giovedì 12 ottobre 2023

13 Ottobre 1968: Roma - Juventus

È il 13 Ottobre 1968 e Roma e Juventus si sfidano nella terza Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1968-69 allo Stadio 'Olimpico' di Roma

Le due squadre si danno battaglia per le posizioni di vertice però a fine campionato si troveranno molto lontani dalla Fiorentina Campione d'Italia.

Buona Visione!


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Stagione 1968-1969 - Campionato di Serie A - 3 andata
Roma - Stadio Olimpico
Domenica 13 ottobre 1968 ore 15.00
ROMA-JUVENTUS 1-1
MARCATORI
: Bercellino G. rigore 33, Santarini 88

ROMA: Pizzaballa, Sirena, Carpenetti, Ferrari, Santarini, Losi, D'Amato, Peirò, Taccola, Capello, Cordova (Scaratti 18) 
Allenatore: Herrera Helenio

JUVENTUS: Anzolin, Pasetti, Salvadore, Bercellino G. (Sacco 60), Castano, Leoncini, Favalli, Del Sol, Anastasi, Haller, Zigoni 
Allenatore: Heriberto Herrera

ARBITRO: Carminati E.


I bianconeri potevano vincere 
DAL NOSTRO INVIATO Roma, lunedi mattina. 

La Juventus ha pareggiato anche a Roma (1-1). E' il terzo pareggio in tre partite. I bianconeri non hanno mai perso nel torneo di A, ma non hanno mai vìnto. Il bilancio non entusiasma perché dalla squadra torinese si deve pretendere dì più. Agli juventini non è mancato l'impegno. E' mancato il gioco. Fra la Juventus e la Roma esiste una differenza come valore di giocatori. I giallorossi hanno il vecchio Losi che «lega» una difesa che pare battibilissima, purché affrontata con la necessaria determinazione; il centrocampo è addirittura elegante per la precisa impostazione tecnica dì Capello e per il lavoro sempre utile di Peirò, ma sia lo spagnolo sia Capello mancano di continuità. All'attacco c'è il vuoto per la scarsa validità di Taccola e di D'Amato. Contro questa modesta Roma la Juventus ha pareggiato incassando il goal a pochi minuti dalla fine, quando gli atleti giallorossi avevano perso la carica agonìstica e parevano rassegnati al peggio.
 
Un goal che l'arbitro Carminati ha concesso anche se viziato, da un fallo commesso ai danni di Haller. Sarebbe ingiusto voler sostenere che solamente Carminati ha sbagliato. La Roma, anche se inferiore in linea tecnica, ha giocato «alla garibaldina», con molta decisione. Il goal di Santarini ha premiato gli sforzi dei romani, ed ha punito i bianconeri rinchiusi tutti ad eccezione di Anastasi, nella loro area di rigore. Nel primo tempo s'era vista una Juventus discretamente in forma. La difesa, tornata alla formazione dello scorso anno — con il solo Pasetti al posto di Gori — pareva solida come ai tempi belli. Anzolin, nonostante il gran correre dei romanisti, non aveva lavoro. Il rientro di Haller e la buona forma di Del Sol parevano determinanti nella manovra della squadra, decisamente migliorata rispetto alle ultime prove. L'impostazione tattica comunque non variava: era sempre una Juventus molto prudente. 
Al 16' usciva Cordova per infortunio ed entrava Scorata. La Roma perdeva un elemento di valore ed accusava un certo disagio. Al 31' Favalli veniva atterrato in piena area da Sirena. L'arbitro Carminati non aveva esitazioni e decretava il penalty. Protestava Losi, reclamava Sirena, il pubblico fischiava a pieni polmoni. Bercellino segnava con un tiro prepotente alla sinistra di Pìzzaballa; 1 a 0. La reazione della Roma trovava i difensori bianconeri pronti a rispondere con la necessaria decisione. Pasetti giocava con autorità, Bercellino era bravissimo. Saivadore utile e sicuro. Haller arretrava stranamente sulla linea dei mediani: un Haller difensore per concetto tattico è un assurdo, a cominciare dal « deserto » in cui viene lasciato Anastasi, solo terribilmente solo contro tanti avversari. 

Nella ripresa ì bianconeri hanno addirittura esagerato nel difendersi. Sarebbe bastato rischiare un po' per arrotondare il risultato. Invece l'iniziativa è passata alla Roma, che ha tentato l'impossibile per giungere al pareggio. Al 16' si è fatto male Bercellino. Il valido difensore ha voluto tentare un'azione dì alleggerimento, ma giunto nei pressi dell'area di rigore dei giallorossi è caduto rimanendo a terra. Era costretto ad abbandonare determinando uno scompenso in difesa anche per la scelta di Leoncini come «stopper». Sacco, che ha sostituito l'infortunato, è stato poco utile in difesa, dove è rientrato anche Haller che al 43', in uno scontro con Scaratti provocava un calcio d'angolo: nella mischia che ne nasceva Leoncini tentava, di respingere di testa, ma la palla finiva a Santarini che da pochi passi segnava. Mancavano due minuti alla fine, non c'era tempo per rimediare. La Roma non ha rubato nulla, ma ancora una volta è necessario criticare i bianconeri per una tattica troppo rinunciataria. 

Nonostante l'arrivo di Haller ed Anastasi, la Juventus è la stessa squadra dello scorso anno, con i soliti difetti, aggravati forse da qualche incertezza in difesa. Haller non può giocare così arretrato. Obbligare il tedesco al lavoro di spola è assurdo. In questo modesto « avanti-indietro » è assai più utile Benetti perché è più forte nei contrasti ed assai più vivo nell'azione. Con Zigoni fermo e abulico, con Haller impiegato come mediano, con Favalli che corre molto ma non conclude, Anastasi rimane solo. E' un peccato! Anastasi ha confermato anche a Roma di essere un vero campione. Ma da solo non gioca nessuno, neppure il grande Pelé.
 
Giulio Accatino


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