domenica 7 aprile 2024

8 Aprile 1990: Juventus - Cremonese

É l' 8 Aprile 1990 Juventus e Cremonese si sfidano nella Quattordicesima Giornata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1989-90 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

Questa Juve costruita e modellata dalla figura storica di Dino Zoff (stavolta nelle vesti di allenatore) sta per vincere una bellissima doppietta di coppa. Infatti assieme alla Coppa UEFA, vince anche la Coppa Italia contro un grande Milan, all'apice della sua storia 'Sacchiana'. Purtroppo questi successi non valgono al 'Dino nazionale' la conferma sulla panchina bianconera. La dirigenza juventina é affascinata dal nuovo che avanza ed investe il proprio futuro in un giovane di 'belle speranza' Luigi Maifredi!

Buona Visione!


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Stagione 1989-1990 - Campionato di Serie A - 14 ritorno
Torino - Stadio Comunale
Domenica 8 aprile 1990 ore 15:30
JUVENTUS-CREMONESE 4-0
MARCATORI: Napoli N. 2, Schillaci 20, Alessio 26, Casiraghi 63

JUVENTUS: Bonaiuti, Napoli N., De Agostini, Alessio (Avallone 79), Bonetti D., Tricella, Alejnikov (Galia 46), Rui Barros, Casiraghi, Marocchi, Schillaci
Allenatore: Dino Zoff

CREMONESE: Violini, Garzilli, Rizzardi (Favalli 51), Piccioni, Gualco, Galletti, Bonomi (Merlo 67), Ferraroni, Dezotti, Limpar, Chiorri
Allenatore: Tarcisio Burgnich

ARBITRO: Baldas
ESPULSIONI: Garzilli 36 (Cremonese)



Alessio «ha fatto» il Platini e ora spera in una conferma 

All'«andata» fini in parità con una clamorosa rimonta della Juventus che, in svantaggio di due reti, in quattro minuti si portò sul 2-2. Questa volta, invece, i bianconeri avevano già messo al sicuro il risultato allo scadere della mezz'ora, arrotondandolo poi con Casiraghi nel secondo tempo, e di rimonte — soprattutto da parte degli avversari — non ce ne sono più state. Una vittoria piena, resa più facile da un vantaggio raggiunto nei primi minuti di gioco, ma che fa ben sperare che quella contro il Colonia non sia stata altro che una parentesi, che non ha lasciato pericolosi postumi, tali da influire sul morale e la concentrazione. 

«Ogni partita ha una storia a sé — ha commentato Zoff —, ve ne sono alcune in cui vai subito in vantaggio e riesci a dominarle, altre, invece, che finisci poi col subire la reazione degli avversari. Oggi non avevamo da dimostrare proprio nulla; abbiamo giocato col solito impegno ed abiamo vinto meritatamente, grazie anche al fatto che, essendo andati subito in rete, la gara ha preso un andamento favorevole". 

Oltre che per la vittoria, l'allenatore è parso soddisfatto anche della prova fornita dal giovane portiere, Adriano Bonaiuti, al suo esordio in A: 

«Gli faccio i miei complimenti — ha aggiunto il tecnico — perché è un ragazzo di talento che oggi, anche se la partita non è mai stata particolarmente difficile, si è espresso bene, con tempismo e coraggio». 

Al rientro dopo un'assenza di circa un mese a causa di un infortunio, Angelo Alessio — che aveva segnato anche il primo gol bianconero a Cremona — è stato l'autore di una gran punizione di sinistro che gli è valsa l'ovazione del pubblico ed ha portato a quota 3 il bottino della Juventus dopo soli 26 minuti di gioco. 

«Devo dire che quest'anno di applausi ne ho ricevuti parecchi — afferma il giocatore —, segno che finalmente anch'io ho il mio posto al sole, che ho saputo conquistare poco alla volta». 

Partito in sordina, senza la maglia da titolare, quest'anno Alessio è riuscito a trovare un posto in squadra e a divenirne quasi un punto fisso grazie al suo rendimento sempre costante e sempre su buoni livelli. 

«Quello di mediano è l'unico ruolo dove potevo giocare, anche se in passato ho fatto anche il tornante — spiega Alessio —, ma quest'anno quella di Zoff è stata un po' una scelta obbligata, perché si è trovato a dover far fronte ad un periodo nero, nel quale le assenze erano tantissime. A parte l'infortunio, negli ultimi tempi, ho giocato molto spesso in squadra e sarei felice ai poterlo fare anche il prossimo anno, cioè di essere riconfermato». 

Omai la Juventus è definitivamente uscita dal gruppo delle pretendenti allo scudetto e, nonostante una vittoria in campionato abbia pur sempre importanza, non può distogliere l'attenzione dei giocatori bianconeri da quelli che sono i due più importanti impegni della stagione rimasti. 

«Il campionato per noi ha naturalmente perduto d'interesse — spiega il mediano —. Con questo non voglio dire che noi non si giochi più con l'impegno di prima e la partita di oggi è la prova che ogni incontro lo affrontiamo con la stessa serietà, ma naturalmente il nostro pensiero ora non può che essere rivolto ai due traguardi che ancora ci rimangono e che sono sempre più vicini». 

«A Colonia avremmo potuto andare a giocare con molta più tranquillità — conclude Alessio — se mercoledì scorso non fosse accaduto quel che purtroppo è accaduto; invece così ci giochiamo la stagione in una partita che si prospetta difficilissima e molto accesa, perché i tedeschi sicuramente combatteranno con tutte le armi in loro possesso. Il mercoledì successivo sarà la volta poi della Coppa Italia; tre settimane, quelle future, che metteranno a dura prova i nostri nervi e che avranno come inizio il confronto con il Cesena, un'altra partita non facile, perché i romagnoli, in una situazione molto critica di fondo classifica, venderanno a caro prezzo la loro pelle». 

Debora Vaglio
tratto da: La Stampa 9 Aprile 1990



 
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