venerdì 24 giugno 2022

Stelle Bianconere: Edgar Davids

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Edgar Davids.

Soprannominato Pitbull dall'ex allenatore dell'Ajax Louis van Gaal per l'aggressività mostrata in campo, era un centrocampista tenace e determinato. Leader carismatico — ma dal carattere controverso —, era dotato di grande vigore fisico e di un ottimo piede sinistro.

Primo olandese nella storia della Juventus a Torino Davids si dimostra infatti un altro giocatore rispetto a quello visto al Milan diventando ben presto un elemento fondamentale per i successi dei bianconeri nelle stagioni seguenti.

Rimane alla Juventus per sette anni, contribuendo alla conquista di tre campionati di Serie A nelle edizioni 1997-19982001-2002 e 2002-2003; disputa anche le finali di Champions League del 1998 contro il Real Madrid e del 2003 contro il Milan, lasciando in questo ultimo caso il terreno di gioco anzitempo a causa di un infortunio muscolare. Il 21 aprile 2001 viene riscontrata la sua positività al nandrolone, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone: nonostante una serie di ricorsi da parte della società bianconera, il giocatore viene squalificato per quattro mesi da tutte le competizioni sportive.


Buona Visione!




















mercoledì 22 giugno 2022

Stelle Bianconere: Antonello Cuccureddu

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Antonello Cuccureddu.

Calciatore molto eclettico, venne impiegato come jolly di difesa e centrocampo, svariando da mezzala — suo ruolo originario — a mediano, da terzino fluidificante a stopper.

Nel corso della sua carriera, oltre a dinamismo e intelligenza tattica, rivelò ben presto delle spiccate attitudini offensive.

Dotato di un destro teso, potente e preciso, Cuccureddu lo mise a frutto con conclusioni da fuori area, calci piazzati e rigori: con 26 segnature nella massima divisione italiana, tutte maturate durante la sua militanza nella Juventus — ne siglò 39 in totale —, emerse come uno dei difensori-centrocampisti più prolifici di sempre in Serie A.

Buona Visione!

 























Stelle Bianconere: Alessandro Del Piero

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Alessandro Del Piero.

Soprannominato Pinturicchio da Gianni Agnelli, si è segnalato sin da giovane come uno dei maggiori talenti della sua generazione, ed è considerato tra i migliori giocatori nella storia del calcio italiano. Capitano della Juventus dal 2001 al 2012, con il club torinese ha vinto numerosi trofei a livello nazionale e internazionale, segnando in tutte le competizioni a cui ha partecipato e stabilendo il primato assoluto di reti (290) e di presenze (705)

Buona Visione!



















Un mini Pablito per Trapattoni  
TORINO. Gli hanno subito appiccicato addosso l'etichetta di Paolo Rossi del Duemila. Il fisico è quello dell'hombre del Mundial, le doti tecniche ottime, a sentire Causio. Ma per Alessandro Del Piero, 19 anni, attaccante che la Juve ha prelevato dal Padova, non sarà facile sfondare. Trapattoni l'ha definito «una punta formidabile» ed è pronto a contare su di lui. Il ragazzo di Conegliano sembra frastornato da tanta attenzione: 
«Sono paragoni pesanti, si può anche perdere la tramontata. Invece io cercherò di essere soprattutto me stesso. Conosco i miei mezzi, credo di avere valide carte da giocare». 
Del Piero quest'anno si è visto a singhiozzo a Padova. Dieci partite intere, un gol. Ma è soprattutto nelle formazioni giovanili azzurre che si è fatto apprezzare. Dieci reti con la Under 18, una breve apparizione nella Under 21. Adesso il grande passo. Spiega: 
«Avrò responsabilità nuove e più importanti e il piacere di giocare con Baggio. Scoprirò giorno dopo giorno cosa significa stargli vicino». 
La Juve onda verde da ieri può contare anche su Massimiliano Notari, 21 anni, difensore arrivato dal Saronno (Interregionale). Dopo Torricelli, ecco un'altra scommessa di Trapattoni.




