lunedì 1 aprile 2024

2 Aprile 2019: Cagliari - Juventus

É il 2 Aprile 2019 e Cagliari e Juventus giocano alla 'Sardegna Arena' di Cagliari

Il tutto é valevole per la undicesima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2018-19.

Buona Visione!




cagliari




Stagione 2018-2019 - Campionato di Serie A - 11 ritorno
Cagliari - Sardegna Arena
Martedì 2 aprile 2019 ore 21:00
CAGLIARI-JUVENTUS 0-2
MARCATORI: Bonucci 22, Kean 85

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno, Srna, Ceppitelli, Pisacane, Lykogiannis, Faragò (Padoin 76), Cigarini, Ionita (Birsa 68), Barella, Joao Pedro (Cerri 76), Pavoletti
A disposizione: Aresti, Rafael, Romagna, Pellegrini Lu., Oliva, Deiola, Bradaric, Despodov, Thereau
Allenatore: Matteo Maran

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny, Caceres (Bentancur 61), Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Can, Pjanic, Matuidi, Alex Sandro, Bernardeschi, Kean
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Rugani, Kastanos, Cancelo, Nicolussi, Mavididi
Allenatore: Massimiliano Allegri

ARBITRO: Giacomelli
AMMONIZIONI: Kean 20, Bernardeschi 90+3 (Juventus); Joao Pedro 34, Lykogiannis 39, Srna 82 (Cagliari)




Cristiano non c’è, ma ha lasciato ai compagni la sua preziosa asticella: così Leonardo Bonucci raggiunge vette ronaldesche, su un calcio d’angolo da sinistra di Bernardeschi e segna un gol che ricorda quello di CR7 all’Europeo 2016 contro il Galles in semifinale. 
Uno stacco dai tempi perfetti, che scava ancora di più la distanza tra la Juventus e il resto dalla terraferma. Il raddoppio sul Cagliari arriva nel finale con Kean, che al terzo tentativo segna da pochi passi e scatena una bufera sulla Sardegna Arena: l’attaccante azzurro esulta sotto la curva del Cagliari, in modo che viene giudicato provocatorio. Un oggetto colpisce il capitano sardo Ceppitelli, che chiede agli ultrà di calmarsi. Ma si alza qualche «buu» isolato, che soprattutto Matuidi — in passato qui a Cagliari già vittima di insulti razzisti — non prende affatto bene. E ci vuole qualche minuto per tornare alla normalità.
Diradate le nebbie — e i timori per i nove assenti — la squadra di Allegri si conferma un’isola sempre più lontana, che il Napoli guarda con il binocolo a 18 punti. E nella quale gli abitanti, tanti o pochi che siano, sanno quasi sempre cosa fare. Senza vergognarsi di difendere anche con cinque uomini quando serve. E pensare prima a distruggere e poi a costruire, con un trio di centrocampo che permette di dare respiro all’azione sugli esterni, cercando con insistenza i cambi di gioco che placano gli spiriti del Cagliari, nemmeno tanto bollenti.
La partita, come ama dire Massimiliano Allegri, è comunque di quelle «sporche». E modestamente la sua Juve non fa la schizzinosa. Il Cagliari di Maran ha giocato il venerdì prima, ma come tutte le squadre non abituate al turno infrasettimanale non è molto brillante, soprattutto nella prima mezzora. È lì che la Juve costruisce il vantaggio e lo legittima con un paio di colpi ravvicinati che escono di poco. Parate però Cragno non ne fa per un’ora, fino a quando Kean gli si presenta davanti senza riuscire a dare la frustata giusta. Nel primo tempo, il 19enne alla seconda partita da titolare in campionato, si lascia cadere in area e viene ammonito per simulazione. Nel secondo respinge involontariamente un sinistro ravvicinato di Bernardeschi. Fino al gol finale, il quinto in 294’ minuti giocati.
Ma non servirà «la balestra per dare da mangiare a Moise» come dice Allegri, che teme che il ragazzo si monti la testa. Perché qui non c’è nemmeno tempo per farlo. In vista della sfida di Champions con l’Ajax la Juve ha una serie di magagne più o meno piccole da risolvere e qui si fa male anche Caceres (altro infortunio muscolare) costringendo Emre Can a giocare da terzo centrale, come contro l’Atletico Madrid. L’emergenza — coi ritorni di Dybala e Mandzukic — dovrebbe rientrare al momento giusto, anche se Ronaldo è sempre in dubbio per l’andata di Amsterdam. L’importante è tenere sempre la sua asticella nel borsone.

