martedì 16 aprile 2024

17 Aprile 1993: MIlan - Juventus

É il 17 Aprile 1993 e Milan Juventus si sfidano nella undicesima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1992-1993 allo Stadio 'Giuseppe Meazza' San Siro di Milano.

La Juventus cerca di fermare l'egemonia del Milan che da un paio d'anni o piú ammazza il campionato senza scampo. Sará un impresa quasi impossibile in campionato, ma tant'e' che con questo Roberto Baggio (capitano e uomo simbolo della squadra in Italia e nel mondo) tutto é possibile!

Buona Visione! 

 


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Campionato di Serie A 1992-1993 - 11 ritorno
Milano - Stadio Giuseppe Meazza
Sabato 17 aprile 1993 ore 18.00
MILAN-JUVENTUS 1-3
MARCATORI: Simone 6, Moeller 13, Moeller 20, Baggio R. 64

MILAN: Rossi S., Nava, Maldini P., Albertini, Costacurta, Baresi F., Lentini, Rijkaard (Evani 63), Simone, Gullit, Savicevic (Massaro 65)
Allenatore : Fabio Capello

JUVENTUS: Rampulla, Torricelli, Carrera M., Baggio D., Kohler, Julio Cesar, Conte A., Marocchi, Vialli (Casiraghi 65), Baggio R., Moeller (Di Canio 71)
Allenatore : Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Baldas


Sulla carta non c'è confronto, troppo forte il Milan di Capello per la Juve del Trapattoni bis, talmente forte che dopo appena 6' di gioco è già in vantaggio grazie a Marco Simone, abile a infilarsi tra Kohler e Julio Cesar e a deviare in scivolata alle spalle di Rampulla un delizioso pallone di Savicevic.

Chi si aspetta però una Juventus arrendevole e rassegnata a un destino che pare ineluttabile si sbaglia di grosso, perché il gol dei padroni di casa, sui bianconeri, ha l'effetto benefico di una sferzata d'orgoglio che rimette in moto le gambe e la mente di Roberto Baggio ed Andy Moeller.

Il Divin Codino avvia un contropiede fulmineo e premia lo scatto del tedesco, che con un preciso diagonale di destro ristabilisce l'equilibrio. Neanche 10' più tardi, Moeller si ripete, incenerendo Rossi in mezza rovesciata su invito di Torricelli. Pronostico ribaltato, ma non è finita, il meglio deve ancora venire.

Minuto numero 64, Moeller recupera palla sulla trequarti juventina e lancia Baggio in profondità, il numero 10 si libera di Costacurta con una finta e fugge via sulla destra a gran velocità, taglia dentro l'area rossonera, disorienta Baresi e mette a sedere in un sol colpo Rossi e Nava prima di appoggiare il pallone nella porta sguarnita. 1-3, la Juve torna a vincere a San Siro, tre anni dopo l'ultima volta in Coppa Italia.

tratto da 17 Aprile 1993, la Juve torna a vincere a San Siro: Moeller e Baggio esorcizzano il Diavolo!
 


I sette polmoni di Conte E dal Divin Codino una rete da urlo 

Rossi 6: si presenta soltanto su un tiro di Vialli al 45' e sfiora il primo tiro di Moeller

Nava 5,5: non ha la spinta di un Tassotti giovane e neppure la cattiveria

Maldini 5. Il miglior difensore del mondo lascia che i gol nascano tutti dalla sua parte. Mercoledì non aveva giocato in Nazionale, è davvero guarito? 

Albertini 5,5. Il Picchio mena impunito e raramente calibra il passaggio, il che toglie al Milan la geometria che aveva in parte salvato l'Italia con l'Estonia. E' l'ultimo Invincibile a cadere

Costacurta 4,5. Codin Divino lo mette a sedere sul gol, Capello forse dovrebbe farlo sedere in tribuna come ha fatto Sacchi. Ha ragione il Ct, non è un fenomeno ma un buon difensore che il SuperMilan ha esaltato

Baresi 5. O capitano, mio capitano, ricordate «L'Attimo fuggente»? Ecco lui perde l'attimo sul primo gol di Moeller, sbilanciandosi come se giocasse sul sapone, e il suo inseguimento a Baggio in fuga è da antologia della moviola. E' in calo, resisterà fino al Mondiale? 

Lentini 7. Gioca da solo una partita con Torricelli, che impazzisce. Al 55' spara su Rampulla l'occasione del 2-2

Rijkaard 5,5. Non è più lui, tenta giocate improponibili, come certi tiri che finiscono quasi sulla bandierina. (63' Evani 5,5, cambia le difficoltà di Dino Baggio, ma lo fermano comunque)

Simone 6. Colpisce come all'andata. Poi si blocca lì 

Gullit 5. Incredibile l'occasione che spreca al 78'. Carrera lo controlla bene, lui si sposta senza trovare varchi. Salvò il Diavolo nel derby del Sabato Santo, è finita la Pasqua

Savicevic 5. Delizioso l'assist per Simone. Poi si ferma a guardare Roberto Baggio, come un artista osserva un rivale. Modestissimo il suo gioco senza palla. (65' Massaro 5,5)

Rampulla 6,5. Visto l'inizio lo pensavamo travolto dagli eventi. Il Milan invece lo impegna in qualche uscita alta e sulla conclusione di Lentini

Torricelli 5. L'aria di casa lo emoziona, a S. Siro veniva da ragazzo per sostenere l'Inter. Rimedia una figuraccia, dalla quale si riscatta in parte con le proiezioni offensive, come quella del raddoppio

Carrera 6,5. Questa volta parte a sinistra, nell'alternanza imposta dal Trap alla ricerca della soluzione giusta. Tiene con attenzione Gullit

Baggio D. 6,5. Rijkaardino contro Rijkaard. Incredibilmente la copia è meglio dell'originale, nonostante qualche palla persa

Kohler 6,5. Simone lo brucia sul gol. Poi usa l'estintore

Julio Cesar 5,5. Il libero PumPum sparacchia palloni irraggiungibili come se gli avessero affidato la Grande Berta. Piedi brasiliani? Mah

Conte 7,5. Ora lo scoprono tutti. Perde capelli, ma conquista la Juve con i suoi sette polmoni. Si permette di cancellare Savicevic, di fermare chi passa di lì e di proporre il contropiede

Marocchi 6,5. Finisce sulle ginocchia, come ai bei tempi. Buon segno, anche se il gol che spreca al 72' è da incubo

Vialli 6. Il Titano non ha più la velocità per saltare il marcatore e se la cava, al solito, impegnando fisicamente gli avversari. Bene, non benissimo (65' Casiraghi 6. Trap lo impiega per creare spazi ai piccoletti)

Baggio R. 8. L'abbiamo criticato a lungo perché spariva nei match importanti. Ora ha capito e da qualche tempo è decisivo pure contro i forti. L'assist per Moeller e il gol sono da urlo

Moeller 8. Dicono che se non fa gol è inutile. Magari è vero, ma sono in pochi tanto spietati in attacco. (71' Di Canio 7. Interpreta perfettamente il ruolo di ricambio e la squadra rifiata)

L'arbitro Baldas 6. Un fuorigioco dubbio di Vialli e qualche incertezza sugli interventi difensivi. Nel complesso, ininfluente. 

Marco Ansaldo

tratto da La Stampa - 18 Aprile 1993 


 

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