lunedì 11 settembre 2023

È l' 11 Settembre 1996 e Juventus e Manchester United si sfidano nella prima Giornata del Girone di Primo Turno del UEFA Champions League 1996-97 al 'Old Trafford Stadium' di Manchester (Inghilterra).

La Juventus é Campione d'Europa in carica mentre lo United guidati magistralmente da Alex Ferguson è la squadra del decennio in terra d'Albione. A fine competizione i bianconeri avranno raggiunto l'ennesima Finale, salvo poi perdendo una gara incredibile contro il Borussia Dortmund per 1-3 a Monaco di Baviera.

Per chi volesse gustarsi pure la gara di ritorno al 'Old Trafford' : cliccare qui!

Buona Visione!


Juventus


 

Stagione 1996-1997 - Champions League - 1ª giornata
Torino - Stadio Delle Alpi
mercoledì 11 settembre 1996 ore 20:30TA
JUVENTUS-MANCHESTER UNITED 1-0
MARCATORI: Boksic 34

JUVENTUS (4-3-3): Peruzzi, Porrini, Ferrara C., Montero (Iuliano 90), Pessotto G., Conte A., Deschamps, Zidane (Di Livio 78), Del Piero, Boksic, Vieri C. (Amoruso 73). A disposizione: Rampulla, Tacchinardi
Allenatore: Marcello Lippi

MANCHESTER UNITED (4-3-3): Schmeichel, Neville G., Johnsen, Pallister, Irwin, Beckham, Butt, Giggs (McClair 46), Poborsky (Solskjaer 78), Cantona, Cruijff (Cole 78)
A disposizione: Van der Gouw, May
Allenatore: Alex Ferguson

ARBITRO: Merk (Germania)
AMMONIZIONI: Boksic 45, Deschamps 63, Peruzzi 90 (Juventus); Neville G. 29, Cruijff 43 (Manchester United)



Boksic, autore del gol decisivo, elogia il francese che ha stravinto il duello con Cantona Il croato: grazie, Zidane «Mi ha regalato un pallone d'oro» 
TORINO. «Grazie, Zinedine», Firmato Boksic. 

Alen, il croato, esulta per il primo gol in Champions League con la maglia della Juventus ma non dimentica di dividere con Zidane, il francese a sua volta all'esordio, i meriti per questa prima fausta notte europea. Lancio di Zizou e rete travolgente di Boksic. Meglio, la Juve non poteva sperare. In più la maiuscola prestazione di Pessotto che ha annullato il pericoloso Poborsky che agli Europei fece ammattire Maldini, le buone prove di Deschamps a centrocampo e il riscatto di Ferrara che, dopo i patemi vissuti con Tovalieri ha tolto spazi vitali a Cantona. 
Parola a Boksic, dunque: 
«La cosa più importante non è il gol, sono i tre punti. Nel primo tempo abbiamo faticato oltre il dovuto perchè il Manchester è più avanti nella preparazione. Sono comunque contento di aver debuttato in questo stadio con la rete della vittoria. Zidane è stato bravissimo a fornirmi il pallone giusto, lo devo ringraziare. Sono esploso di gioia, ero stato spesso criticato in questo avvio di stagione e in qualche modo certe accuse erano anche meritate. Per me, comunque, il problema del gol non è mai esistito, certe cose sono state esagerate. Gli inglesi si sono dimostrati meno determinati in Europa di quanto accade nel loro campionato perchè trovano squadre meglio organizzate. Mi ha sorpreso molto la sconfitta del Milan, il Porto non mi sembrava così forte. E' un vantaggio invece il pareggio tra Rapid Vienna e Fenerbahce». 
Anche Lippi evita di guardare in casa Milan e preferisce appuntare l'attenzione sul girone bianconero: 
«Godiamoci questa prima vittoria nella seconda edizione della Champions League alla quale partecipiamo. Degli altri gironi è meglio non parlare anche se la vittoria dell'Ajax ad Auxerre dimostra che la squadra olandese è stata data per morta anzitempo. Noi non siamo più quelli dell'anno scorso così come nella stagione passata non eravamo gli stessi. Ma basta con i Vialli e Ravanelli, oggi parliamo di Boksic che ha segnato una bella rete e di Zidane che s'è mosso bene. Ma tutta la squadra, al di là dei primi venti minuti in cui abusava dei lanci lunghi e di qualche affaticamento patito nel finale (come la sciatalgia che ha messo fuori causa Monterò, ndr), si è disimpegnata al meglio. Peruzzi non ha corso mai dei pericoli seri. Cantona non mi ha deluso, anzi si sbracciava di continuo per chiedere ai compagni di avanzare e cercava di venire indietro per impossessarsi del pallone, merito dei miei difensori se non ha fatto danni». 
Zidane è assediato dai cronisti francesi: 
«Sì, ho vinto il duello con Cantona? Non ho avuto il tempo di prestare attenzione alla sua prova, dovevo pensare a me. E' stata una bella emozione debuttare in questo stadio, non l'avevo mai visto. E' stato bello aver aiutato Boksic a segnare la rete decisiva. Io mi sento bene in questo ruolo di centrocampista d'appoggio alle punte, gioco proprio nel ruolo preferito in questa Juve. Ho faticato un po' e nel finale sono uscito, ma è normale di questi tempi non essere ancora al massimo della condizione». 
Pessotto, uno dei giocatori migliori in campo: 
«Sapevo che Poborsky era un avversario scorbutico, forse non era nelle condizioni dell'Europeo o magari sono stato bravo io, ma non tocca a me dirlo. Io lo temevo e ho cercato di non lasciargli mai spazi in cui proiettarsi in velocità, come passo mi adattavo a lui. Ma vorrei spendere una parola a favore di Boksic, è davvero favoloso, un fenomeno, troppo bravo, davvero». 
Deschamps riprende e conclude il discorso sul croato: 
«Adesso Alen, avendo segnato, ha trovato quello che gli mancava per sbloccarsi definitivamente. Tutta la Juve ha avuto qualche problema nella fase iniziale del primo tempo. Zidane per me non è una sorpresa, in quanto a Cantona lo sapete che ha la mia stima anche se lui a volte ha qualche uscita non proprio febee nei confronti di qualche suo compagno di nazionale». 
Un po' di diplomazia non guasta, tanto più che Ferguson, manager inglese afferma: 
«Onore alla Juve, noi abbiamo molto da imparare, il pareggio delle altre squadre del girone ci aiuterà a qualificarci al pari della squadra bianconera» 

Franco Badolato



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