lunedì 25 settembre 2023

27 Settembre 1987: Juventus - Pescara

È il 27 Settembre 1987 e Juventus e Pescara si sfidano nella Terza Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1987-88 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

È ancora una Juventus in pieno alto mare in questa stagione. Dopo l'abbandono di Michel Platini, la squadra (affidata a Rino Marchesi) non riesce a trovare la solita quadratura. Alla fine di questo campionato i bianconeri si piazzeranno in sesta posizione e dopo un emozionante spareggio contro il Torino acciufferanno il piazzamento UEFA per i capelli. Gli abbruzzesi (allenati da poche partite da Giovanni Galeone) invece si salvano a fatica dalla retrocessione in Serie B.

Buona Visione!


juventus

a 

Stagione 1987-1988 - Campionato di Serie A - 3 andata
Torino - Stadio Comunale
Domenica 27 settembre 1987 ore 15.00
JUVENTUS-PESCARA 3-1
MARCATORI: Rush 44, Rush 59, Favero 75, Junior 81

JUVENTUS: Tacconi, Favero, Bruno (Napoli 58), Bonini, Brio, Tricella, Mauro, Magrin, Rush, De Agostini, Laudrup (Alessio 73)
Allenatore: Rino Marchesi

PESCARA: Gatta, Benini, Camplone, Galvani, Junior, Bergodi, Pagano, Loseto (Mancini 68), Gaudenzi, Ferretti (Gasperini 46), Berlinghieri
Allenatore: Giovanni Galeone

ARBITRO: Lo Bello R.



«Non sono al massimo, altrimenti non avrei fallito due buone occasioni» Ian voleva segnare quattro gol , 
«Stavolta mi sono mosso meglio e ho ricevuto più passaggi» - 
«Pubblico meraviglioso» - 
Mercoledì in Coppa contro La Valletta: 
«Realizzo un sogno, sono contento» - «All'Avvocato ho detto che Dalglish è unico» ha detto che si è divertito? Bene, sono contento, la partita è piaciuta anche a me'. 

Marchesi ha aggiunto: 

"Abbiamo giocato con troppa foga All'inizio, andando spesso fuori misura nei passaggi, ma poi la squadra è cresciuta, disputando la miglior partita di quelle sin qui giocate in campionato. Vi sono ancora sfasature, dobbiamo per esempio essere più tranquilli, ma il centrocampo è andato bene. Magrin doveva muoversi cosi, con una certa libertà tattica; Laudrup si è comportato ottimamente, l'ho sostituito con Alessio perché era stanco; Bonini ha cucito il gioco tra difesa e centrocampo, il suo valore non è mai stato in discussione". 

II tecnico bianconero elogia Bruno e Napoli, esordiente in A, si dice contento per la prestazione di De Agostini e il gol di Favero e sottolinea la prova del Pescara, 

"Squadra che sa difendersi, ma anche coraggiosa quando si tratta di attaccare". 

Pensando alla sconfitta del Napoli a Pisa dice: 

"Quest'anno i risultati si decideranno sul filo del rasoio" 

Sergio Brio elogia Junior 

"Leo è stato enorme" 

riconosce che gli attaccanti pescaresi lo hanno messo spesso in difficoltà e difende i compagni di centrocampo: 

"Lasciateli in pace, è gente che saprà farsi valere». 

Tricella ringrazia Rush per aver spazzato via col suo gol il nervosismo iniziale e spiega i suoi non frequenti sganciamenti dalla posizione di libero: 

«Prima del vantaggio sarebbe stato sciocco rischiare di trovarsi sbilanciati in avanti. Quando è stato il momento sono andato avanti anch'io". 

De Agostini non accetta il parallelo, per altro impossibile, tra Rush e il giovane Buso 

"Il gallese ha tanta esperienza, con lui chi sbaglia paga, ma non dimentichiamoci che Buso ha sempre fatto il suo dovere. Sul mio utilizzo in campo ho già detto tutto: credo di poter ricoprire più ruoli e spero di migliorare durante il campionato. Il mio bilancio personale lo farò al termine della stagione. Mi sarebbe piaciuto segnare, ma ho sbagliato una grossa occasione. Sono contento di aver mandato in gol Favero, prima di me c'era riuscito soltanto Platini" 

Laudrup ringrazia Agnelli per gli elogi: 

«Lui si è accorto dei miei progressi, purtroppo altri no. L'obiettivo era vincere, ma è presto per parlare di scudetto, aspettiamo le prossime gare con Verona, Roma ed Inter. Il campionato è equilibrato"

Il gallese Rush parla del suo ritorno in Europa dòpo due anni e mezzo, che comincia mercoledì contro La Valletta: 

"Realizzo un sogno, sono contento" 

E, infine, la storia-polemica dei pochi passaggi ricevuti ad Empoli. Qui Rush si fa ancora più cupo, per un attimo dà l'impressione di voler andar via, ma poi liquida la cosa seccamente: 

"Rispetto a domenica scorsa sono stato servito meglio dai compagni, ma anch'io credo di essermi mosso di più." 

Risposta logica, quasi banale. Per Rino Marchesi è finita una settimana difficile. Un po' di tensione c'è ancora e, infatti, a chi gli fa notare che il primo gol di Rush ha sbloccato e forse salvato una squadra impacciata, l'allenatore replica severo: 

«Se non sbaglio Rush gioca come gli altri nella Juventus, anche se oggi ha dimostrato di essere un fuoriclasse e un grande opportunista."

Dario Cresto-Dina
tratto da: La Stampa 27 Settembre 1997

 

 

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