martedì 31 ottobre 2023

1 Novembre 2003: Milan - Juventus

È il 1 Novembre 2003 e Milan e Juventus si sfidano nell' Ottava Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 2003-04 allo Stadio 'Giuseppe Meazza - San Siro' di Milano.

La Juventus Campione d'Italia in carica, affronta un Milan che forte di stelle dal valore mondiale e bandiere del club 'ruberá' lo scettro di squadra piú forte d'Italia proprio ai bianconeri. I nostri 'eroi' invece si dovranno accontentare di un terzo posto che per la storia della Juventus è sempre una mezza delusione.

Buona Visione! 


milan


Stagione 2003-04 - Serie A - 8a giornata Andata
Milano - Stadio 'Giuseppe Meazza - San Siro'
Sabato 1 Novembre 2003 ore 20.45
MILAN-JUVENTUS 1-1
Marcatori: 65' Tomasson (M). 84' Di Vaio (J)

Milan: Dida, Simic, Nesta, Maldini, Serginho, Gattuso, Pirlo, Seedorf (65' Ambrosini), Rui Costa (78' Kaká), Tomasson (75' Pancaro), Shevchenko
A disposizione: Abbiati, Costacurta, Cafu', Borriello
Allenatore: Carlo Ancelotti

Juventus: Buffon, Thuram, Legrottaglie, Montero, Zambrotta, Camoranesi (75' Miccoli), Tacchinardi (82' Maresca), Appiah, Nedved (87' Iuliano), Trezeguet, Di Vaio
A disposizione: Chimenti, Ferrara, Davids, Conte
Allenatore: Marcello Lippi

Arbitro: Racalbuto
Ammoniti: Zambrotta (J), Seedorf (M)


UNA SFIDA NELLA SFIDA TRA IL BOMBER BIANCONERO E IL PORTIERE BRASILIANO 
Di Vaio: ho segnato un gol folle e anche fortunato 
Lippi: «Contro Dida ci voleva una prodezza»#
Ancelotti: «Orgoglioso lo stesso» 

MILANO Il «Viallino» ha colpito anche a San Siro. Marco Di Vaio sta vivendo la sua stagione più bella con la maglia della Juve: pure contro il Milan una prestazione suprema, condita da un palo, un gol sventato da Dida, uno riuscito con un tiro al volo di sinistro. 
«C'è sempre un pizzico di fortuna quando si segna ma in questo caso parlerei di follia - dice l'attaccante bianconero -. Il mio piede buono è il destro eppure quando ho visto arrivare l'assist di Trezeguet mi sono inventato una conclusione di sinistro al volo. Credo che resterà nella mia storia personale una rete così bella e così pazza». 
Lippi gli fa i complimenti: «Dida gli ha impedito di segnare con una grande parata, ma lui non si è perso d'animo, ci ha riprovato e ce l'ha fatta. Mi è piaciuta tutta la squadra». Qualche critica il tecnico bianconero la riserva al terreno di San Siro: «I giocatori hanno faticato di più, per fortuna in Champions League avremo un giorno di riposo in più rispetto al Milan». Dida superstar rossonera e Ancelotti riconosce le qualità del suo estremo difensore, provvidenziale in almeno due occasioni. «E' una garanzia, una sicurezza. Mi dispiace soltanto che in panchina ci sia un altro grande portiere. Abbiati. Il Milan con due giocatori come loro può stare davvero tranquillo». Il punto ottenuto lo soddisfa abbastanza: «C'è un concentrato di sensazioni in questo momento, un po' di amarezza per la vittoria sfiorata ma anche l'orgogolio per essere capitolati solo su una prodezza di Di Vaio. Pareggiare con la Juve è un risultato sempre accettabile». 
Silvio Berlusconi è tornato in tempo dalla missione in Cina per assistere al pareggio di San Siro. «Il risultato è equo - spiega il premier e presidente del Milan -. E' stata una partita combattuta, diffìcile per entrambe. Il Milan ha giocato bene, ma la Juve è stata ottima, in particolare Nedved e Appiah. Complimenti a Serginho per i suoi interventi difensivi, purtroppo ha riportato una distorsione e non ci sarà martedì a Bruges. Maldini è un grandissimo, meriterebbe altro che il Pallone d'oro». Nessun commento sul decreto salva-calcio contestato dall'Ue, ma una polemica è scoppiata lo stesso, protagonista Roberto Giachetti, parlamentare della Margherita: «Il conflitto di interessi ha superato ogni limite. In diretta su Sky si è visto Berlusconi che pochi istanti prima deha partita si intratteneva amabilmente con l'arbitro Racalbuto nel sottopassaggio dello stadio di San Siro». «Ho salutato tutti - replica il capo del governo compresi i giocatori juventini e l'arbitro, senza alcuna malizia». 
La sfida dei due mondi dovrebbe essere l'ultima partita di campionato vissuta in tribuna da Del Piero. Come sempre, il capitano segue i compagni. Sarà spettatore anche mercoledì a San Sebastian per il ritomo di Champions League con la Real Sociedad, poi comincerà il conto alla rovescia. In un primo tempo si era sparsa la voce che potesse giocare il derby Primavera di ieri, ma la prudenza ha sconsighato un debutto in una partita che anche a livello giovanile è sempre tirata. Così Alex potrà mantenere la promessa di riaffacciarsi alla prima squadra nel giorno del suo ventinovesimo compleanno. E' dal 21 settembre che la Juve é priva del suo attaccante più famoso. Del Piero si è infortunato al 15' del primo tempo della partita con la Roma. Uno strappo al polpaccio sinistro che ha richiesto una lunga convalescenza. Poteva essere un segnale negativo, invece anche senza Pinturicchio la Juve ha navigato con il vento in poppa. Sette partite, cinque di campionato e due di Champions, sei vittorie e un pareggio. Mai assenza è passata tanto inosservata. Questo non significa che Lippi possa fare a meno di Del Piero, ma conferma come la Juve è un blocco di granito difficile da scalfire. Uscito il capitano, è salito alla ribalta Di Vaio. Con quattro gol il Viallino è stato decisivo in tre partite deheate: una rete alla Reggina, una doppietta alla Real Sociedad nella partita che valeva un'ipoteca sul passaggio del turno in Champions e il gol del pareggio a Milano. Appena rientrerà Del Piero non sarà subito a pieno servizio. 
Domenica contro l'Udinese partirà dalla panchina com'è consuetudine di Lippi quando recupera un giocatore dopo un lungo infortunio. Ad Alex manca il clima della partita vera, dall'infortunio in poi ha sostenuto soltanto un provino di un'ora mercoledì contro la Cossatese, quando si è fatto parare un rigore. Un approccio soft per poi ritornare titolare sabato 22 novembre nell'anticipo di Modena e ritrovare l'Europa tre giorni dopo a Istanbul con il Galatasaray. Nel frattempo ci sarà la sosta per la doppia amichevole della Nazionale: difficilmente il Trap lo convocherà. Il ct userà queste partite per fare esperimenti e su Del Piero c'è davvero poco da scoprire. 
Nino Sorniani 

tratto da La Stampa 2 Novembre 2003 


 

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