mercoledì 10 aprile 2024

11 Aprile 1973: Juventus - Derby County

Attraverso Youtube vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É l' 11 Aprile 1973 Juventus e Derby County si sfidano nella gara di andata della Semifinale della Coppa dei Campioni 1972-73 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

La Juve allenata in panchina da Cestmir Vycpalek si appresta a vincere il suo quindicesimo Scudetto anche se ad una giornata dal termine sembrerebbe che il Milan si possa fregiare della tanto osannata Stella del decimo tricolore. Ma una sconfitta inattesa a Verona ribalta tutto in quella che e' tutt'oggi famosa come la 'Fatal Verona'.

Per quanto riguarda il fronte europeo, i bianconeri si vedono sfilare da sotto le mani il massimo alloro continentale dalla squadra del momento. La sfidante in finale é l' Ajax - l'emblema principale del gioco totale olandese. Sará solo la prima di tante delusioni europee per la Vecchia Signora.

Buona Visione! 


juve




Stagione 1972-1973 - Coppa dei Campioni - 
Semifinali, andata
Torino - Stadio Comunale
mercoledì 11 aprile 1973 ore 15:30
JUVENTUS-DERBY COUNTY 3-1
MARCATORI: Altafini 28, Hector 29, Causio 66, Altafini 83

JUVENTUS: Zoff, Spinosi, Marchetti G., Furino, Morini, Salvadore, Causio, Cuccureddu (Haller 63), Anastasi, Capello F., Altafini. A disposizione: Piloni, Longobucco, Savoldi, Bettega R. 
Allenatore: Cestmir Vycpalek

DERBY COUNTY: Boulton, Webster, Nish, Durban, McFarland, Todd, McGovern, Hector, O'Hare, Gemmill, Powell
A disposizione: Moseley, Daniel, Hinton, Sims
Allenatore: Brian Clough

ARBITRO: Schulenburg (Germania Ovest)
AMMONIZIONI: Furino 39, Morini 89 (Juventus); Gemmill 24, McFarland 34 (Derby County)


"La finale è vicina ma a Derby sarà durissima" 
"Farei qualunque cosa per ringiovanire Altafini e Haller" 
Allodi: "Attenti al ritorno" 
Vycpalek: "Segneremo anche in Inghilterra" 
José rimpiange i gol perduti 
Litigio Haller-Taylor 
Anastasi: "Abbiamo risposto a Clough" 
Superficiale la ferita di Cuccureddu 