“L’estetica conta, ma il tiro migliore è quello che porta al gol: anche brutto, o sporco, purché sia gol.” - Alessandro Del Piero


“Lo sport è una grande lezione, una continua e meravigliosa palestra di valori. Chi non lo pensa non è un vero atleta.” - Alessandro Del Piero

gol

“Bisogna ascoltare, non solo sentire. Osservare, non solo guardare.” - Alessandro Del Piero

alessandro

“Il calcio è un mondo bellissimo e anche strano, una specie di pianeta in una galassia remota, piena di contrasti, privilegi e trappole. In questo pianeta circola gente strana, che cerca di sfruttare il calciatore senza curarsi minimamente di lui come persona.” - Alessandro Del Piero

del piero

“Siamo noi a invecchiare, il nostro corpo, non la classe. Il talento è pulizia del movimento, è il concetto zen per cui il miglior tiro con l’arco sorprende per primo il tiratore.” - Alessandro Del Piero

del piero


Nel giorno dell'addio al suo pubblico, Alessandro Del Piero salutava il mondo bianconero segnando contro l'Atalanta. Tra lacrime e standing ovation.
"Starò sempre al tuo fianco, io di te non mi stanco, sei la cosa più bella che c'è". Alessandro Del Piero questo coro lo conosce bene. Perché i tifosi della Juventus gliel'hanno dedicato innumerevoli volte. Perché, con il tempo, è diventato uno slogan mai passato di moda.
Pinturicchio, così soprannominato da Giovanni Agnelli, è stato uno dei capitani più amati della storia bianconera. Un bene infinito, incondizionato, passato dall'euforia dei successi all'incubo della serie B. Insomma, è proprio vero: un cavaliere non lascia mai la sua Signora. 
Carta d'identità permettendo, s'intende. E il triplice fischio di Juventus-Atalanta, 13 maggio 2012, raffigura sicuramente un ricordo bello ma struggente.
Bello, sì, in quanto fa capire come il matrimonio tra Alex e Madama sia stato dei più veri e sentiti. Struggente, al tempo stesso, per le tante lacrime versate da chi questo sodalizio l'ha sostenuto sempre e costantemente.
Una Juve chirurgica, la prima di Antonio Conte, capace di vincere inaspettamente lo scudetto superando il ben più quotato Milan di Max Allegri. Una squadra famelica, indemoniata, imbattuta nel campionato 2012-2012.
Con il suo '10' a recitare non un ruolo da protagonista, ma fondamentale. Vedi la punizione, tanto per cambiare pennellata, contro la Lazio: una rete-tricolore, determinante per sognare l'imponderabile.
tratto da: 13 maggio 2012: l'ultima di Del Piero allo Stadium
 
Alessandro

 “Lo stile è anche il frutto di un continuo studio, e si procede pure per sottrazione: cioè osservando i gesti altrui che non ci piacciono, evitando gli esempi negativi che non vogliamo emulare. Ecco perché lo stile s’impara.” - Alessandro Del Piero

 


Se vuoi saperne di piú:





sabato 18 giugno 2022

Stelle Bianconere: Franco Causio

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Franco Causio.

Noto come Il Barone, i suoi maggiori successi a livello di club sono legati alla Juventus, con la quale vinse tra l'altro sei Scudetti, e alla nazionale italiana, con la quale vinse il campionato del mondo 1982.

Era un'ala dotata di fantasia, dall'ottimo controllo di palla e abilità nel dribbling.

Forniva precisi cross al centro dell'area dopo aver percorso tutta la fascia.

Buona Visione! 









mercoledì 15 giugno 2022

Stelle Bianconere: Mauro German Camoranesi

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Mauro German Camoranesi.

Esterno destro rapido, si trasferirsce in Italia, al Verona nel 2000. A Verona è schierato subito titolare: 51 incontri e 7 gol in Serie A, la Juventus lo acquista in comproprietà a € 4 milioni nel 2002, riscattandone il cartellino dopo la prima stagione per altri 4,5 milioni di euro. Vince subito campionato Supercoppa italiana nel 2003. Nel 2006, con la retrocessione del club torinese in Serie B, l'italo-argentino resta e contribuisce alla risalita verso la massima divisione.

Per questo suo 'sacrificio' Mauro é ritenuto (giustamente) un idolo per la tifoseria bianconera.

Buona Visione!










Stelle Bianconere: Umberto Caligaris

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Umberto Caligaris.

Legò la sua attività calcistica principalmente a due squadre: Casale e Juventus, ottenendo con quest'ultima i suoi principali successi durante i suoi 8 anni di militanza a cavallo degli anni 20 e 30 del XX secolo. Vincitore di cinque campionati di Serie A, Caligaris formò – assieme al portiere Gianpiero Combi e al terzino Virginio Rosetta, tutti e tre compagni di squadra nella Juventus e nazionale – quella che è ritenuta dalla stampa specializzata come la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nel calcio italiano nonché una delle migliori nella storia calcistica.

