mercoledì 28 agosto 2024

28 Agosto 1988: Atalanta - Juventus

É il 28 Agosto 1988 ed Atalanta Juventus si sfidano nella terza partita del Girone Eliminatorio 4 della Coppa Italia 1988-89 allo 'Stadio Atleti Azzurri d'Italia - Comunale' di Bergamo.

Siamo all'inizio dell'avventura per la Juventus stagione 1988/89. Guidata in panchina dalla 'leggenda bianconera' Dino Zoff, i bianconeri faranno un campionato abbastanza soddisfacente . Infatti concluderanno la Serie A in quarta posizione, mentre in Coppa UEFA ci si ferma ai quarti di finale.

Per quanto riguarda la Coppa Italia i nostri eroi saranno eliminati nella secondo turno di gironi eliminatori.

Buona Visione!

 

atalanta
 


Stagione 1988-1989 - Coppa Italia - 1° turno, 3ª giornata eliminatorie
Bergamo - Stadio Comunale
Domenica 28 agosto 1988 ore 20.30
ATALANTA-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Altobelli 42 (J)  Fortunato D. 52 (A)

ATALANTA: Piotti, Contratto, Pasciullo (Cucchi 63), Fortunato D., Vertova, Bonacina, Stroemberg, Prytz, Esposito, Nicolini, Garlini (Incocciati 79)
Allenatore: Emiliano Mondonico

JUVENTUS: Tacconi, Bruno, De Agostini, Galia, Brio, Favero, Mauro, Rui Barros, Altobelli, Marocchi, Laudrup
Allenatore: Dino Zoff

ARBITRO: Lanese


BARROS AIUTA SPILLO MA PUNISCE SE STESSO 
La Juventus torna da Bergamo con un pareggio che le spiana la strada verso la qualificazione in Coppa Italia, anche se mercoledì prossimo deve ancora giocare a Taranto e poi chiudere il girone con il Verona in casa. Ma non è escluso che i bianconeri debbano trasferirsi a Novara a causa della concomitante visita del Papa a Torino. E veniamo all'analisi della partita. 
Rui Barros (ancora una volta) è stato, nel bene e nel male, il protagonista della partita: è stato il portoghese ha propiziare il gol di Altobelli allo scadere del primo tempo ma, purtroppo (nessuno è infallibile), in apertura di ripresa, ha fallito di un soffio il raddoppio. Fortunato ha fissato l'1-1 approfittando di uno sbandamento della difesa bianconera. Il film della gara, che ha sottolineato la predisposizione di Altobelli alle segnature in Coppa (è, come ben si sa, uno specialista di rango, un recordman in materia) lo si può rivedere attraverso le pagelle degli interpreti juventini. 
TACCONI, discreto: ha sventato due gol su tiri ravvicinati di Fortunato e Nicolini e non ha colpe sul bolide di Fortunato poiché era coperto da un nugolo di difensori. 
BRUNO, sufficiente: inizialmente su Nicolini, si è poi trovato a contrastare uno Stromberg cui la fascia di caipitano dà una carica particolare. Bruno ha sofferto ma non ha sfigurato. 
DE AGOSTINI, buono.Una prestazione più che positiva. Il terzino dimostra di avere già una buona condizione fisica. 
GALIA, sufficiente: ha dovuto contenere il dinamismo di Prytz, che di svedese ha i radi capelli biondi e non la statura, ed ha cercato, ma senza molto successo, di sostenere le azioni offensive in una metà campo affollatissima. 
BRIO, sufficiente: gli è toccato Carlini, unica punta orobica. Contro un avversario mobilissimo, Brìo ha opposto il mestiere e la concentrazione, concedendogli soltanto l'assist di testa per il gol di Fortunato. 
FAVERO, sufficiente: chiamato in extremis a sostituire Tricella, infortunatosi durante gli esercizi di riscaldamento, ha fatto il suo dovere in un ruolo che, nella Juventus, aveva occupato solo saltuariamente ai tempi di Trapattoni. 
MAURO, sufficiente: ha tentato, sulla fascia, di scodellare qualche pallone per Altobelli, ma il catenaccio dell'Atalanta gli ha negato spazi che ha trovato solo nella ripresa quando le energie scarseggiavano. 
BARROS, discreto: a Bergamo ha conosciuto il marcamento asfissiante di Bonacina e la «gabbia» in cui ha cercato di imprigionarlo Mondonico. Gli sono bastati però due guizzi: il primo ha fruttato il gol di Altobelli, il secondo, per un pelo, gli ha negato il raddoppio, il «gigantino» però, c'è e si vede nonostante la ministatura. 
ALTOBELLI, discreto: puntuale all'appuntamento con il gol, un fendente di sinistro, su invitante assist di Rui Barros. «Spillo» ha riempito di nostalgia il cuore del disoccupato Bersellini (presente in tribuna) con il quale vinse l'unico scudetto, e di disappunto quelli di Facchetti, «spia» di Trapattoni. 
MAROCCHI, sufficiente: ha sfiorato il gol, s'è battuto con impegno alla ricerca della miglior posizione e del lancio profondo, ma era difficile trovare varchi e non ha brillato come altre volte. E' un talento ma è ancora giovane e l'arrivo di Zavarov sarà importante anche per la sua crescita. 
LAUDRUP, sufficiente: dal suo piede è partita l'azione che, sviluppata da Rui Barros, ha determinato il gol di Altobelli. Suo anche il perfetto lancio smarcante sprecato dal portoghese. Due acuti importanti. Per il resto tanto impegno, tanta volontà e un paio di tiri da lontano.
Bruno Bernardi 
tratto da: La Stampa 29 Agosto 1988


 

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