giovedì 11 aprile 2024

12 Aprile 1981: Pistoiese - Juventus

É il 12 Aprile 1981 e PistoieseJuventus si sfidano nella decima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1980-81 allo Stadio 'Marcello Melani - Comunale' di Pistoia.

I bianconeri sono affamati di vittoria dopo che l'Inter l'anno prima l'aveva beffato sul traguardo tricolore. Sará una vittoria per i bianconeri bella ed importante verso il cammino che porterá i nostri beniamini verso il dicianovesimo tricolore. 

Dall'altra parte c'é una Pistoiese che dopo aver sorpreso molti per il gioco si deve arrendere all'evidenza e salutare la Serie A.

Buona Visione!


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Campionato di Serie A 1980-1981 - 10 ritorno
Pistoia - Stadio Comunale
Domenica 12 aprile 1981 ore 16.00
PISTOIESE-JUVENTUS 1-3
MARCATORI: Cuccureddu 14, Brady 71, Tardelli 81, Chimenti 83

PISTOIESE: Mascella, Zagano, Borgo, Marchi, Berni, Lippi, Badiani, Paganelli (Di Lucia 44), Rognoni, Frustalupi (Catalano 71), Chimenti
Allenatore: Giovann Battista Fabbri

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Furino, Gentile, Scirea, Marocchino (Causio 73), Tardelli, Bettega, Brady, Fanna (Prandelli 61)
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Casarin


L’estate 1980 comporta anche un’importante novità nel panorama calcistico nostrano, vale a dire la riapertura agli stranieri – pur se limitata ad un solo giocatore per squadra –, il che fa giungere nel Bel Paese fior di campioni quali Liam Brady, Ruud Krol, Paulo Roberto Falcao, Daniel Bertoni ed Herbert Prohaska, assieme però anche a giocatori più o meno modesti, fra i quali la palma di “oggetto misterioso” se l’aggiudica senza dubbio alcuno il brasiliano Luis Silvio che nessuno ha mai capito chi lo abbia suggerito al presidente Melani.

10 anni di gloria” potrebbe essere il degno slogan da attribuire al decennio del “Faraone” sul ponte di comando della Pistoiese, e di questo parere sono stati senza alcun dubbio i suoi concittadini che, successivamente alla sua scomparsa avvenuta il 30 marzo 2002 all’età di 82 anni, hanno voluto intestargli lo Stadio Comunale che lo aveva visto acclamato dal proprio pubblico. 

tratto da GLI ANNI D’ORO DELLA PISTOIESE GRAZIE AL “FARAONE” MARCELLO MELANI 



Meritata vittoria (la quinta fuori casa) della squadra bianconera sul campo della Pistoiese
Tre gol riportano in testa la Juventus 
Cuccureddu sblocca il risultato con un tiro da lontano 
Rischi per Zoff, poi segnano Brady e Tardelli 
Di Chimenti la rete toscana 
Molte occasioni sprecate da entrambe le squadre 

DAL NOSTRO INVIATO PISTOIA — Battendo per 3-1 la rimaneggiata Pistoiese, la Juventus ha conquistato la quinta vittoria esterna riagganciando la Roma, assieme con il Napoli, al vertice della classifica. E' stata una partita a senso unico per oltre un'ora, con i bianconeri che avrebbero potuto maramaldeggiare ma per eccessiva prodigalità in fase conclusiva, non sono riusciti a raddoppiare il magnifico gol di Cuccureddu (14') ed hanno rischiato addirittura di essere raggiunti, dal 65' al 67'. Due minuti terribili in cui c'è stato di tutto. Da un rigore, per un contrasto in area di Cuccureddu reclamato da Chimenti e trasformato dal bravo Casarin in una punizione in favore della Juventus per simulazione: a due miracolosi salvataggi: il primo di Zoff che su una maligna deviazione di testa ravvicinata di Badiani, respingeva in angolo; il secondo di Cuccureddu che dopo il palo colpito da Di Lucia (con Zoff ormai superato), liberava ad un passo dalla linea, una frazione di secondo prima che Chimenti desse al pallone il colpo di grazia. 