Buona Visione!





Era un’autentica forza della natura, una massa di muscoli messi al servizio di una tecnica squisita.
Nella stagione 1923–24 Caligaris, del quale i dirigenti juventini avevano già sentito parlare, comparve per la prima volta come avversario della Juventus e di quei due personaggi, Combi e Rosetta, di cui sarebbe poi divenuto inseparabile amico.
Entrambe le partite di quel campionato si conclusero con il successo della Juventus sul Casale, con il punteggio di 3–2 e c’è da segnalare un curioso particolare: un goal realizzato da Viri Rosetta che in quella formazione (10 febbraio 1924, campo di Corso Marsiglia) figurava come attaccante.
Con una finta diabolica, Viri riuscì a sbilanciare Caliga che gli si era fatto incontro come una furia e a battere, con un abile tocco, il portiere casalese De Giovanni.
Per altre quattro stagioni Caligaris continuò a essere il perno della difesa nerostellata, anche se in maglia azzurra, sino dal giugno 1925 a Valencia, il terzino casalese aveva felicemente completato il trio di difesa insieme a Combi e a Rosetta.

liberamente tratto da tuttojuve.com 






 


 


martedì 14 giugno 2022

Stelle Bianconere: Felice Placido Borel

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Felice Placido Borel II

Uno dei primi bianconeri attaccati alla maglia! Protagonista del quinquennio vincente 1931-35. Attaccante rapido ed efficace in zona gol, fu sopranominato 'Farfallino' per il suo modo 'leggiadro' di giocare.

Fu sfortunato in nazionale. Bloccato da mostri sacri come Peppino Meazza, Angelo Schiavio, e Silvio Piola non trovò  mai il posto tanto meritato.

Buona Visione!















sabato 11 giugno 2022

Stelle Bianconere: Romeo Benetti

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Romeo Benetti

Il burbero mediano con i baffoni fece la voce grossa nel centrocampo bianconero per quattro stagioni. La sua grinta, e voglia di spaccare il mondo (e non solo quello!) gli regaló l amore incondizionato dei tifosi juventini.

Una stella meritata, oltre che sudata ...

Buona Visione!

  











giovedì 9 giugno 2022

I Mitici Numeri 10

Attraverso il nostro blog JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi offriamo questo gustoso video anni 90 edito dalla Video RAI che descriva la favola della maglia numero dieci della Juventus!

Quanti campioni la hanno indossata! Quanti eroi in bianconero hanno onorato con le loro magie questi gloriosi colori. A voi il video!

Buona Visione!

























martedì 7 giugno 2022

10 Giugno 2001: Vicenza - Juventus

Attraverso Youtube vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna.

É il 10 Giugno 2001 e Vicenza Juventus si sfidano nella Sedicesima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato di Serie A 2000-01 allo Stadio 'Romeo Menti' di Vicenza.

La Juventus guidata in panchina da Carlo Ancelotti sta sfidando la Roma di Fabio Capello per la conquista dello Scudetto. Alla fine però sará solo un amarissimo secondo posto per i bianconeri.

Dall'altre parte c'é un Vicenza che dopo una lotta fino all'ultimo istante deve salutare la massima divisione e retrocedere in Serie B.

Buona Visione! 






 


 

Stagione 2000-2001 - Campionato di Serie A - 16 ritorno
Vicenza - Stadio Romeo Menti
domenica 10 giugno 2001 ore 15.00
VICENZA-JUVENTUS 0-3
MARCATORI: Del Piero 37, Trezeguet 40, Trezeguet 51

VICENZA: Sterchele, Tomas, Zanchi, Dicara (Sommese 46), Cardone, Firmani, Crovari, Dabo (Bernardini 61), Beghetto, Kallon (Tomic 46), Jeda
Allenatore: Edy Reja

JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano, Montero (Ferrara C. 81), Paramatti, Zambrotta, Tacchinardi, Pessotto G., Zidane (Brighi Mat. 85), Del Piero, Trezeguet (Kovacevic 70)
Allenatore: Carlo Ancelotti

ARBITRO: De Santis

 

 


lunedì 6 giugno 2022

100 Anni Bianconeri - 8

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo un'altra chicca storica che ovviamente riguarda la nostra amata Vecchia Signora. Infatti vi diamo l'opportunitá di scaricare l'ottavo fascicolo della raccolta pubblicata dal Guerin Sportivo nel 1997 in occasione del Centenario della Juventus. 100 Anni Bianconeri

 

Speriamo che il regalo sia di vostro gradimento!

