venerdì 5 aprile 2024

6 Aprile 1993: Juventus - Paris Saint Germain

É il 6 Aprile 1993 Juventus Paris Saint Germain si sfidano nella gara di andata della Semifinale della Coppa UEFA 1992-93 allo Stadio 'delle Alpi' di Torino.

La Juventus cerca di fermare l'egemonia del Milan che da un paio d'anni o piú ammazza il campionato in Italia senza scampo. Sará un impresa quasi impossibile in campionato, ma tant'è che con questo Roberto Baggio (capitano e uomo simbolo della squadra in Italia e nel mondo) tutto é possibile! 

Intanto in europa la squadra gira a mille e conquista la terza Coppa UEFA della storia bianconera.

Buona Visione!

 

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Stagione 1992-1993 - Coppa UEFA - Semifinali, andata
Torino - Stadio Delle Alpi
Martedì 6 aprile 1993 ore 20:45
JUVENTUS-PARIS SAINT-GERMAIN 2-1
MARCATORI: Weah 22, Baggio R. 55, Baggio R. 90

JUVENTUS: Rampulla, Torricelli, Marocchi (Di Canio 30), Baggio D., Kohler, Julio Cesar, Conte A., Platt, Vialli, Baggio R., Ravanelli
Allenatore: Giovanni Trapattoni

PARIS SAINT-GERMAIN: Lama, Germain, Colleter, Ricardo Gomes, Kombouarè, Le Guen, Fournier, Guerin, Weah, Valdo, Ginola
Allenatore: Artur Jorge

ARBITRO: Martin Navarrete (Spagna)

 

BAGGIO IN CATTEDRA

Fino al 1993, molto spesso Roberto Baggio è stato accusato di essere il classico giocatore bellissimo a vedersi ma che ancora non aveva vinto nulla. Un peso che lo condiziona e dal quale si libera definitivamente proprio in questa occasione. Il numero 10 sale in cattedra e trascina la squadra a una grande rimonta.

L'UNO-DUE DI ROBERTO

Baggio realizza la doppietta che rovescia il risultato e lo fa da grande campione. Al decimo del secondo tempo si coordina perfettamente e da fuori area disegna un tracciante che va a infilare il pallone all'angolino, sfruttando una sponda di Ravanelli. Ma il meglio arriva in zona Cesarini: «Roberto Baggio calibra una millimetrica punizione», urla Bruno Pizzul in telecronaca. 

Tratto da Juventus-Psg, il ricordo della sfida del 6 aprile 1993: Baggio protagonista 



LE PAGELLE 
Di Canio grande ispiratore 
Rampulla, una sola incertezza 
Per Platt e Vialli serata difficile 

Rampulla 6,5. Incerto sul gol, forse era convinto che Weah fosse in fuorigioco. Si riscatta con un intervento alto sempre sul bomber parigino Weah, poi su Ginola e soprattutto su Fournier. E ancora su Ginola nel finale. 
Torricelli 6. Una gara onesta, la sua, su Ginola, che pur è protagonista dell'assist per Weah e di tanti spunti verticali. 
Marocchi 6. Gioca solo 31 minuti e se la cava, pur con qualche disimpegno e traversone sporchi 
(dal 31' Di Canio 7: l'ex laziale cambia la partita, dà l'esempio nel cercare qualche soluzione coraggiosa in un oceano di paure, inibizioni e forse frustrazioni del 1° tempo). 
D. Baggio 6,5. Bravo in un doppio ruolo di mediano e terzino. In mezzo al campo, fino al 31 ', fa valere il senso della posizione, offre discreti suggerimenti e un tiracelo da lunga distanza che per disdetta carambola sui legni. Sulla fascia sinistra fa buon contenimento. 
Kohler 6 (di stima). Serata di sofferenze, per la caviglia che gli duole e per la prova febee di Weah
Julio Cesar 5,5. Non commette grossi sbagli, ma è come zavorrato chissà da quali pensieri frenanti. I compagni non lo aiutano molto nel proporsi ai suggerimenti, ma lui si ostina in rilanci alti e difficili da addomesticare. 
Conte 6. Tanto lavoro prima su Colleter e poi su Valdo, però rari guizzi vincenti sulla destra. 
Platt 5,5. Magari in quella posizione è un pesce fuor d'acqua, magari l'Inghilterra lo serve come un baronetto, ma da uno della sua caratura si esigono ben altre recite
Vialli 5. Fa quel che può in base alla forza che ha e a ciò che gli passa il convento. Arretra spesso per dare spazio a BaggioUno. Gli va male quando è bloccato da Lama in uscita avventurosa. 
R. Baggio 7,5. Dopo il sonnellino del 1° tempo, si sveglia e, con Di Canio, cerca di tenere su la truppa. Ci riesce alla grande con il gol del pari e con il piazzato alla Platini. Di Canio, prima, gli serve un pallone che lui sciupa. Robi non ripete l'errore su invito di Ravanelli e su punizione. 
Ravanelli 6. Ha la cattiva ventura di fallire al 15' una ghiottissima opportunità solo davanti a Lama. Avrebbe potuto cambiare, anche emotivamente, i connotati della gara. Sempre utile, comunque.
 
Lama 6. Incolpevole sui gol di BaggioUno, è attento soprattutto quando Vialli tenta di bucarlo da vicino. 
Germain 6,5. Uno dei migliori. Bravo sia in fase difensiva sia nello sganciarsi in attacco. 
Colleter 5. Discreto su Conte, va in crisi quando gli tocca guardare Di Canio. 
Ricardo 6. Insieme con Le Guen, Germain, Ginola e Weah è fra i migliori dei parigini. 
Kombouarè 6. Presidia l'area assieme a Ricardo, che completa bene l'asse centrale. Ma pure lui va in ansia con l'ingresso di Di Canio e la crescita di BaggioUno. 
Le Guen 6,5. Un punto di riferimento sicuro fin quando la squadra è in vantaggio. Dopo subisce anche lui la pressione bianconera. 
Fournier 5,5. Qualche conversione e tanto aiuto ai compagni, specialmente nel 2° parziale. 
Guerin 5,5. Uno dei francesi meno appariscenti, è piaciuto meno del solito nonostante il gran lavoro. 
Weah 7. Per il gol, per il numero di palloni che gestisce con sorniona perfidia. 
Valdo 6. Un po' lento, bravo tecnicamente, ma nulla di trascendentale. Cresce alla distanza. 
Ginola 6,5. Anche lui dà l'impressione di finire fra gli anonimi dopo un primo tempo giudizioso. Resuscita con contropiede personali e impostati per gli altri. 

Arbitro Navarrete 6,5. Ci pare che non commetta errori clamorosi, anche se Baggio reclama un rigore. 

Angelo Caroli
tratto da: La Stampa 7 aprile 1993


 



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La Stampa 7 aprile 1993

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La Stampa 7 aprile 1993

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