Paolo Tomaselli 


I bianconeri si impongono in Sardegna e volano a quota 81, a +18 sul Napoli. Nel primo tempo apre il difensore e la chiude il giovane attaccante che poi esulta immobile sotto la curva di casa, scatenando anche buuu razzisti da una parte del pubblico

CAGLIARI - Con un gol per tempo la Juventus sbanca Cagliari e raggiunge l'impressionante quota 81 in classifica, momentaneamente a +18 sul Napoli. Alla fine, nonostante l'emergenza infortunati, i bianconeri vincono con merito con un gol per tempo: apre Bonucci e chiude Kean che poi esulta immobile sotto la curva sarda, quasi come una sfida, e accende polemiche innescando anche ululati razzisti da una parte molto ristretta degli spettatori.

CI PENSA BONUCCI - Maran schiera un 4-3-1-2 con Barella dietro le punte, Joao Pedro e Pavoletti. A centrocampo Faragò, Cigarini e Ionita. Srna e Lykogiannis esterni e Ceppitelli e Pisacane al centro della difesa. Allegri risponde con un 3-5-2 con Bernardeschi e Kean in attacco. De Sciglio e Alex Sandro sugli esterni con Emre Can, Pjanic e Matuidi in mezzo al campo. Difesa a tre composta da Caceres, Bonucci e Chiellini. Il match vive sull'equilibrio, almeno questa è la sensazione iniziale. La Juventus ci prova con Emre Can ma senza fare male alla difesa sarda, mentre al 10′ una palla sbatte su Caceres e Cragno respinge. Al 20′ Kean va giù in area ma è una chiara simulazione che l'arbitro Giacomelli punisce con il giallo. Al minuto 22 la Juventus passa grazie a un angolo che Bonucci sfrutta: colpo di testa preciso e palla all'angolino basso alla destra del portiere. Poco dopo cross di De Sciglio e colpo di testa di Matuidi ma sfera alta. L'unica vera chance rossoblù al 39′ quando Barella assiste in area Joao Pedro che però col destro calcia sul fondo.

IL CAGLIARI CI PROVA - Dopo un primo tempo piuttosto deludente, il Cagliari prova ad alzare i ritmi nella ripresa e a insidiare l'area bianconera. Barella al 53′ ci prova ma viene murato, mentre dall'altra parte Kean sfonda tra i due centrali di difesa ma trova in Cragno un baluardo insuperabile. Caceres si fa male e allora Allegri lo cambia con Bentancur, mentre Maran rimpiazza Ionita con Birsa. Al 70′ Juve pericolosa: perfetto cross di Matuidi e sinistro al volo di Bernardeschi che però colpisce in pieno Kean. Al 75′ doppio cambio per Maran: dentro Cerri e Padoin al posto di Joao Pedro e Faragò.

KEAN LA CHIUDE, FINALE POLEMICO - La nuova disposizione tattica di Maran pare funzionare e Pavoletti ha due chance che però non sfrutta. Molto più pericoloso è Kean all'81' quando se ne va da solo verso la porta ma Cragno coraggiosamente esce e di testa salva i suoi. Non può nulla invece l'estremo difensore sardo all'85': palla larga a destra per Bentancur, cross basso e tap-in vincente di Kean. L'attaccante bianconero festeggia restando immobile sotto la curva dei tifosi di casa scatenando un finimondo e soprattutto i soliti beceri ululati razzisti da una parte molto ristretta del pubblico; viene preso di mira anche Matuidi. Un brutto finale per una partita giocata correttamente.

Federico Sala




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