Belgrado è sempre più vicina. Il 3-1 dovrebbe consentire alla Juventus di affrontare la trasferta di Derby con buone possibilità. La qualificazione alla finalissima di Coppa dei Campioni. E' quanto pensano i bianconeri dopo questo sofferto ed esaltante primo « round », anche se si rendono conto che in Inghilterra la battaglia sarà aspra, senza esclusione di colpi. Negli spogliatoi, insieme con la legittima soddisfazione per il meritatasimo successo, c'è il rimpianto per non aver saputo sfruttare alcune occasioni da gol che avrebbero arricchito il bottino e garantito praticamente il passaporto per la Jugoslavia. 
Boniperti, comunque, è felice. Ha trepidato anche ieri, ma incomincia a fare un pensierino sulla prima finale della storia bianconera in Coppa Europa. 
« Il 4-1 ci avrebbe dato maggior tranquillità — dice il presidente della Juventus — avessimo concluso il primo tempo con un gol di vantaggio, nella ripresa avremmo avuto lo slancio necessario per arrotondare il risultato. Invece, si è dovuto ricominciare con il morale non proprio alle stelle. Se il Derby è calato alla distanza il merito è della Juventus. All'inizio gl'inglesi avevano sviluppato un gran ritmo costringendoci sulla difensiva e innervosendoci. Ho sempre ammirato il calcio britannico, a qualunque livello. Però, la Juventus si e ripresa bene disputando, nel complesso, una magnifica partita. Per quanto riguarda il "retourmatch", so per esperienza che sarà durissimo, ma ho fiducia nel giocatori che hanno cancellato la prova di Firenze. Forse si sono liberati dal peso del campionato. Sono giovani e probabilmente non ancora pronti per il doppio impegno ». 
— Come giudica gli « anziani » Altafini e Haller? 
«La Juventus sarebbe disposta a qualunque cosa se si trovasse il sistema per farli ringiovanire di cinque anni ». 
Con questa battuta, che costituisce il miglior elogio per i due fuoriclasse, Boniperti si congeda. 
Altafini, il « mattatore », è festeggiato da tutti. 
« Dovrei essere contento per i due gol, ma non lo sono. Avrei preferito vincere due a zero. Il 3-1 mi dà qualche preoccupazione — dice Altafini —. Il gol che abbiamo subito, il primo al "Comunale" negli incontri internazionali, potrebbe pesare. Però, gli inglesi, in casa loro, dovranno farne almeno due e ritengo che noi possiamo segnare una rete. Abbiamo cinquanta probabilità su cento di andare a Belgrado. Pur disputando una grossa gara, non era la miglior Juventus. Il nervosismo generale ci ha un po' tagliato le gambe. A Derby la Juventus si difenderà meglio ». 
Da Altafini ad Haller. Il suo ingresso, al posto dell'infortunato Cuccureddu (che ha una ferita lacero contusa al capo) ha impresso una svolta alla partita. 
« Ero in panchina — spiega Haller — e fremevo dalla voglia di giocare. Desideravo entrare a tutti i costi perché, solitamente, contro gli inglesi, che non applicano marcature strettissime, faccio bella figura. Questo Derby non è certo una squadra di fenomeni: il Leeds di due anni fa valeva almeno il doppio. All'inizio ci hanno messi un po' in difficoltà, ma il 3-1 finale ci dà una certa tranquillità. A Derby dovremo fare almeno un gol ». 
Haller, nell'intervallo, è stato protagonista di un battibecco con Taylor, « manager » del Derby, all'imbocco del sottopassaggio che conduce negli spogliatoi. Mentre stava parlando con l'arbitro, Haller (che fungeva da interprete) e stato spinto da TayJor. Ha replicato con una gomitata ed il tecnico inglese gli ha sferrato un pugno senza colpirlo. Allodi è subito intervenuto per riportare la calma. L'incidente non ha avuto conseguenze: prima che s'iniziasse la ripresa, Taylor ha chiesto scusa ad Haller. 
Molti elogi per Anastasi, che ha propiziato i due gol di Altafini. 
« Non ho segnato, ma ho fatto segnare e questo mi basta — dice Anastasi ancora dolorante al petto per un colpo ricevuto nell'azione del terzo gol —. Spero di ripetermi anche in futuro. Questa vittoria è la miglior risposta a Brian Clough, che ha la lingua un po' lunga, ed è anche la risposta a coloro che sostengono che tra noi e il Milan c'è un abisso. Il Milan si merita di vincere il campionato, ma non siamo certo inferiori ai rossoneri. Riuscire a battere il Derby per 3-1 è stata un'altra grande impresa. I gol potevano essere anche cinque. Dovremmo andare in finale: questi inglesi corrono ma non hanno molta fantasìa. Mi ha impressionato McFarland, uno stopper completo ». 
Causio ha sbloccato l'incontro con un gran tiro, ha colpito anche un palo riscattando in pieno l'occasione fallita nel primo tempo: 
« Potevo fare tre reti, anzi dovevamo segnarne almeno quattro al Derby. Sul 2-1 loro si sono scoperti ». 
Furino parla del gol segnato da Hector: 
« I compagni mi hanno gridato che ero solo. Ho tentato il passaggio a Causio, non volevo fare il tunnel, e il pallone è stato intercettato. Di lì è nato il gol. Abbiamo rimediato molto bene ». 
Sul duello « a bulloni roventi » con Gemmill (entrambi sono stati ammoniti), Furino osserva: 
« E' stato uno scontro feroce. E' un brutto cliente, ma ritengo di aver fatto la mia parte ». 
Salvadore zoppica: ha il ginocchio destro contuso. Per questo infortunio è stato sul punto di interrompere la partita, ma ha stretto i denti sino alla fine. Quando Vycpalek ha dato disposizione a Longobucco di entrare in campo, Salvadore ha rifiutato il cambio. 
« Mi ero ripreso — spiega il "capitano" — e poi volevo evitare che si verificasse una mezza rivoluzione nelle marcature. Se avessimo vinto 4-1 potremmo considerarci finalisti, invece dovremo lottare per altri novanta minuti ». 
Dello stesso avviso è Zoff. Il portiere ha riportato una distorsione al pollice destro ma spera di essere disponibile contro il Palermo (sia per lui che per Salvadore una decisione verrà presa domani). 
Anche Allodi è cauto nelle previsioni: 
« Ricordo che l'Inter perse 1-3 a Liverpool poi vinse 3-0 a San Siro. Dobbiamo andare a Derby agguerriti per non fare la fine del Liverpool ». 
Ecco il commento di Vycpalek sul successo dei bianconeri: 
« E' stata una battaglia terribile. Nel primo tempo dovevamo abituarci al tipo di gioco impostoci dagli inglesi che ci aggredivano. Ciononostante abbiamo segnato un magnifico gol, inventato da Anastasi e trasformato da Altafini. Gli inglesi hanno approfittato di una nostra disattenzione per pareggiare, poi è venuta fuori la grinta e la determinazione con un bel gol di Causio e una rete-capolavoro di Altafini. Ne abbiamo mancate altre due di un soffio. Solo la Juventus in buone condizioni fisiche' poteva battere questo Derby. Furino e Gemmill hanno lottato con estrema energia, due lottatori... disumani. Haller ha dato una svolta psicologica alla partita. Con Helmut si è ragionato di più anche se il gioco è stato un po' rallentato. La Juventus ha risposto alle critiche di Firenze e si prepara alla trasferta tn Inghilterra. Sarà dura. A Derby ci vorrà grinta e coraggio. Si cercherà di fare un gol. Dovremmo riuscirci». 

Bruno Bernardi





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La Stampa 12 aprile 1973

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La Stampa 12 aprile 1973

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La Stampa 12 aprile 1973

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