Alla prossima con un altro fascicolo!

FINO ALLA FINE



♠ Scaricare qua: 100 Anni Bianconeri - 8








 

 


9 Giugno 2013: Real Madrid Legends - Juventus Legends

É il 9 Giugno 2013 e Real Madrid Legends Juventus Legends si sfidano in questa gara amichevole a sfondo benefico con in palio la Copa Corazon 2013.

Al di là dello scopo benefico é sempre bello rivedere in campo campioni che hanno onorato la propria maglia con cuore e prestazioni da 'legends'. Così rivediamo al 'Santiago Bernabeu' campioni del calibro di Zinedine Zidane, Pavel Nedved, Paolo Montero, Edgar Davids e tanti altri.

Buona Visione! 

 

 




 

Estadio Santiago Bernabeu - Madrid
Domenica 9 Giugno 2013
Real Madrid Legends - Juventus Legends 
(Gara Amichevole a sfondo benefico - Copa Corazon 2013)
Marcatori: 6' Figo (R), 62' Montero (J), 67' Ivan Perez (R)

Formazione iniziale Real Madrid Legends: Buyo,Carlos, Hierro, Fernando Sanz, Chendo, Helguera, Redondo, Figo, Zidane, Amavisca, Morientes

Formazione iniziale Juventus Legends: Tacconi, Torricelli, Ferrara, Cannavaro, Montero, Birindelli, Salihamidzic, Paulo Sousa, Davids, Nedved; Ravanelli

Arbitro : Pierluigi Collina

 

 


9 Giugno 1991: USA - Juventus

É il 9 Giugno 1991 e la Nazionale USA Juventus si sfidano in questa gara amichevole a New Haven (Stati Uniti).

Dopo la stagione non da ricordare per i bianconeri guidati da Luigi Maifredi, i notsri 'eroi' vanno a far visita ai molti imigranti italiani negli Stati Uniti. La Juve dopo ventisette anni fallisce l obbiettivo europeo dopo che le iniziali promesse avevano fatto sperare in qualche cosa di meglio!

Da notare come in questa partita furono aggregrati anche Lajos Detari (ungherese, dal Bologna) e Mladen Mladenović (jugoslavo della Dinamo Zagabria).




 



 

Stagione 1990-91 - Amichevole
New Haven (Stati Uniti) - Stadio Yale Bowl
Domenica 9 Giugno 1991 ore 14.00
NAZIONALE STATI UNITI-JUVENTUS 0-0

USA: Meola, Clavijo, Trittschuk, Michallik, Agoos, Balboa, Murray (85' De Brito), Quinn, Henderson (73' Snyder), Wynalda (66' Kinnear), Perez (91' Savage)
Allenatore: Bora Milutinovic

JUVENTUS: Tacconi, N.Napoli, D.Bonetti, Galia, Luppi, Julio Cesar, Alessio, Marocchi, Di Canio, Detari, Mladenovic
Allenatore: Antonello Cuccureddu

Arbitro: V.Mauro (USA)




domenica 5 giugno 2022

Stelle Bianconere: Pietro Anastasi

Vi regaliamo questo documentario (anni 80) dedicato ad una delle Stelle Bianconere piú luminose: Pietro Anastasi 

Buona Visione!





Quando torna a segnare con una certa continuità, allo stadio compare uno striscione: “Anastasi, il Pelé bianco”.

Le cifre: 302 partite e 129 goal, il 1971-72 è l’anno del suo primo scudetto, subito bissato l’anno seguente. Il terzo tricolore lo conquista nel 1974-75, sempre in bianconero, naturalmente.
Lascia la Juventus per l’Inter, nel 1976-77, poi l’Ascoli e l’addio ai campi di calcio con un bilancio brillante.
Anni dopo disse: «Andai via, perché ebbi un litigio con Parola, dopo una trasferta in Olanda, ma con la società sono sempre rimasto in ottimi rapporti. Alla Juventus è dove mi sono trovato meglio e rimarrò sempre un tifoso juventino».

liberamente tratto da Gli eroi in bianconero: Pietro ANASTASI




















 


8 Giugno 1947: Sampdoria - Juventus

Grazie ad Internet vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É l' 8 Giugno 1947 e si gioca a Genova la gara di campionato Sampdoria-Juventus valevole per la Quindicesima Giornata del Campionato di Serie A 1946-47.