Se la Pistoiese avesse pareggiato sarebbe stata una beffa ma il calcio è fatto di gol e chi segna ha sempre (o quasi) ragione. Dal possibile 1-1 si passava invece al 2-0 con il solito «slalom speciale» di Brady (69'). La terza rete di Tardelli e quella della bandiera di Chimenti erano del tutto superflue e andavano a beneficio dello spettacolo visto che entrambe, soprattutto quella della Pistoiese, erano di pregevole fattura. Anche ieri, al di là della netta superiorità tecnicotattica, non tutta la squadra di Trapattoni girava a pieno regime. C'entra anche il caldo, esploso improvvisamente, che ha inciso sul rendimento di Fanna. Marocchino (sostituiti nel finale con Prandelli e Causio) e degli stessi Bettega e Tardelli che offrono un rendimento a corrente alternata. La derelitta Pistoiese, priva di Benedetti e Agostinelli, sembrava vittima di un complesso d'inferiorità e la Juventus ne approfittava, senza strafare, per impensierire Mascella. Il pubblico di casa (c'erano anche parecchie migliaia di tifosi bianconeri, specie nella curva-sud dove, prima della gara, s'era registrata qualche zuffa, sedata dai carabinieri) assisteva quasi in silenzio, e con rassegnazione, al monologo della Juventus. 

La prima occasione capitava a Brady (7') che impegnava Mascella. Tre minuti dopo Marocchino protestava per un rinvio (coscia o braccio?) in area di Zagano, ma Casarin, giustamente, sorvolava. L'arbitro non s'avvedeva di un acceso diverbio tra Cuccureddu e Chimenti (13') e un minuto dopo il sardo, ben servito da Brady scaricava la propria rabbia sul pallone, con un gran destro da una trentina di metri, indirizzandolo nel «sette» sulla sinistra di Mascella che sfiorava il bolide senza impedire il gol. Ci si aspettava la reazione della Pistoiese ma i toscani, intimoriti, davano l'impressione di voler contenere il passivo. Due volte Tardelli (16' e 31') non sfruttava l'occasione per raddoppiare. E al 32' Zoff effettuava il primo intervento anticipando Chimenti. Al 41'. su punizione di Gentile bucata da Paganelli Scirea incornava nell'angolo basso trovando Mascella pronto a smanacciare in corner. Allo scadere Paganelli si produceva, in uno scontro con Tardelli una distorsione alla caviglia e veniva sostituito da Di Lucia. Nel secondo «round» la Juventus capiva di dover «finire» l'avversario e premeva sull'acceleratore. L'ottimo Brady ispiratore di parecchie manovre, concludeva fiaccamente di destro da felice posizione e Mascella parava (48'). Poi era Scirea a fallire di testa una facile palla-gol (50'). Ci provava, senza fortuna Marocchino di tacco (58') e su punizione di Cabrini, era Bettega che, schiacciando troppo con la fronte una invitante punizione di Cabrini, vedeva il pallone rimbalzare sul terreno e scavalcare l'incrocio dei pali.

Al 62' usciva Fanna ed entrava Prandelli. Passavano tre minuti e si registrava l'episodio del presunto rigore. Cuccureddu subiva un tunnel da Chimenti toccava il pallone e con il braccio incocciava nell'avversario che «caricava» la caduta. Casarin vicino all'azione, non si lasciava ingannare. Il pubblico, inviperito, gridava «venduto, venduto» all'arbitro sottolineandone le altre decisioni con ironici applausi. Era un momento critico per la Juventus che come si è detto, tremava ma non capitolava. Ci pensava Brady a chiudere ogni discussione conquistando palla sul limite dell'area, superando Borgo, Lippi e Mascella e depositando nel sacco di sinistro. Un gol di gran classe, simile a quello segnato al Catanzaro domenica scorsa, ma dal versante opposto. La Pistoiese pretendeva poi un altro penalty (78') per un involontario mani di Furino e all"80' su calibrato traversone di Causio, subentrato a Marocchino, Tardelli di testa superava Mascella. Lo stesso Tardelli discuteva animatamente con Chimenti e veniva ammonito con l'avversario. All'84'. su imbeccata di Rognoni, Chimenti indovinava di sinistro una parabola alta che ingannava Zoff infilandosi poco sotto l'incrocio dei pali. 

Un gol inutile che rendeva meno amara la quarta sconfitta consecutiva della Pistoiese 

Bruno Bernardi 
tratto da: La Stampa 13 aprile 1981






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La Stampa 13 aprile 1981

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