, con Cacciatori sottoposto ad un autentico tiro al bersaglio. La gradinata sud, quella del « tifo caldo » sampdoriano è ammutolita e ammirata dalle prodezze di Altafini. La gente sfolla senza recriminazioni. La Juventus nella ripresa ha riscattato ampiamente un mediocre primo tempo. Scendiamo negli spogliatoi. Parola si affaccia sorridente. Sorseggia con calma un whisky e scuote la testa. 
« Che rabbia! Succedono cose incredibili nel calcio. Ci voleva il gol di De Giorgis per risvegliare la squadra. Se Scirea non propizia quella rete, finisce zero a zero come a Varese. Dopo il gol la Juventus si è letteralmente trasformata. Alla distanza si è vista la vera Juventus, mentre la Sampdoria, che aveva corso molto, è crollata ».
 — Ci sono volute altre due prodezze decisive di Altafini per rimediare... 
» José appartiene ad una rarissima generazione di fuoriclasse — risponde Parola —. Ha segnato sei gol in due partite e mezzo. Quando si vedono gol come quelli di oggi la gente dovrebbe uscire dallo stadio, ripagare il biglietto e rientrare. Sono gol che valgono il doppio ». 
— Sia sincero: se non si fosse infortunato Spinosi. Altafini avrebbe fatto stafetta nella ripresa, con Bettega? 
« Ho già detto e ripetuto che i cambi programmati non mi piacciono. Difficilmente José avrebbe disputato tutta la partita. Non dimentichiamo che mercoledì sera dovremo affrontare il retourn match con l'Hibernian In Coppa Uefa e non dimentichiamo che novanta minuti sono tanti per un trentaseienne. Lo sono anche per un diciassettenne come De Giorgis che ad un certo punto accusava dei crampi e dire che noi, alla sua età, giocavamo tre partite al giorno ». 
— La Lazio ha perso. Che ne pensa? 
« e' stata una giornata fruttifera per noi. Abbiamo vinto per la prima volta, in questo campionato, fuori casa e siamo in testa alla classifica. Il campionato comincia adesso. L'unico rammarico riguarda Spinosi, infortunatosi piuttosto seriamente ». 
Spinosi, infatti, ha riportato una forte contusione all'osso schiatico. Si regge in piedi a stento: in serata a Torino è stato sottoposto in via precauzionale ad un esame radiografico. 
« Mi sono fatto male da solo, cadendo a terra, dopo aver respinto di testa un difficile pallone — racconta lo stopper —. Ho sentito come un "crack". Speriamo non ci sia nulla di rotto. Sarei già contento se stessi fermo un mese. Se guarissi prima tanto meglio. Salterò anche la nazionale dopo essere appena rientrato nel "giro". Peccato». 
Mercoledì sera Spinosi sarà sostituito ancora da Morini mentre è possibile anche l'impiego di Bettega. Roberto è stato in panchina una decina di minuti, poi quando Morini ha preso il posto di Spinosi, ha dovuto rientrare negli spogliatoi e ha seguito il resto della gara in tribuna accanto a Boniperti. E' difficile penetrare nello stato d'animo di Bettega. E' titolare della maglia numero undici, ma José Altafini è in gran vena e continua a segnare « doppiette » a ripetizione. 
« Mi sembra che ci sia un grosso equivoco, — precisa Bettega —. Non capisco perché Altafini debba essere messo in alternativa con me. Nella Juventus le punte sono quattro ». 
Non c'è polemica nelle dichiarazioni di Bettega, ma è indubbio che l'attaccante non sìa felice per la situazione in cui si trova. Anastasi, invece, è euforico. 
"Siamo in testa alla classifica, anche se in compagnia di altre squadre — rileva Pietro, autore del terzo gol —, la lotta comincia adesso. Sul risultato odierno, niente da dire: è ineccepibile. Abbiamo però dovuto incassare una rete per scuoterci. In trasferta dobbiamo giocare come in casa, solo così riusciamo ad esprimerci al massimo ». 
Causio si informa se c'era Bernardini in tribuna. Poi osserva: 
« Nel primo tempo abbiamo stentato parecchio, ma nel secondo questa Juventus vi ha fatto divertire. Loro hanno segnato il gol e invece di esaltarsi sono crollati. Una reazione opposta alla nostra che abbiamo ritrovato slancio e aggressività ». 
Interviene Morini: 
« Scirea — dice lo stopper — è stata la nostra mossa segreta, l'ha fatto apposta a... passare il pallone gol a De Giorgis per scatenare la reazione della Juventus. Sullo zero a uno andavamo come razzi ». 
Scirea, autore del misfatto, riesce a sorridere alle battute di Morini. 
» Ho sbagliato e l'ho fatta grossa — ammette il libero bianconero —, ero sicuro di passare comodamente la palla a Zoff, ma l'ho colpita male offrendo a De Giorgis l'occasione per segnare. Il mio errore ha dato la carica alla squadra, ma involontariamente ». 
Per Capello è stata una partita con situazioni assurde. 
"Nel primo tempo — dice il regista — giocavamo senza convinzione, attaccavamo ai cinquanta all'ora. La rete sampdoriana è stata una sferzata: abbiamo pigiato il piede sull'acceleratore e siamo andati ai cento all'ora. Quando la Juventus gira a quella velocità è difficile fermarla. Normalmente contro di noi tutte le squadre crollano nella ripresa perché spendono molto nel primo tempo. Nel finale la Sampdoria era in ginocchio e noi potevamo segnare altri gol e arrotondare il bottino ». 

Bruno Bernardi 


 



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