Del risultato finale (un netto 3-0 per i bianconeri) ben due segnature sono di un giovanotto novarese che di lì negl'anni fará la Storia della Nostra Gloriosa Juventus: Giampiero Boniperti.

Saranno i primi di ben 179 reti che per un lunghissimo tratto di tempo (primo dell'avvento di Alessandro Del Piero) rappresenteranno il record di segnature per un giocatore bianconero.

 


Vittorie: 5 Scudetti, 2 Coppa Italia

 

Stagione 1946-1947 - Campionato di Serie A - 15 ritorno
Genova - Stadio Luigi Ferraris
Domenica 8 giugno 1947 ore 16.30
SAMPDORIA-JUVENTUS 0-3
MARCATORI: Boniperti G. 39, Astorri 86, Boniperti G. 89

SAMPDORIA: Bonetti, Piacentini, Zorzi, Fattori, Borrini, Gramaglia, D'Alconzo, Barsanti, Baldini, Fiorini, Frugali
Allenatore : Giovanni Battista Rebuffo

JUVENTUS: Sentimenti L., Vicich, Varglien G., Cauzzo, Parola, Locatelli, Astorri, Vycpalek, Boniperti G., Sentimenti V., Candiani
Allenatore: Renato Cesarini

ARBITRO: Carpani

 



 








 

Nasce a Barengo (Novara) il 4 luglio 1928. La Juventus lo preleva dal Momo, squadra dilettantistica del Novarese, nell’immediato secondo dopoguerra e con i mai traditi colori bianconeri, nell’arco di quindici stagioni, disputa 460 partite (444 di campionato, 13 di Coppa Italia e 3 nell’ambito della Coppa dei Campioni) realizzando 179 goals (178 in campionato e 1 in Coppa Italia).
Racconta del suo trasferimento in bianconero: 

 

