venerdì 6 ottobre 2023

7 Ottobre 1990: Lecce - Juventus

É il 7 Ottobre 1990 e Lecce e Juventus si sfidano nella Quinta Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1990-91 allo Stadio ''Via del Mare' di Lecce.

La Juventus tenta di riapproparsi dello scettro di squadra 'piú forte della penisola' con una nuova dirigenza tecnica affidata ad un allenatore del famigerato 'calcio champagne' Luigi Maifredi. Dopo un inizio di campionato incoraggiante i bianconeri naufragano tra caterve di gol presi ed addirittura a fine campionato si trovano fuori dalle Coppe Europee dopo 27anni. Dall'altra parte un Lecce che affonda in Serie B dopo un campionato anonimo.

Buona Visione! 


lecce



Stagione 1990-1991 - Campionato di Serie A - 5 andata
Lecce - Stadio Via del Mare
domenica 7 ottobre 1990 ore 15:00 
LECCE-JUVENTUS 0-1
MARCATORI: Di Canio 83

LECCE: Zunico, Garzya, Carannante, Mazinho, Ferri G., Marino, Alejnikov, Morello, Pasculli, Benedetti, Virdis (D'Onofrio 46 - Panero 77)
A disposizione: Gatta, Conte A., Amodio
Allenatore: Zbigniew Boniek

JUVENTUS: Tacconi, Napoli N., Julio Cesar, Fortunato D., De Marchi, De Agostini, Haessler, Marocchi, Schillaci (Casiraghi 63), Baggio R., Alessio (Di Canio 46)
A disposizione: Bonaiuti, Bonetti D., Corini
Allenatore: Luigi Maifredi

ARBITRO: Sguizzato
AMMONIZIONI: Fortunato D. 56 (Juventus); Garzya 51, Pasculli 80 (Lecce)



Brillante partita del Lecce che sfiora due volte il gol prima di arrendersi agli ospiti 
Juve di ragionieri, il conto torna 
Di Canio sfrutta l'unica incertezza di Mazinho. 

Gioco corale zero. Prima di un certo stallo nel finale del primo tempo, con la Juve più solida a centrocampo pur senza trovare sbocchi per le attente chiusure difensive leccesi, l'inizio del match era stato dei padroni di casa, spumeggiante. Mazinho e Aleinikov si cercavano, peccando però entrambi di eccessi di palleggio spiegati soprattutto dalla voglia di farsi vedere dalla Juventus: il brasiliano per andarci (probabilmente) la prossima stagione, il sovietico per farsi rimpiangere. 

Già al 4' Mazinho trovava Aleinikov battendo a rientrare un calcio d'angolo dalla destra, la botta al volo di Sergei mandava la palla in curva. Il sovietico sfiorava di testa un calcio di punizione dello stesso Mazinho, ed alle sue spalle De Marchi deviava verso Tacconi costringendolo a tuffarsi per evitare il peggio. Nel periodo del Lecce, la Juve stava in contropiede. Solo un recupero splendido di Garzya (7') toglieva la palla a Baggio proiettatosi in area sulla spinta di Marocchi e De Agostini, poi fra lo stesso Baggio e Aleinikov v'erano scintille (entrambi doloranti) in un tackle inutile, con palla a lato. 

Si vedeva anche Virdis (26') per una bomba neutralizzata da Tacconi su centro di Garzya dalla sinistra, si vedeva Haessler, e su Napoli smarcato in profondità dal suo lancio Giacomo Ferri era bravo.

Era tutto per la Juve nel primo tempo, investita nella ripresa dal tornado Lecce, sostenuto dallo scirocco a favore. Boniek mandava sul terreno al posto dello spento Virdis D'Onofrio, il quale seminava scompigli. Al 50' Mazinho proponeva l'attacco, Aleinikov toccava per Morello, Julio Cesar era saltato dallo scambio e lo stesso Morello si trovava solo oltre la difesa bianconera. Splendido Tacconi a chiudere, maldestro il tiro centrale. Prima D'Onofrio quindi Haessler erano messi giù sulla linea delle aree, Sguizzato faceva proseguire. 

Al 61' l'acuto di Aleinikov sul cross da destra di Morello: saltati in palleggio aereo De Marchi e Napoli, pallonetto fuori di un soffio alla sinistra di Tacconi ormai tagliato fuori. Boniek voleva sostituire l'inesistente Pasculli con Panerò, ma si infortunava D'Onofrio e il cambio diventava obbligato. Il Lecce frenava, ripartiva la Juve sull'asse Marocchi-Haessler, gli unici con idee chiare. Atterrato Baggio in contropiede al 79', poi all'83' il colpo di Di Canio con il Lecce disperato ma ancora capace di spingere. 

In mischia (88') fallo di Panerò su Tacconi e rete in fuori gioco di Morello. Due buoni motivi per annullare un pareggio che solo 5 minuti prima la Juve avrebbe gradito moltissimo. a deviare in angolo. 

Bruno Perucca
tratto da: La Stampa 8 Ottobre 1990




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