«Le trattative furono brevi; io avevo firmato il cartellino per il Momo ma, sentimentalmente, il mio cuore era per la squadra del mio paese, il Barengo, e desideravo che, nel passaggio alla Juventus, anche quella società avesse qualche guadagno. Andò a finire così: prezzo di acquisto sessantamila lire; trentamila furono per il Momo e trenta per il Barengo, in scarpe, maglie e reti, di cui avevano bisogno. Io, mi accontentai dell’onore. Furono gli amici a “leggermi” la Juve del Quinquennio come se fosse un romanzo d’avventure. Il fenomeno di casa, però, era Gino, mio fratello. Solo che fumava come un turco. Sarebbe diventato un fuoriclasse. Ha fatto il radiologo. Me l’ha portato via un tumore».
Soprannominato dai suoi avversari “Marisa”, a causa dei suoi boccoli biondi, Boniperti è un centravanti mobilissimo, astuto, dalla tecnica sopraffina e dall’innato senso del goal, Boniperti (che nella seconda parte della carriera, ridimensionato il raggio d’azione, fornirà sempre maggior apporto al centrocampo), nel 1947-48, a meno di venti anni, con 27 reti, si aggiudica la classifica dei marcatori con due goals di vantaggio su Valentino Mazzola capitano del mitico “Grande Torino”.
Da calciatore lega il suo nome agli scudetti 1950 (non nascondendo mai la preferenza per questa squadra, da lui ritenuta la più bella) 1952, 1958, 1960 e 1961 ed alla Coppa Italia nel 1959 e nel 1960. «Ho avuto tante offerte. Inter, Milan, Roma, il “Grande Torino”. Era stato Valentino Mazzola a fare il mio nome a Ferruccio Novo. Il presidente mi ricevette nel suo ufficio: “commendatore”, gli dissi, “sono della Juve, non posso”».
È diventata leggenda la storia dei premi che Gianni Agnelli gli dava per ogni rete segnata; gli veniva regalata una mucca, che lui andava a prendere direttamente nei poderi della famiglia Agnelli. Il fattore, ad un certo punto, si lamentò, dicendo che Giampiero gli portava via le mucche più belle e, per giunta, gravide.
Al termine del campionato 1960-61, disputa la sua ultima partita: è il 10 giugno 1961, ed è un’occasione piuttosto triste per la storia del calcio; gli avversari sono, infatti, i ragazzini dell’Inter, fra i quali Sandro Mazzola, figlio dello scomparso rivale granata Valentino, polemicamente mandati in campo dalla società nerazzurra ed è forse proprio questo il motivo che induce Boniperti a chiudere con il calcio. «Sono per i tagli netti. Mi tolsi le scarpe e le diedi al magazziniere. Mai più messe. Odio le pantomime fra vecchie glorie».
Charles disse: «La perdita di Boniperti, dal punto di vista tecnico, aveva nuociuto in “modo basilare” alla squadra, essendo venuto a mancare il “cervello”, il pilastro del centrocampo, l’uomo che dirige e coordina il lavoro dei compagni, l’uomo indispensabile per una squadra che voglia giocare un calcio moderno a livello nazionale ed internazionale».
Boniperti, con la maglia azzurra, partecipa alle spedizioni mondiali del 1950 in Brasile e del 1954 in Svizzera, colleziona 38 presenze e 8 goals. Un gettone e 2 reti con la rappresentativa B. Il 21 ottobre 1953, l’olandese Lotsy lo seleziona per la gara in programma a “Wembley” fra l’Inghilterra ed il Resto d’Europa, organizzata per festeggiare il novantesimo anniversario della “Football Association”. Boniperti, l’unico italiano in campo, al fianco dei vari Nordahl, Vukas, Kubala e Zebec, è autore di una prestazione da favola che corona con due splendidi goals: finisce 4 a 4, ma il venticinquenne biondo di Barengo è unanimemente riconosciuto come il migliore in campo.
Uno dei tanti aneddoti. «Ludovico Tubaro. Veniva dal Toro, giocava nel Legnano. Un tronco di stopper. Una domenica, mi entra a catapulta sulla caviglia e rischia di spezzarmela. Esco, mi medicano, rientro. Lo aspetto. Palla sopra la testa e gran botta, gran goal. Lo cerco e gli faccio il gesto dell’ombrello: “Tubaro, tiè”. Mi ha inseguito fin sotto la doccia. Un giorno, che ero ancora europarlamentare, squilla il telefonino. Era lui. Quasi mezzo secolo dopo. Quel pomeriggio, l’avrei ammazzato. Quel giorno, l’avrei abbracciato».
Dopo un decennio trascorso nei quadri dirigenziali, Boniperti il 13 luglio 1971, assume la presidenza della Juventus e la squadra, dopo anni non troppo brillanti torna a volare. Sotto la sua regia, infatti, la squadra bianconera tiranneggia l’Italia, l’Europa ed il Mondo: arrivano scudetti e soprattutto quelle Coppe Europee che in casa Juventus avevano sempre fatto soffrire. «Certo era meglio giocare. Sul campo mi sentivo me stesso, ero forse più vero. Qui, dietro la scrivania, è anche una schermaglia psicologica. Si può dire e non dire, si vorrebbe dire e non si può dire. Il calcio è una materia sempre più difficile».
Quando la Juventus di Parola perse lo scudetto con il Torino, nel campionato 1975-76 Boniperti si presentò a Villar Perosa, per discutere dei contratti con i giocatori. Nella propria borsa, oltre ai contratti, aveva anche un ritaglio di giornale, con la formazione scesa in campo a Perugia giornata di campionato. Sedici maggio 1976, la Juventus perde per 1 a 0 ed il Torino, pareggiando in casa contro il Cesena, può festeggiare il tricolore. Ai giocatori che, mano a mano, entravano nella sua stanza, Boniperti diceva: «Tu c’eri a Perugia ...»
Nessuno ebbe certo il coraggio di rilanciare sul reingaggio. Lui faceva l’interesse della società, ovviamente, ma stimolava i giocatori nell’orgoglio e nel portafoglio.
Rimane in carica fino all’avvento della Triade composta da Moggi, Girando e Bettega; più di trenta anni dietro una scrivania e tante, tantissime vittorie.

 
 
 

 

 


sabato 4 giugno 2022

Stelle Bianconere: Sergio Brio

Noi di JLSSN - Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Sergio Brio.

Arrivato a fine anni 70 per sostituire la colonna difensiva Francesco Morini il difensore natio di Lecce faticó non poco nell imporsi sul palcoscenico prestigioso del Comunale di Torino.

Poco a poco il roccioso centrale bianconero si guadagnó la stima e l'affetto del ambiente piemontese. Così facendo divenne la colonna portante della difesa torinese. Vinse praticamente tutto ció che c'era da vincere.

Buona Visione!